Disponibile in tutti i digital stores l'ultimo album di E.l.f.o., maestro di kickboxing terzo Dan, che trae spunto proprio da questa disciplina e dal caso Willy Montenero, per parlare di rispetto della vita, forza interiore e volontà personale, partendo esattamente dalla prima traccia del disco.
Un disco che contiene una miriade di feauturing: Krizoo, Dj D.Lo.Z., Lane, Chiara Bincoletto, OnlyCustomBeats, Zeus One, Max Fogli, Martina Borsari, Ares Adami e Klacat, oltre ovviamente al quarto singolo uscito recentemente, accompagnato dal video ufficiale e con il feat. di Jei En.
Un titolo quello di "Dream" che ben rappresenta l’idea di un sogno che si rinnova di
continuo per non smettere mai di essere tale, perché se esso si realizzasse,
sarebbe realtà… Ma la realtà è spesso e volentieri troppo dura da accettare,
eppure ci sono volte in cui possiamo credere di vivere un sogno, rimanendo con
i piedi per terra.
E’ questo ciò che è in grado di suscitare la musica: pensare di creare
e creare per pensare. Quando la realtà che viviamo assume connotati contrastanti
con il nostro essere e volere, ecco che una semplice canzone diventa la
possibilità di evadere e di fuoriuscire dagli schemi impartiti da una società
ingiusta; nello stesso tempo, la musica crea e ci obbliga ad un pensiero
critico, ad esprimere un’idea, un’ opinione che possa liberarci dai luoghi
comuni che abitiamo abitualmente rischiando di inaridire la nostra identità. Poter
sognare quindi non è soltanto un’alternativa alla realtà di ogni giorno, ma una
modalità di pensiero che Elfo ricorda in ogni traccia contenuta in questo
disco.
Dopo “Grafite” rilasciato nel 2019, ecco il nuovo album pubblicato da
E.L.F.O., rapper calabrese attivo dal 1998; il secondo disco da solista edito
dall’etichetta PMS studio e distribuito da Virgin Music. Un album ricco di duetti e di collaborazioni e la cui
estrosità artistica è garantita in primis dall’estrema versatilità del rapper,
capace di spaziare in generi tra loro molto diversi, con l’intento di esprimere
ogni volta e con la massima cura, il messaggio da comunicare. Un messaggio
puntuale e coerente con lo statuts emotivo del momento, perché spontaneo,
trasparente, in grado di garantire l’autenticità emotiva.
Dalla confidenzialità di un racconto al pianoforte, ovvero dalla
traccia di apertura intitolata “Il maestro” e in quella di chiusura “Il cielo
non esiste”, Elfo riesce a passare al dance e reggae, per poi virare verso il soul, senza
mai esimersi di confortarsi con un pop più melodico e senza mai appesantire lo
sguardo. Il concetto è espresso ora in
uno stile più intimista e criptico, ora in uno stile più sciolto e travolgente,
perché definirsi rapper non significa essere confinato dentro ad un genere, in
quanto, un artista per esprimersi deve
poter far uso di tutti i linguaggi a sua disposizione, cercando di utilizzare in
ogni momento, quello che meglio possa esprimere il pensiero in quel preciso istante
.
Ed ecco che da un sound leggero e fresco come quello di “Beverly Hills”
duettato con Chiara Brincoletto si interfaccia con “Da un momento all’altro”
dove il dance travolgente non omette di lanciare messaggi forti,
“travestendosi” con abiti leggeri. Un tratto che contraddistingue e ben
identifica il rapper Elfo, il quale intende riferire concetti anche profondi, senza
tralasciare il divertimento e la possibilità di lasciarsi travolgere dalla
musica. Ed ecco come questa può anche incantarci in un brano dal respiro soul
grazie alla splendida voce di Jei En la quale raccorda la triste storia di una
ragazza e delle sue dipendenze; brano che presenta la base del produttore della Pms Raffaele
Montanari e scelto come quarto singolo del disco.
Un disco che si accinge a rovistare nell’anima di chi deve porsi in
continuo confronto con il mondo e che ne sfiora ogni piega per poi poter
perlustrarla a nudo, senza alcuna remora, per addentrarsi anche nel dolore,
come nella struggente “Senza di te” duettata con la delicata voce di Lane e
dedicato alla morte del fratello dell’artista. Un grido che si scaglia dentro e
incapace di liberarsi del tutto, come se qualcosa volesse rimanere lì, mentre
il senso di vuoto scalfisce ogni lembo del cuore… La sensazione di essere
inerme e di non poter reagire, di dover lasciare che le lacrime scorrano per
poter buttare fuori tutto ciò che brucia ma che allo stesso tempo raggela
l’anima. Ma se la realtà diventa inaccettabile, quella non deve diventare per
forza la nostra casa, possiamo scegliere di abitare ovunque la nostra anima ci
porti, come Elfo fa con la musica: suonando e cantando non un genere predefinito,
ma un genere che si genera nel momento in cui la sua
anima parla e deve usare il suono più adatto, qualsiasi esso sia.
Ad una realtà troppo amara la dolcezza del sogno che pervade di bellezza un mondo
contaminato dalla rabbia, dall’odio e se il “Cielo non esiste” ecco una scala
fatta di sogni dove ad ogni gradino, rinnoviamo il nostro spirito in questo
labirinto di stelle. Il brano di chiusura è un abbraccio in bianco e nero, dove
la coloritura è apportata dall’ebrezza musicale sprigionata dal pianoforte e
che la voce di E.l.f.o. fa riecheggiare ad ogni nota, un sogno che si avvera ma
non per scomparire e diventare realtà, ma per lasciare uno spazio al rinnovamento
di noi stessi e alla possibilità di esserci.
Sonia Bellin