E’
uscito pochi giorni fa su SPOTIFY il nuovo singolo STELLA COMETA, scritta
da di FRANKAVILLA in collaborazione con LORD BELMOND, quasi contemporanea con
il radio date, abbiamo rivolto loro qualche domanda in questa intervista, anche
perché, il brano presenta un testo di notevole profondità….
Benvenuto
FRAKAVILLA e benvenuto LORD BELMOND, soffermarsi sui testi, in particolare
quando si ha a che fare con un brano che che punta verso il rap, è sempre
un viaggio tra giochi di parole, incursioni nella nostra società,
indagini dettagliate , insomma un addentrarsi nel linguaggio musicale per
scoprire sempre cose nuove, anche quando sono davanti ai nostri occhi, ma non
riusciamo a coglierle….
La musica
da sempre unisce ed è grazie a queste unioni che si ha la possibilità di
scoprire nuove realtà e nuovi orizzonti.
Il nostro
incontro è l’esempio di tutto questo.
Abbiamo
fuso i nostri generi musicali dando vita ad un brano che guarda alla società,
alla sua solita routine, alla vita di tutti i giorni.
“Abbiamo
perso il nostro affetto per le cose buone abbiamo perso anche la fede nella religione”Mi
è piaciuta questa frase che ho sottolineato analizzando il vostro brano e colgo
l’occasione per richiamarla in causa… si parla forse troppo poco di fede nelle
canzoni, non solo nella religione, ma anche in generale, nei valori, negli
affetti….il tema del brano poi è in parte anche questo….
Il concetto della canzone è proprio
questo, non siamo praticanti cristiani (Frankavilla lo è) non apparteniamo ad
alcuna setta o religione.
Ma siamo
nati con dei valori umani che a poco a poco stanno diventando utopie.
Pian piano
questi valori stanno scomparendo ed è sempre più evidente la trasformazione
dell’ uomo, che da essere evoluto è diventato una bestia.
STELLA
COMETA, infatti, non è soltanto un brano, per così dire “sociale”, come lo sono
molti brani facenti parte del genere rap…sono molti i concetti
affrontati,abbiamo ricordato prima la fede, ma poi anche la necessità di
prendersi una sorta di “responsabilità umana e umanitaria nei riguardi della
terra”….
Dobbiamo
iniziare a fare la cosa più semplice ma che ci viene più difficile, comportarci
da abitanti del pianeta Terra.
Perché
questo siamo ed il pianeta è solo uno, non è che ne abbiamo un altro di scorta.
Questo
pianeta può sfamare tutti, può dare una casa ad ognuno di noi, ma a causa dello
stile di vita che abbiamo, per colpa del dio denaro, stiamo distruggendo il
nostro pianeta e con esso anche il nostro futuro.
Dobbiamo
cambiare strada e modo di vivere altrimenti andremo verso l’ auto distruzione.
In
questo periodo di emergenza sanitaria, ben si vede, a proposito di rispetto per
il pianeta e nei riguardi della tutela del territorio , quanto l’uomo è capace
di rovinare e di sovvertire l’intero ecosistema…
L’ augurio
è che questa quarantena, abbia portato tutti noi e soprattutto chi ci governa a
fermarsi a riflettere.
Non tutto
il male viene per nuocere, il pianeta respira, il livello di inquinamento dell’
aria è diminuito in maniera esponenziale.
Quindi
abbiamo una base da cui ripartire, iniziare a lavorare per la natura, non per
distruggerla.
A
proposito di inquinamento poi… questo non è l’unico brano che parla di ambiente
e del bisogno di far fronte ai vari disastri ecologici….avete in programma
anche una canzone che si intitolerà FUMA LA CITTA’…
“Guarda come fuma la città” sarà
una collaborazione a tre, oltre a noi due ci sarà Mimmo Freezer, un altro
componente dei Sud Foundation Krù, che da sempre tratta tematiche di denuncia
insieme ad altri artisti tarantini.
Parlerà
del grande mostro di acciaio, ‘l ex Ilva di Taranto, un grande dramma per la
nostra terra.
Così come
si auspica accadrà con “Stella cometa”, anche con quest’ altro brano proveremo
a lanciare un messaggio con rime e buona musica, il beat sarà sempre quello di
Don Pablo Man.
Nonostante
i tempi non siano dei migliori, la musica non si ferma, STELLA COMETA ha un
titolo che calza a pennello con il significato che molte persone si sentono di
dare alla speranza…Il brano è per caso, stato scritto prima, di quella che è
stata dichiarata una pandemia mondiale…?
Il brano diventa un inno di
speranza grazie al ritornello di Frankavilla.
“Stella
cometa” è stata scritta molto prima di questa pandemia, quando abbiamo terminato
la canzone i TG non avevano ancora parlato dei casi in Cina, lo avrebbero fatto
dopo qualche giorno.
Purtroppo
a causa di questa situazione non siamo riusciti a completare le riprese del
video clip, ma lo faremo il prima possibile, anche perché ormai la musica non
si ascolta soltanto, anzi, oggi come oggi la musica si guarda.
“La
storia non la conosciamo è tutta una finzione”cantate in STWELLA
COMETA: ritenete che questo periodo critico e ammortizzato dalle restrizioni,
possa essere una lezione da cui imparare qualcosa…?
Si,
riteniamo e soprattutto speriamo che quando questo bruttissimo periodo con
tutte le sue restrizioni finirà, si diventi un po' tutti più coscienti, sotto
sotto anche più ribelli.
Speriamo
si possa capire che uno dei principi fondamentali sia quello di lottare per i
propri diritti.
Bisogna
tenere bene in mente questa cosa tutte le volte in cui, le scelte sbagliate di
chi ci governa, tenderanno ad opprimerci, con i loro errori.
La vita è
il bene più prezioso.
Lord Belmond e Frankavilla
Intervista a cura di Sonia Bellin