venerdì 25 marzo 2022

IN ARRIVO IL NUOVISSIMO SINGOLO DEL CANTAUTORE ARMY

 


 

Si intitola semplicemente “Jane” ed è il brano con il quale fa il suo gradito ritorno in radio il cantautore Armando Calabritto, in arte ARMY. Nato il 28 Giugno 1975 a Santa Maria Capua Vetere (CE), a 6 anni Armando si trasferisce a Chivasso (TO) dove ci rimarrà per tanto tempo. Ben presto si si appassiona per il mondo dello spettacolo e soprattutto per la danza, quindi decide di  iscriversi ad una scuola e partecipa poi a diverse gare. La danza diventa la sua passione, ma dopo un brutto incidente che lo costringe sulla sedia rotelle per un anno, l’artista purtroppo  non può più continuare a ballare. Sono gli anni ’90 e, rinchiuso in casa, Armando passa il tempo ascoltando musica, e per caso eccolo capitare tra le note di chitarra di Stand By Me di John Lennon. Se ne innamora così tanto, da convincersi che la musica sarà il suo prossimo sogno. Si fa regalare una chitarra classica e un libretto con le note: ha inizio il suo percorso da chitarrista. Negli anni, collabora con tante band Hard Rock e Pop Rock fino a diventare il chitarrista dei Dogma, di cui intuisce immediatamente  le potenzialità, fino a diventare parte integrante del gruppo. I Dogma iniziano ad aprirsi la loro strada con il produttore Ettore Diliberto, con cui lavorano al primo singolo “Inconsapevole” e l’album “Sospesi”, il primo dei quali viene masterizzato agli ABBEY ROAD STUDIOS di Londra, dal produttore SIMON GIBSON. Ma non è tutto: il singolo “Inconsapevole” riscuote anche un ottimo successo radiofonico, oltre che nei live, e viene addirittura presentato nella rubrica di Vincenzo Mollica al TG1.I Dogma aprono poi diversi concerti: Finardi, Cristiano De Andrè, Steff Burns, Maurizio Solieri, Gogo Ghidelli, Richy Portera, Richy Belloni ecc…fino a che, nel 2020, Armando decide di lasciare i Dogma per intraprendere un percorso da solista.

Accompagnato dai musicisti Abramo De Cillis, Giovanni Carcaterra, Tony Maimone e il produttore Giovanni Cannarozzo, Armando- che comincia a farsi chiamare Army - pubblica il suo  primo singolo dal titolo “RAB-BIA”, mentre nell’Aprile del 2021 esce con il brano “ME NE F8”. E’ invece di settembre  “Adesso o Niente” il suo terzo singolo, che lo conduce poi al quarto, ovvero “Jane” già pronto per le radio e per tutti le piattaforme digitali. Stay Tuned!

 


CREDITS:

 

registrato e arrangiato da (Phoenix audio Production) di giovanni cannarozzo

master - fusix studio di Andrea Fusini

regia - federico bissacco

DOP – MATTIA POPPA

testo e musica -Army (armando calabritto)

arrangiamenti chitarre - army e abramo de cillis

vocal coach-doppie voci -violinista - giulia coda

basso - Tony Maimone

batteria - Giovanni Carcaterra

location - studio music lab settimo t,se

 

 

 

 

 

mercoledì 23 marzo 2022

ALESSIA RAMUSINO: L’AUTRICE DI “VOLVER” SI RACCONTA

 

 

 

 


 

 

Abbiamo incontrato Alessia Ramusino qualche settimana fa, occasione durante la quale, la cantante ci ha parlato del suo ultimo singolo, un brano a cui la cantautrice è molto legata, in quanto pregno di un significato molto profondo….andiamo a scoprirlo insieme…

 

 

 “Volver significa tornare. Tornare alla vita, tornare ad amare, tornare alla musica.” Hai dichiarato parlando del singolo in questione….Quanto a parer tuo, questo isolamento sociale, che non riguardo soltanto la musica, ha condizionato il nostro stile di vita e in che modo…?

