venerdì 29 luglio 2022

ALICE & PETER PRESENTANO “L’AMORE E’ UNA GRAZIA"

 


 

Registrato presso il PMS Studio, di Raffaele Montanari sotto edizioni BMRG, “L’amore e’ una grazia”, sono dieci  tracce provenienti da una raccolta di poesie di Gianni Venturi, l’ideatore del progetto Alice and Peter.

Gianni infatti non è solo un cantautore, ma anche un poeta, un ricercatore vocale, ed ora, in questo nuovo disco, un cantore dell’amore. Cresciuto in una famiglia povera, ma con tanta voglia di studiare e di respirare l’odore dei libri, Gianni Venturi scrive la sua prima poesia all’età di 9 anni per poi non fermarsi più. Le parole avvolgevano la sua anima, ansiosa di esprimere ogni più lieve movimento e pronto a diventare una macchia di inchiostro intrisa di emozioni.

Nel 1986 la prima pubblicazione “Involuzione premeditata” ( Cappelli editore Bologna), con la prefazione di Roberto Roversi, definito dallo stesso Venturi un colto “ maestro di parole”. Segue l’apertura del centro d’arte Masaorita, galleria, ritrovo di artisti della parola, la nascita dei “Quaderni del Masaorita”, rivista di poesia autoprodotta, sempre con la presentazione di Roberto Roversi.

Per quanto riguarda invece la musica, Gianni Venturi pubblica il suo primo 45 giri per la Fonoprint nel 1980; seguono spettacoli live con la “Banda Venturi”, poi “Blues sottile”, disco ancora prodotto dalla Fonoprint, fino a giungere agli Altare Thotemico band progressiva, recensita in Italia e all’estero.

Ma non finisce qui, in quanto appunto, Gianni è anche un ricercatore vocale, esperto di canto armonico e grande ammiratore di Demetrio Stratos. Risale al 2016 la creazione, insieme a Lucien Moreau, del progetto “Moloch” dedicato alla beat generation, musica elettronica e poesia. Arrivano poi due dischi solisti: “Mantra Informatico”,  nel 2018, prodotto dalla GD record  costruito utilizzando solo voci) e “Socrate è morto”, nel 2021, che consegue ottime recensioni e apprezzamento degli addetti ai lavori. Per la MARACASH record,  invece, nel 2018 esce “Opium populi”, disco dedicato alla eresia Catara, con Gigi cavalli  Cocchi, batterista dei primi 5 album di Ligabue.

Pubblica quindi due romanzi, una raccolta di racconti e, nel 2020, “21 grammi di solitudine” una raccolta di poesie edita  da Ladolfi editore. Sempre nel 2020 la collaborazione con Alessandro Seravalle, che porta all’uscita di  “Qohelet” prodotto dalla Lizard, disco che musica il testo originale di Ceronetti con poesie di Venturi.

Ed ecco poi l’idea di mettere in musica l’amore, attraverso la poesia; l’incontro con Marika Pontegavelli, già pianista degli Altare Thotemico, non lascia Gianni indifferente, comprendendo di come sia possibile ancora oggi, dopo secoli di poesie, canzoni e libri sull’argomento, cantare e raccontare l’amore. La certezza di quanto ci sia ancora da dire in merito ad un sentimento che non esaurisce mai la propria fonte vitale, diventa l’ispirazione per mettere in musica la poesia. Dopo tanto versi scritti dai migliori poeti, Gianni Venturi sente di comunicare all’ascoltatore quanto ogni amore sia un viaggio diverso e quanto in ogni momento, questo rappresenti una scoperta continua, non solo dell’altro ma anche di noi stessi. Scoprendo l’amore non alziamo quel velo che cela il nostro vero Io: abbiamo la possibilità di guardare dentro noi stessi, scorgendo angoli della nostra anima prima sconosciuti.

Ecco allora come le movenze strumentali definisco uno scenario musicale quieto e soave, dove i versi spezzati si uniscono a suoni raffinati di Jazz e di tango, un modo sottile ma intenso per raccontare la passionalità. E poi le carezze, quel sussurrare delicato rilasciato dal piano di Marika Pontegavelli, pianista e cantate jazz d’eccezione.

