Una giovanissima artista dalla voce celestiale, le cui
emozioni raccolte e poi trasposte in musica, farebbero sognare chiunque… Siete
pronti ad essere catapultati nell’universo di Nadia attraverso il suo singolo
d’esordio LISTEN TO THE WIND…e ad addentrarvi nel mondo meraviglioso fatto di
sguardi fugaci e di aliti di vento intrisi di suggestioni uniche…?
Benvenuta innanzitutto cara Nadia, la tue entrata nel
mondo musicale risale a non molto tempo fa, per te è tutto nuovo: l’incisione
di un brano, la messa in onda in radio, l’entrata in classifica…Cominciamo
quindi da te, dal tuo sogno diventato realtà, da che cosa ti abbia spinto ad
approfondire il canto…
Il voler fare arte è una cosa che mi accompagna da quando ero molto piccola. Ho
sempre avuto molto da dire e ho sempre trovato molti modi diversi per farlo,
che fosse attraverso parole mie o citazioni altrui, il disegno, la fotografia,
la musica...il canto è stato penso semplicemente una conseguenza ovvia di tutto
ciò, tanto che non mi reputo cantante, ma artista. Per me prima viene l'arte,
il concetto, il messaggio, l'idea...la voce è solo il mezzo...però...bisogna
curarsi del mezzo che si vuole usare. È stata lunga poter arrivare a coltivare
il canto, ho iniziato molto tardi rispetto a tanti altri ragazzi perché non ho
avuto la possibilità né il coraggio di iniziare prima, ma la vita ha fatto in
modo di continuare a ributtarmi su questa strada ogni volta che l'ho
abbandonata...e che senso ha combattere per NON fare ciò che ti rende felice
quando la vita continua a portartelo davanti qualunque cosa accada?
Come per tutti, la strada della musica non è una strada semplice e richiede
molti sacrifici…che cosa secondo te al giorno d’oggi, è necessario per
intraprendere tale percorso…?
Beh si, è una strada molto complicata ed impegnativa su tutti i livelli,
pratico, mentale, economico ...tanto che spesso risulta proibitiva per molti
(me compresa). È un percorso lungo con tanto lavoro da fare, spesso ripetitivo,
snervante, estenuante... Serve sicuramente molta forza di volontà, molto
coraggio e saper abbracciare in pieno la parte infantile di noi che ci aiuta ad
imparare, a creare e a divertirci nel farlo e a rialzarci ridendo da ogni
caduta. Ovviamente avere accanto le persone giuste aiuta molto. In questo sono
stata molto fortunata.
Parliamo ora del singolo… il tuo primissimo singolo… il brano LISTEN TO THE
WIND, un brano toccante, profondo.. .un brano che cattura l’ascoltatore sin
dalle prime note….
Sono molto contenta che susciti queste emozioni, ci speravo ma vederne il
riscontro è lo stesso una bella sorpresa.
È nata per caso spinta da Dario durante una lezione circa un anno e mezzo
fa. Ero appena uscita malamente dal progetto fallimentare che mi aveva
reintrodotta a fare musica, non sapevo se continuare o se mollare tutto
definitivamente ma subito lui mi ha quasi obbligata a ricominciare a scrivere e
a mettere su dei brani miei. Ho sempre scritto tanto ma nessuno dei miei testi
aveva mai preso vita. Listen to the wind non è stata la prima ma racchiude e
racconta quel sentimento di gioia ritrovata e di voglia di vivere e di andare
avanti attraverso mari ignoti per arrivare verso la terra magica che mi aspetta
da sempre e che non so ancora bene come sarà. La mia personale Tir Na nOg.
Per questo mi è sembrato appropriato dargli come copertina la carta della
stella, che ho riproposto in maniera personale e facendo riferimento al brano
stesso.
Trovo molto carino e significativo iniziare questo cammino proprio con questa
canzone e spero sia di buon auspicio.
Si tratta di un brano scritto in inglese, ma che poi, come sempre, la musica
grazie al suo linguaggio universale, riesce ad attraversare qualsiasi barriera
per essere colto nella sua essenza… Come mai la scelta di cantare in inglese..?