 

 Beh, ti dico solo che ancora adesso, nonostante si possa girare all’aperto senza mascherina, se incrocio qualcuno sul marciapiede, prendo le distanze. Penso che questi due anni abbiano condizionato la vita sociale più di quanto noi stessi ci figuriamo o vogliamo ammettere. E le conseguenze in realtà le scopriremo anche negli anni a venire. Si parla già di fobie, manie, ansie e paure provocate dal virus e anche dai lockdown.  

 

La tua sensibilità artistica ti permette non solo di analizzare ciò che le persone percepiscono, ma anche di interiorizzare quello che vivi…qualcosa che il brano sa trasmettere in modo inequivocabile...

 

 Beh questo è meraviglioso che tu stessa lo dica, perché l’intento di un’artista è quello di trasmettere emozioni, di donare agli altri ciò che prova, ciò che suona le corde della sua anima. Essere artista significa convivere con l’inquietudine, con stati umorali spesso altalenanti, significa vivere con l’anima nuda, indifesa che vibra alla minima sensazione.

 

 

La  data scelta per l’uscita ufficiale di Volver, l’11 dicembre, è quella che celebra la nascita di due compositori: l’11 dicembre 1890 per Carlos Gardel nato a Tolosa, e l’ 11 dicembre 1899  per Julio de Caro, due musicisti che hanno per te, un’importanza affettiva…

 

 

Sì Volver è un omaggio a due grandi compositori della musica sudamericana Carlos Gardel e Julio de Caro che avevano fatto parte dei miei ricordi di adolescente quando trascorrevo le estati dai miei parenti in Spagna e che avevo ritrovato proprio quell’estate.

Il testo è come mio solito autobiografico e racconta proprio dello smarrimento che stavo attraversando.

Il mio produttore, Giorgio Tani, aveva rivoluzionato la mia vita in quanto, quando lo incontrai, avevo deciso di smettere di fare musica perché non avevo trovato una strada… e lui invece mi ri-catapultò in questo mondo dicendomi: “la musica a me ha dato tanto ed io non le ho dato niente in cambio, così restituisco te alla musica.”

Quando morì pertanto io rimasi disorientata non sapevo più che fare… andare avanti o rinunciare tornando sui miei passi e sulle mie decisioni… ma lui mi ha lasciato anche le risposte a molte delle mie domande. Nell’ultimo periodo mi ripeteva di continuo: “vai avanti, vai avanti non smettere mai” oppure: “abbi fiducia, la musica trova sempre la sua strada, dalle tempo” Insomma frasi che quando le pronunciava non avevano il significato che hanno preso dopo la sua scomparsa.

Ad ogni domanda che mi ponevo avevo una sua risposta.

Così sono andata avanti e Volver rappresenta proprio l’evoluzione di quello che ho costruito con lui negli anni della produzione BMAmusic e quello che ne è successo in seguito.

 

Prima di salutarci, ti chiedo se hai qualcosa da aggiungere in merito, riguardo magari i tuoi prossimi progetti…. 

 

Beh, un primo progetto l’ho chiuso l’8 marzo scorso con la pubblicazione dell’album eVOLVERe ovvero la raccolta di brani usciti come singoli dal 2016 al 2021 per l’appunto, canzoni di generi diversi tra loro, di arrangiamenti eseguiti da arrangiatori diversi: Mario Natale, Beppe Lombardi, Andrea Maddalone. Il titolo mi è venuto così… guardando la copertina dell’ultimo brano VOLVER, e visualizzando le due piccole ‘e’ ai lati. Le ‘e’ rappresentano appunto la congiunzione, a sinistra con il passato e a destra con il futuro. E’ il titolo giusto e perfetto per tutti i significati raccolti in questo album.