Per non parlare poi della batteria di Margherita Parenti, diplomata al conservatorio con il massimo dei voti, e dei suoi tocchi d’arte magistrali, tesi ad esprimere quel senso di energia infinita che l’amore immette nelle nostre vene, facendo scorrere emozioni vive, in continuo movimento. Un movimento inarrestabile e il cui fluire rasenta ogni ansia, spezza ogni paura, mentre siamo noi e nessun altro in quel momento, a vivere quella sensazione, perché l’amore è un sentimento universale, ma lascia ad ognuno, un proprio spazio per esprimersi.

Una veste poetica elegante quella del progetto Alice & Peter, un titolo che peraltro rappresenta il dualismo fanciullesco che ogni essere umano dovrebbe portarsi dentro anche nell’età adulta: la meraviglia (da Alice Nel paese delle meraviglie) e la possibilità di non invecchiare, di rimanere con un spirito giovane ( da Peter Pan); il tutto traferito in musica con una sensualità unica, di cui il contrabasso di Chiara Brighenti è il suono capace di esprimere in modo magico, e dove il respiro poetico traspare fugace, pronto a dipingere nuove immagini nella nostra anima.

Nei versi scritti e qui cantati da Gianni è presente un richiamo ininterrotto verso l’assoluto a cui solo l’amore può aspirare. Fragile, ma forte, incosciente ma consapevole, timido ma coraggioso: il sentimento amoroso assume sembianze che si confondo con l’identità di chi lo vive, rendendolo migliore. “L’amore è una grazia”, ovvero una forza dispensatrice di un mantra armonioso e vitale.

 

Sonia Bellin



 



Compositori: Chiara Brighenti - Margherita Parenti -  Marika Pontegavelli  

Autore: Gianni Venturi

Marika Pontegavelli - Piano

Chiara Brighenti - Contrabbasso

Margherita Parenti - Batteria

Gianni Venturi - Voce

Registrato nello studio di Matteo Pontegavelli. Mixato da Davide Bombanella.

Regista Video: Eugenio Squarcia

Stile e costumi: Chiara Megan per Vintage Valicò

Foto: Rubina W. Paradisi

Comunicazione: Rita Biganzoli (AbacusWeb) 

Label: PMS Studio

Edizioni: BMRG Srl

https://www.facebook.com/AliceAndPeterOfficial

 

martedì 26 luglio 2022

“SE NON CI FOSSE CLAUDIA”: L’INCREDIBILE AVVENTURA DELLA STORICA CANZONE DI GENNARO FASANO

 


Molto attento e aggiornato riguardo il mercato musicale, Gennaro è un artista che mette la musica in primo piano; compositore di musiche originali, nonché paroliere e autore di brani, Fasano è da ben 32 anni pianista di pianobar, inoltre ha suonato   in ben 316 posti tra hotels, villaggi, nights, inaugurazioni, matrimoni, anniversari, feste private ecc.), anche all’estero e su navi da crociera.

Gennaro suona in realtà fin da quando era ancora un bambino. Da quando la sua tata gli regalò una mini fisarmonica per Natale. Da allora non ha mai smesso: ha frequentato il conservatorio di Bari nella classe di pianoforte , per poi dedicarsi anche alla musica leggera, non disdegnando esperienze liriche in opere e in vari cori tra cui quello del Teatro Petruzzelli di Bari.

Autore di 54 brani e di 9 già editi on line, Gennaro è stato supporter ad big della musica italiana come Fiordaliso, Alunni del Sole, Califano, Gruppo italiano, Rita forte e tantissimi altri, Fasano ha anche partecipato a diversi Tour, esibendosi con  pianoforte e tastiere con gli O.R:O., Leano Morelli e  Stefano Picchi.

Nel 2001 pubblica il singolo “Se non ci fosse Claudia/Tra sogno e realta’”  (Skemi Records -Milano) edito da Buena Suerte- Euro Zeta, mentre nel 2019 esce il singolo “La stessa che vorrei” arrangiamento Big stone Studio – Napoli, edito da Boot Gravina- Lungo Viaggio Marina di Massa, al quale segue “La febbre di febbraio” del 2020, canzone scritta durante il lockdown per la pandemia.

