Lo abbiamo conosciuto in queste settimane grazie al suo ultimo singolo dal titolo “Qua è roba tua”, un brano dal ritmo crescente e dal suono accattivante, le cui striature emotive si raccordano nella composizione musicale, anche questa- come il testo e l’arrangiamento- curata dall’artista che si è fatto accompagnare dalle chitarre di David Pieralisi e dall’Ing. Federico Ceriola che ha realizzato il mix e il master del pezzo…ora lo abbiamo qui con noi pronto a rispondere alle nostre curiose domande…
Benvenuto caro Davide, cominciamo innanzitutto con questa tua nuova avventura radiofonica.. quali sono le sensazioni che hai avuto..le emozioni nel sapere che il tuo brano dopo il video, era entrato nel circuito radiofonico nazionale…?
Ciao, innanzitutto grazie per questa opportunità.
Beh, dopo tanto impegno è gratificante sapere che uno dei tuoi brani è in circolazione sulle radio. Ho realizzato da zero “Qua è roba tua” essendo autore, compositore e arrangiatore del pezzo. Quindi sì, c’è soddisfazione. Anche perché per uscire allo scoperto ho lavorato sia sull’aspetto personale, sia su quello artistico studiando e ascoltando i consigli dei più navigati.
Il singolo in questione, disponibile anche sui i maggiori digital store e su Spotify, è un brano che racconta di un sentimento che si sta spegnendo… Una relazione amorosa che sta perdendo il suo stato naturale…si tratta di un brano autobiografico…?
In verità no. Leggendo i commenti di qualcuno sui social sembra che l’abbia vissuto in prima persona, ma non è così. Fa piacere che passi questa idea perché significa che sei stato concreto e convincente nello scriverne il testo. Quando scrivo cerco di essere realista e cerco di immedesimarmi con certi sentimenti. È un po’ come se vedessi le varie scene di un film proiettato nella mente e io sto li a metterle nero su bianco.
Che cosa ha ispirato la scrittura della canzone e come i suoni particolari del brano si raccordano con il testo che, come è nella tua concezione di arte e di musica, apporta parole dirette… chiare… che arrivano in modo trasparente a chi ascolta…
Ok, riagganciandomi al discorso di prima, credo che in Qua è roba tua si possa percepire l'illusione, la frustrazione, il legame finito con l’avere il solo piacere fisico come collante. Collante che poi man mano perde il suo potere. Ecco, cerco di esprimere con le parole dei sentimenti, degli stati d’animo, delle immagini di quotidianità; come credo faccia un pittore quando dipinge la sua tela. Nelle mie canzoni voglio dare contenuto, concretezza e profondità ma con concetti chiari ed immediati.
Questo è di sicuro un brano che rispecchia pienamente il tuo stile…come lo definiresti a parole tue e, quali sono le realtà musicali che ti hanno ispirato…?
Il mo stile….allora…
Sarò atipico ma non credo di avere uno stile identificabile e riconoscibile in tutte le canzoni. Di certo definirei le mie canzoni Pop/Rock ma tratto ed ho trattato ogni singolo pezzo in base a cosa doveva raccontare. Quindi anche per l’arrangiamento, grossomodo come si fa per le soundtrack dei film: nel mio caso anche le musiche che girano sotto devono accompagnare il testo. Ammettendo il fatto che, per quanto ci abbia lavorato con cura, sono consapevole che un tecnico professionista avrebbe fatto di meglio.
A chi mi ispiro: diciamo che mi rifaccio alla sostanza delle belle canzoni di ieri con uno sguardo alla durata, metrica e sonorità di oggi. Emozione non deve far rima con mattone. E per “oggi” punto a fare delle canzoni che non necessitano di essere riascoltate per essere capite.
“Questa è roba tua “ è un singolo che anticipa un nuovo progetto discografico..? Ci sono altri brani in vista...un album…?
Considera che ho bussato alle porte del mondo social soltanto a giugno 2023 come Davide Sacchi Cantautore. Ho iniziato la divulgazione dei miei pezzi dopo aver tentennato sul da farsi. Il mio viaggio è appena iniziato: continuerò a pubblicare dei brani appartenenti al mio primo progetto ed è già in cantiere un secondo progetto che magari è più vicino ai brani moderni con anche delle sonorità particolari; ma stavolta credo che mi farò aiutare da tecnici che ne sanno sicuramente più di me. Io continuerò a metterci penna, note, faccia e cuore, senza snaturarmi nel cercare consensi e con la forte speranza che qualcuno di peso nel settore si accorga di me e che mi voglia promuovere. Insomma: sogno mantenendo i piedi a terra.
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