La piccola ‘e’ del futuro sta già congiungendo un nuovo brano che presento il 22 Marzo a Roma, in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, World Water Day, ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 1992 prevista all'interno delle direttive dell'Agenda 2030. ll tema di quest'anno è il legame tra acqua e cambiamenti climatici. L 'obiettivo della giornata è sensibilizzare Istituzioni mondiali e opinione pubblica sull'importanza di ridurre lo spreco di acqua e di assumere comportamenti volti a contrastare il cambiamento climatico. Il titolo del mio brano è ACQUA, l’arrangiamento è di Philip Abussi, artista, compositore, produttore del brano che uscirà con l’etichetta discografica MokaMusic di cui è proprietario.

 

 

Sonia Bellin



 

“LA PIZZICA DEL MORTO”: IL NUOVO SINGOLO DEI PRINCIPI DI GALLES ANTICIPA L’ALBUM “STORIE DI UOMINI, MONDI ED EROI”

 


 

 Se la musica potesse essere un libro, di certo avrebbe un titolo come quello proposto dai Principi di Galles, band tutta italiana dedita al folk e a tutti quei suoni a cui  le ballate tradizionali rimandano. Esempio è il primo singolo estratto, “La pizzica del morto” un racconto dark delle vicende umane e di come queste si intersecano con contrasti esistenziali. La dimensione umana indagata dalla band che ha come front man il chitarrista e voce del gruppo Luca Santi, propone un’immagine pregna di simboli che le parole, assieme ai suoni, amplificano rendendo l’album, un vero capolavoro del nostro tempo, dove le tematiche sociali non appesantiscono il contesto lirico, ma avvalorano concetti fondamentali e urgenti. Uno su tutti, il bisogno di essere se stessi. “La pizzica del morto” spiega senza tanti mezzi termini, che occorre distinguersi per plasmare una nostra identità che non sia quella che risponde ad un coro anonimo, dove la nostra voce non è distinguibile e dove le nostre idee sono quelle di una maggioranza che prende le opinioni comuni come criterio di riferimento.

I social di oggi ci permettono di creare una nostra identità che va al di fuori della sfera quotidiana, permettendoci di interfacciarci con chiunque, tuttavia al tempo stesso, tale identità, si confonde con quella degli altri, con idee che non sono le nostre e che non incoscientemente pensiamo tali. Il conformismo ci spoglia delle nostre stesse opinioni rendendoci una massa indistinguibile da cui è necessario fuoriuscire per esternare quella voce solo nostra. Essere “fuori dal coro”, in quella condizione che metaforicamente conferisce ad un pensiero la capacità di diversificarsi non è solo un modo di dire; in questo brano, si tratta di  una vera e propria condizione esistenziale che ci permette di essere noi stessi senza scendere a compromessi .

 

 

Sonia Bellin




 

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domenica 20 marzo 2022

INTERVISTA AL CANTAUTORE GI’


 

In occasione dell’uscita del suo nuovo singolo dal titolo Dinosauri e attualmente in promozione radiofonica, ecco una piacevole chiacchierata con Gianluca Prezzemoli….

 

 Musica e poesia, due binomi in realtà che si intersecano fra loro e che descrivono il tuo estro artistico: una poesia, che può diventare il testo di una canzone e, la musica stessa che diventa poesia…. Che cosa per te tiene unite queste due forme d’arte…?

Siamo noi stessi che le teniamo unite, abbiamo bisogno della musicalità delle parole, che siano scritte o cantate, percepiamo in loro armonie, colori ed emozioni e possiamo lasciarci così trasportare in storie leggere o farle giungere più in fondo, fino a farci scuotere e risvegliare o anche solo lasciarci cullare.


Lungo la tua carriera hai avuto modo di approcciarti sia alla musica, come bassista e poi come cantautore, ma anche, nello specifico, come poeta, partecipando a dei concorsi di poesia….ci sono, oltre che nel cantautorato italiano, anche alcuni poeti che hanno influenzato il tuo approccio alla scrittura…?