Nello stesso anno esce invece il primo album dell’artista, ovvero l’Ep  Canzoni d’autore” pubblicato da Monocroma digital production Vasto, contenente i seguenti brani:“Il mare“, ”La mia stella” , “Noi due” , Passano vent’anni” (arrangiamento Luciano Salvemini (Rosini;Bocelli), ;”Se non ci fosse Claudia” , “Tra sogno e  Realtà” con relative versioni strumentali,mentre quest’anno esce il singolo “E non saremo più soli” per la Energy Power Label.

Ospite di svariati programmi televisivi, Gennaro Fasano vive la musica a 360° ed ora, eccolo lanciare in radio Se non ci fosse Claudia, brano scritto in realtà nell’87, dopo che avevo scritto "Claudia".

Presentata in vari concorsi , la canzone -piaciuta molto a Caterina Caselli durante il provino alla Sugar- è stata arrangiata da Enrico Parisano (chitarrista Leali, Ranieri; Arbore),e vede ai cori Alessandra Rubin (Oro, Francesca Alotta, Tommaso Paradiso).

 

 

Sonia Bellin




sabato 23 luglio 2022

INTERVISTA A SAVINO VALERIO

 


 

 

Con un brano strumentale che sta svettando in tutte le classifiche europee, ecco a voi Savino Valerio, ideatore e produttore del Plaza de mundo Project Project.

 

 

 Benvenuto Savino,

allora partiamo prima di tutto proprio da questo tuo progetto musicale, il quale attraversa i confini di qualsiasi barriera e che ha un nome molto particolare…

 

 

PDM PLAZA DE MUNDO PROJET. Nasce molti anni fa. Dall'idea appunto di immaginare  il pentagramma come una piazza in  cui si incontrano le note espressioni di  armonie e melodie. Piazza del mondo perché la musica è un linguaggio universale. 

 

 

 

 

Sono tanti generi a cui ti ispiri e che poi prendono vita nei tuoi brani, ma come definiresti il tuo stile musicale..?

 

C'è un libro che ho letto da poco di Ezio Bosso e c'è una frase che mi ha colpito molto ....io faccio musica... ed è proprio così. Mi piace sperimentare e mettermi sempre in discussione in ogni scelta che faccio quando scrivo musica.

 

 

 

”27 September”, il brano di cui ho parlato in apertura è un brano strumentale, risalta il pianoforte e la fugacità con cui risuona ogni nota….

 

27 September nasce in un momento molto particolare in cui cercavo solo il mio pianoforte per poterci parlare. Quando mi ci sono seduto di fronte e le mie mani hanno incontrato i suoi tasti in quel momento tutto è diventato un susseguirsi di impeto e calma un po come quando cerchi un amico per esternare qualcosa che non si può tenere dentro in cui alterni il dialogo tra rabbia e quiete.

 

 

 Oltre a dei singoli, tra cui ricordiamo l’ultimo pubblicato a maggio e intitolato My soul, hai anche due Ep all’attivo… ce ne parli brevemente….?

 

I due Ep nell'ordine every way and life's embrace sono proprio la voglia di ricercare e appunto sperimentare per cui si passa da ensamble orchestrali a atmosfere elettroniche, riflessive.

 

 

 

Il singolo 27 September è accompagnato anche da un video, dove le immagini sono davvero in grado di raccontare una storia… Qual’era l’idea del regista che lo ha ideato…?

 

 

Il video racchiude storie metropolitane, ma  al tempo stesso intimiste come lo è il ricordo di una data. La scelta del continuo movimento deriva dal fatto che i ricordi si muovono con l'uomo e la danza è la sintesi perfetta di questo pensiero. Abbiamo pensato a movimenti in contesti che raccontano da sé... E che lasciano a tutti la possibilità di immaginare qualsiasi cosa legata a una data.

27 settembre è un pretesto per raccontare anche l'evoluzione di un ricordo

 

 

 

Ora il brano sta davvero spopolando in tutta Europa, merito ovviamente di un talento come il tuo capace di addentrarsi nell’anima musicale, ma sembra anche che ci sia un’esigenza, da parte delle persone, in mezzo a tante canzoni “usa e getta” di ascoltare Buona Musica.. che cosa ne pensi a riguardo..?