Mi è sempre stato più facile scrivere in inglese i testi anziché in italiano,
li penso direttamente in inglese, l'italiano lo riservo alla poesia fine a se
stessa senza legami musicali. Mi viene da pensare che sia perché son cresciuta appunto con rock, folk, country, blues etc... quasi solo artisti americani o
inglesi e quindi fin da piccola ho imparato a concepire la musica quasi solo in
inglese. Quindi più che una scelta è proprio che mi viene più naturale, più
istintivo.
C’è in programma in futuro la possibilità di cantare qualche brano in
italiano…o senti la tua timbrica e il tuo stile musicale più vicino
all’inglese…?
Non metto paletti, ma difficilmente scriverò interi brani in italiano. Mi piace
molto sperimentare con le lingue, trovo divertente e interessante anche
utilizzarne varie all'interno dello stesso testo, ma per ora sono esperimenti
riservati al diletto personale e niente più. Son dell'idea che l'arte non vada
mai forzata, quindi molto probabilmente continuerò ad attenermi a ciò che mi
viene naturale, vedremo di volta in volta cosa mi porterà.
Dietro alla realizzazione di LISTEN TO THE WIND ci sono, come già ricordato,
diverse persone e una squadra che ha permesso tutto questo e quindi anche la
messa in onda in radio del brano che interpreti. Che cosa devi a queste persone
che ti hanno aiutato e, quanto è astato importante per te il loro incontro…?
Sicuramente le persone che ho incontrato nella vita e che mi hanno cambiato il
corso degli eventi per portarmi qui son state tante. La catena di eventi più
vicina è partita proprio con quel ragazzo che mi ricontattò per quell'ultimo
progetto a cui ho partecipato e che per ironia è stato lo stesso che me ne ha
cacciata. Ha fatto sì che incontrassi Andrea (col quale lavoro ancora adesso, è
lui che si cela dietro alla musica dei miei brani) e lui mi ha portata da
Dario. Proprio loro due mi son rimasti accanto dal primo giorno e ancora lo
sono, insegnandomi, spronandomi, guidandomi, facendomi forza quando non ne
avevo e mi han dato modo di iniziare a diventare l'artista che son sempre stata
ma che non avevo mai messo in atto. Han creduto in me prima ancora che ci credessi
io. Non so cosa si debba a persone così, ma penso non sia in alcun modo
quantificabile.
Anche in studio ho poi trovato un ragazzo molto paziente che ha saputo tirare
fuori il meglio da me pur non avendo io nessuna vera esperienza in merito.
In generale posso dire di essere stata molto fortunata fin qui, non tutti
riescono a trovare un insieme di persone tanto pazienti disponibili e
genuinamente affezionate quando entrano in questo mondo. Molti si ritrovano da
soli in mezzo ai lupi affamati e finiscono tritati e masticati ancor prima di
cominciare purtroppo.
Prima di salutarci, dato che sei solo al debutto e dato che, visto il tuo
talento, la strada sarà sicuramente molto lunga, quali sono ora i tuoi progetti
per il futuro e che cosa ti aspetti da questa tua prima avventura
radiofonica..?
Beh sul lungo termine sicuramente intendo andare avanti su questa strada, mi
sto dedicando interamente a questo progetto musicale, non so quanto e che tipo
di successo avrà, ma mi interessa solamente poter vivere della mia arte, non la
fama e le ville e i macchinoni e la barca e il Rolex di diamanti e tutta quella
roba inutile ed incredibilmente pacchiana atta ad ostentare ricchezza. Voglio
solo poter portare qualcosa di nuovo e buono nel mondo e che per quanto possibile
faccia stare bene le persone...voglio poter vivere di ciò, potermici dedicare
liberamente e magari poter avere a che fare con tanti altri artisti e altre
realtà, in modo da mantenere sempre stimolante, in continua crescita e costante
evoluzione sia la mia arte che me stessa.
Sul breve termine invece non rivelo ancora nulla se non che c'è un gran
frusciare e cinguettare di uccellini irrequieti che non vedo l'ora di
presentarvi haha
Sonia Bellin