 

Penso che oggi la buona Musica c'è e sempre ci sarà, senza sminuire nessun genere, in anni addietro era il pubblico a scegliere con parsimonia ciò che voleva avere nella propria discografia perche c'erano i negozi di dischi e si vendevano i dischi. Oggi tutto è cambiato ci sono le piattaforme e store digitali che attingono da una rete quindi c'è un catalogo interminabile che se regolato da algoritmi rende più difficile la ricerca parsimoniosa, Tutto avvalorato dal fatto che oggi il tempo pare essere diventato insufficiente per troppo importante per dedicarsi 5 min in più alla ricerca. Di qui il pubblico o ascoltatore passivo. 

 

 

 

Prima di salutarci ti chiedo quali siano ora i tuoi progetti visto il successo di 27 Sptember…un nuovo Ep, dei concerti..?

 

Sto lavorando ad un nuovo Ep che uscirà in autunno e sto preparandomi  per performance solo piano in cui eseguire brani tratti da colonne sonore e miei. tra cui 27 September e My soul.

 

 

 

 

Sonia Bellin

 


 

 

 

 

 

venerdì 22 luglio 2022

E’ USCITO “FIURU GIALLETTU”: IL NUOVO SINGOLO DEGLI ALLA BUA

 

         

 

E’ appena stato pubblicato su tutte le piattaforme digitali il loro nuovissimo singolo, stiamo parlando degli Alla Bua, band salentina con una lunga storia fatta di musica, cultura e tradizione.

Formati inizialmente tra le ronde della storica festa di San Rocco a Torrepaduli, gli Alla Bua sono sei elementi, provenienti da vari paesi del Salento (Casarano, Torrepaduli, Collepasso, Supersano fino alla grica Sternatia), con la coscienza condivisa  di sentire propria l’eredità della musica popolare e con la volontà di divulgarla alla gente. Il nome della band ha un’origine molto antica: deriva infatti da una locuzione utilizzata dagli anziani del Sud Salento  per accompagnare i canti di lavoro o d’amore.  Il significato etimologico di  “Alla Bua” sembrerebbe provenire dalla lingua grica (dialetto antico tutt'oggi parlato nella zona del Salento detta Grecìa); Alla Bua starebbe dunque per altra via, altra cura, altra malattia, medicina alternativa. E’ in questo concetto “catartico” che si concretizzano lo spirito e il suono del gruppo: la cura dai mali del passato, quelli provocati dal morso velenoso della leggendaria taranta, i mali di una società stremata dalle difficoltà e dalla povertà che diviene oggi, similmente, una cura contro la frenesia e la piattezza della società moderna. Una cura dunque che, ieri come oggi avviene a suon della famosa  pizzica, danza forte, calda e liberatoria.

Provenienti da mondi musicali diversificati, che spaziano dai repertori classici a quelli contemporanei, passando per il rock, il jazz, la  dance e l’etnico, i componenti apportano nell’insieme, una coloritura musicale davvero eterogenea a cui il repertorio popolare aggiunge un tocco di originalità davvero magistrale.Sul palco gli Alla Bua rivelano il loro carattere: musica dal ritmo forte, quasi violento, del tamburello di Fiore; intrecci e cascate di note della fisarmonica di Francesco; il vibrato delle armoniche melodie del violino di Emanuele, la certezza della granitica chitarra di Dario; i graffi della voce di Gigi e la contrastante dolcezza di quella di Irene e del suo oboe. Nati nel 1990 gli Alla Bua vantano una carriera artistica invidiabile, il primo album, autoprodotto, viene pubblicato nel 1999 con il titolo “Stella Lucente”, esperienza che porterà, nel 2002, al più maturo “Alla Bua”, nato dalla collaborazione con la società romana Ethnosphere. Contemporaneamente viene realizzato il primo videoclip “Lu rusciu de lu mare” per la regia di Silvia Morani e Angelo Cricchi, apprezzato e lanciato in trasmissioni televisive musicali (il programma “Blob” di Rai 3 lo ha omaggiato riproducendolo per intero). Infine viene anche selezionato per le finali del Giffoni Film Festival e del Faenza Festival. Nel 2003 segue il  videoclip del singolo  “Pizzicarella”, mentre la’nno successivo è la volta del secondo album  “Limamo”, sotto etichetta Sony – Etnosphere, dove la copertina del cd è una preziosa tavola omaggio di Piero Pizzi Cannella. Il successivo lavoro discografico “Saratambula” risale alla primavera del 2007, completo di sublimi momenti di creatività e originalità ma senza mai perdere il contatto con la tradizione;  in seguito, nel maggio 2010, gli alla Bua pubblicano  l'album “Scattuni”, che rappresenta la loro evidente maturità artistica, dove si ritrovano brani di derivazione  etno-popolare alternati a  brani più ricercati, innovativi ed elaborati. Nel 2013 vengono raccolti momenti salienti degli spettacoli live nel disco  "Alla Bua Live" ,seguito da "Russu te sira" (2013) prodotto insieme all'innovativo videoclip "Lu maremotu" per la regia di Fernando Lucer. Successivamente presentano “Salenticidio” (2016) e, nel 2019, il cd "Aske" (2019) che rimarca ancora una volta l'attuale problema sociale della desertificazione del Salento dagli alberi di ulivo attaccati dalla xylella; un grido di allarme dunque ma anche una sorta di speranza per una positiva ripresa degli ulivi del Salento.

Fresco fresco invece…giusto per questa estate caldissima, ecco pronto il nuovo singolo edito da Music Records Italy della band che ha fatto della musica popolare un marchio di un’identità musicale originale e innovativa; il titolo è FIURU GIALLETTU, ennesima conferma del tributo alla loro terra di origine, e dove un fiore, diventa simbolo dell’amore universale. Un significato questo che, unito a quello del colore giallo, invita alla gioia e all’amore inteso in un senso molto più ampio di quello del rapporto di coppia e dove il vero leit motiv rivela  ciò che la stessa musica degli Alla Bua rimanda, ovvero felicità e ottimismo e, naturalmente, speranza.

 

Sonia Bellin




sabato 16 luglio 2022

CICO CICOGNA PRESENTA IL SUO NUOVO SINGOLO IN RADIO

 


 

“Niente di buono dall’informazione

 Sembra la storia di sempre Costante confusione

 Certo c’è molto progresso e grande innovazione

Ma non si può dire lo stesso Con la felicità delle persone…”

 

Si apre così LA SCELTA,   il nuovo singolo di Giuseppe  (Cico) Cicogna, cantautore le cui atmfosere musicali vanno dallo swing italiano al pop acustico.

Nel 1994 Cico partecipa alla finale di  Sanremo Giovani con la sua "Tornare Piccolo" che riscosse grande apprezzamento dall'allora presentatore Pippo Baudo, dalla critica e dal pubblico. Lunga la sua esperienza dal vivo sempre condivisa assieme a musicisti di alto livello, con vari tipi di formazioni, dal duo piano-voce e percussioni (o batteria), alla band con otto elementi.

A proposito della fase compositiva dei suoi lavori  il cantautore dichiara: "Quando compongo, cerco di scrivere canzoni che possano restare senza tempo. Quel tipo di canzoni che tutti possano cantare e nelle quali riconoscersi." I suoi concerti sono momenti in cui il pubblico viene coinvolto e diventa spesso una parte integrante dello spettacolo.

Di lui Sandro Fiorio - Compositore e docente di Composizione e Arrangiamento presso la Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo - ha scritto: "Cico Cicogna è un artista che sa trascinare l'ascoltatore in un mondo fatto di armonie eleganti, melodie che rimangono 'in circolo' e testi nei quali alla poesia si contrappone una frequente presenza di ironia. Il suo background è radicato nella musica nera, nei ritmi sudamericani e naturalmente nell'eredità dei cantautori italiani." Dunque è chiara la maestria con la quale Cico si cimenta nei brani , i quali riportano sonorità di rara bellezza, la cui raffinatezza si evince anche dal singolo attualmente in promozione radio. Questo non è tra l’altro il primo singolo lanciato in rete e in diverse emittenti radiofoniche dato che l’artista ha all’attivo anche l’album Rap-Presentante e, successivamente altri tre inediti: la romanticissima MAI; la provocatoria E'GIUSTO CHE (dedicata al tema del tabagismo) e appunto LA SCELTA, un pensiero semplice, ma potente dedicato alle grandezze del Bel Paese. Inoltre, ancora in fase di elaborazione, ci sono altri due singoli ed un nuovo spettacolo in "musica-teatro" interamente costruito sulle sue canzoni, che verrà presentato a partire dall'autunno 2022. 

L’ultimo singolo pubblicato dall’artista intitolato “ La Scelta" , è un compendio dell’attitudine musicale di Cico, ma soprattutto del suo pensiero. LA SCELTA  rappresenta una sintesi ideale degli aspetti umani, soffermandosi su alcuni dettagli storici, paesaggistici, culturali e anche spirituali che rendono il nostro paese così speciale.
Un luogo dove moltissimi sogni sono diventati realtà e dal quale poter scegliere oggi, nonostante tutto, di creare ancora qualcosa di più bello e migliore. Il tutto raccontato con chiaro coinvolgimento e con la volontà di elargire concetti spesso travisati o mai approfonditi, un modo per immergersi nella storia di Cico Cicogna e conoscere un filone culturale davvero originale!

 



 

Negli ultimi mesi sta collaborando come interprete a due proposte, un quintetto e un trio: il primo "Perché Concato?" presenta un itinerario attraverso i capolavori del cantautore milanese; il secondo "Canzoni in Bianco&Nero" è una collezione di brani tratti dai classici della canzone italiana degli anni 50-70, quando la TV era, appunto, in bianco e nero, con Lelio Luttazzi, Fred Buscaglione, Enzo Jannacci, Gino Paoli, Paolo Conte, Renato Rascel e altri padroni incontrastati del varietà di quei meravigliosi anni di rinascita. 

 

In lavorazione ci sono altri due singoli ed un nuovo spettacolo in "musica-teatro" interamente costruito sulle sue sue canzoni, che verrà presentato a partire dall'autunno 2022. 


Sonia Bellin



venerdì 15 luglio 2022

STRANO PERO’: LA DEDICA COMMOVENTE DEL NUOVO SINGOLO DI STEFANO MORDENTI

 


 

Si intitola “Strano però”, un’ affermazione, un gesto con il capo rivolto verso il basso mentre affossiamo le lacrime dietro gli angoli del nostro viso affranto. Sono queste le sensazioni che arrivano dirette e  spontanee ascoltando il nuovo singolo di Stefano Mordenti uscito in radio qualche settimana fa.

 

Nato a Firenze nel 1973, Stefano inizia a suonare la batteria a 16 anni nel gruppo rock "LITTLE BASTARDS" con Stefano Benucci e Edoardo Pontieri.

Nel 2000 si avvicina al canto, alla scrittura e all'arrangiamento dei propri brani musicali e nel 2003 insieme a Riccardo Pinna, forma i BEM con i quali si esibirà in giro per l'hinterland fiorentino.

I Bem si sciolgono e nel 2006  il duo Mordenti-Pinna fonda un nuovo progetto musicale: “MORPIN”, prodotti da Gianluigi Cavallo (Cabo) ex cantante dei Litfiba.

Esce così l'EP di 4 brani con Pino Fidanza alla batteria, Sergio Paolucci alle tastiere e Matteo Magrini al basso.

Nel 2011  viene invece  pubblicato sui maggiori store musicali  il primo album solista “MOR-Stefano Mordenti” e due anni dopo, il secondo album.

Dopo essere diventato padre, nel  2018,  esce con la canzone "A piedi nudi corri" dedicata a Stella, sua figlia, grazie all'incontro con Fabrizio Simoncioni e  Marco Shuster Lastrucci.

Sempre con la produzione musicale di Fabrizio Simoncioni, nel 2020 pubblica "Passami Il Bicchiere"  con l'ingresso di Federico Mancosu alle chitarre e "La maschera" ottenendo più di 1500 passaggi radiofonici.

A settembre del 2020 dopo aver superato la finale regionale Toscana, arriva alle finali nazionali della 33^ edizione di  Sanremo Rock al teatro dell'Ariston.

A Sanremo grazie all'incontro con il produttore Ettore Diliberto, pubblica il brano "Dove Sono Le Tue Risate" a dicembre del 2020 e  nel Giugno del 2021 il singolo e il video di  "Volare Sognare" che è un naturale percorso di un lavoro teso alla costruzione di un ricco album di brani inediti. I brani usciranno con l'etichetta discografica Lungomare distribuiti da Universal Music.

Il 9 Settembre del 2021 si esibisce al Teatro dell’Ariston per le finali nazionali della 34^ edizione di Sanremo Rock 2021  e partecipa all’altra grande manifestazione del Sanremo Live in The City  in piazza “Ariston” dove si esibisce con 3 brani inediti.

 Grazie alla commissione tecnica di “Sanremo New Talent” , viene selezionato per partecipare alle audizioni nazionali  dell'edizione winter che si svolgono presso

Casa Sanremo durante la settimana del Festival di Sanremo a Febbraio del 2022.

 

Ed ora, eccolo pronto per l’estate, con un brano che tuttavia, riporta suoni e contenuti molto lontani dai classici tormentoni, puntando invece sui sentimenti, sulle emozioni e, in particolare, sui ricordi.

Il brano è infatti dedicato ad una persona cara scomparsa tragicamente. L’atmosfera che esso trasmette infatti è delicata e soffusa, con momenti di intensa emotività, tali da far breccia sul cuore di chi ha voluto bene a questa persona e su tutte quelle persone che avvertono un vuoto dopo la scomparsa di un loro caro. Il messaggio che Mordenti vuole comunicare attraverso “strano però” è che, nonostante il tempo, questa persona rimarrà viva nei ricordi di chi le ha voluto bene, non venendo mai dimenticata….

 



Sonia Bellin

 

 

 


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lunedì 11 luglio 2022

"SAN JOSE'" E NUOVA SUMMER HIT DI MAURIZIO IN

 


 

 


 

Con un ritmo trascinante e travolgente Maurizio In e il suo nuovo singolo San Jose ci immergono immediatamente in sound solare ed estivo che pare proprio pronto a scalare fin da subito le classifiche dei brani più suonati dell’estate 2022. 

Anche quest'anno, la tanto attesa estate è arrivata puntuale, e puntuali come ogni anno, sono arrivati i  tormentoni pronti a contendersi il titolo di colonna sonora della stagione

Il nuovo singolo di Maurizio In, spicca tra tutti per la freschezza e la novità delle sonorità che ci costringono quasi a cantare e ballare involontariamente, tanto coinvolgente è il brano che ci propone. 

Maurizio In, all’anagrafe Maurizio Ingegnoso, cantautore siciliano che definisce la musica come la sua ragione di vita, inizia a coltivare questa sua passione cantando nelle feste del paese, facendo animazione e riscuotendo un tale consenso da essere incitato a continuare in maniera piu’ professionale.

Nel 2000 lascia la sua terra d'origine per iniziare una nuova vita in Lombardia. Inizia anche qui ad esibirsi in serate di piano bar nei locali cantando cover dei più famosi interpreti italiani.

Nel 2017  decide finalmente di incidere il suo primo inedito e produce il tormentone FIGARO, che nel 2018 lo porterà ad apparire per la prima volta in TV a "TU SI QUE VALES"

Dopo il passaggio a “Tu Si Que Vales” nel 2018 un pubblico sempre più numeroso inizia ad interessarsi a lui.

Iniziano i passaggi in radio e in alcune reti Mediaset, tra cui  “Pomeriggio Cinque”, a gennaio 2019 Maurizio In produce  il suo primo cd con 11 brani inediti, scritti interpretati da lui. Sempre gennaio 2019 inizia il tour che lo porterà in giro nelle piazze di tutta Italia e nei teatri, organizzando anche uno spettacolo  con la partecipazione delle “Iene”,

Arriviamo così all'estate 2022 ed al nuovo singolo di Maurizio In "San Jose”,  un pezzo dal  sound accattivante e moderno che infonde spensieratezza, voglia di ballare e godersi la libertà dopo la pandemia.

La storia di questo brano nasce da una promessa speciale, fatta con tutto il sentimento e la sincerità che può avere una figlia nei confronti del suo papà

Dopo la partecipazione di Maurizio In a “Tu Si Que Vales” , poco esaltante per l’artista, sua figlia promise  al papà che, una volta cresciuta, avrebbe inventato una coreografia per un dei suoi brano, e l’avrebbe aiutato a farlo diventare virale per riscattarlo da quella delusione.

da quella promessa nasce San Josè e il bellissimo video che vede 

ballare insieme Sara e il suo papà, Maurizio In.



Sonia Bellin