Sono da sempre un affamato, curioso ed onnivoro lettore, non mi fossilizzo troppo sui cosiddetti ‘classici’ ma cerco di seguire piuttosto la contemporaneità perché pone l’accento su ciò che siamo al momento e nella quale possiamo rispecchiarci più facilmente. Cito Gio Evan e Guido Catalano, il primo per il dono di farci aggrovigliare divertiti fra le sue parole, il secondo perché è in grado di lasciare mille sapori diversi in bocca ad ogni lettura.


 Il  tuo attuale singolo si intitola DINOSAURI, un’immagine che richiama il nostro passato ancestrale, ma anche tutti quei mostri che vorremo sconfiggere per essere più liberi….

È un testo particolare, può esser percepito in molti modi, un dialogo univoco verso se stessi, una strigliata, una presa di coscienza…io ovviamente l’ho scritto per me stesso ma ognuno di noi ha percezioni diverse anche a seconda del periodo che sta vivendo. Bisogna capire chi è il dinosauro, o chi sono i dinosauri e, se non lo troviamo, chiedersi ‘..ma sarò mica io il dinosauro?’..dì la verità, alla terza possibilità non ci avevi pensato, vero? Eppure in molti dovrebbero porsi questa domanda!

 

Da che cosa ha preso ispirazione il brano…il quale presenta un messaggio molto coerente con il clima che si respira in questo periodo difficile…?

In realtà fa parte di quei testi che si scrivono in preda alla malinconia e al sentirsi fuori posto, quelli che prendi una penna e dai sfogo ai tuoi pensieri e alle immagini che hai in testa e che alla fine rileggi e ti fanno stare meglio.  Non ho voluto ritoccarlo ne adattarlo perché volevo proprio comunicare ciò che avevo scritto con lo stesso flusso di parole, alla fine il messaggio era più importante dell’avere un ritornello! La scelta di pubblicarlo adesso è stata data anche dal periodo che stiamo vivendo, credo che in molti abbiano ancor più bisogno di liberarsi dai ‘dinosauri’ o dal proprio ‘dinosauro interiore’

 

Nel testo del brano fai anche riferimento ad un’opera di Pirandello, parlando dei sei personaggi in cerca di autore… un richiamo, potrei definire all’anonimato e che sembra simboleggiare la volontà di avere una voce in capitolo….

Ecco, questa frase è una di quelle che più scavi e più ci sarebbero cose da dire..vedi, funziona già così, dove il senso delle parole ci porta a chiederci se siamo noi stessi a rimanere come ingabbiati in una prigione affollata senza accorgerci che abbiamo la porta aperta e basta un passo per esserne fuori. Se poi ci agganciamo anche l’opera di Pirandello coi suoi personaggi che rifiutati dall’autore irrompono in un teatro cercando di farsi rappresentare  dagli attori ma senza riuscirci..l’abbattimento della quarta parete coinvolgendo lo spettatore..il finale tragico ed il significato dell’intero testo..meglio rimanere in superficie al momento!

 

Il tema principale del brano sono le paure e tutte le incertezze che temiamo di non poter superare, inconsapevoli della nostre vere capacità….quanto è difficile oggigiorno, credere in se stessi e poter avere la giusta padronanza di sé…?

È quasi impossibile, abbiamo sempre bisogno di rassicurazioni e ne siamo costantemente alla ricerca, ci tuffiamo nelle vite degli altri sui social e perdiamo di vista la nostra. Dovremmo dedicare molto più tempo a noi stessi, liberi dai suoni delle notifiche e ricominciare a pensare con la nostra testa senza ingolfarci il cervello da mille cose, spesso in contrasto fra loro. Musica e poesia in questi casi sono ciò che ci può aiutare.

 

 Prima di salutarci, chiedo come al solito quali sono i progetti futuri….“Dinosauri” farà parte di un Ep o di un album di prossima pubblicazione….?

Progetti in cantiere ce ne sono molti, la speranza più viva è quella di riuscire a costruire una dimensione Live di Gì, per quanto riguarda le pubblicazioni presto sceglieremo un nuovo brano da produrre e poi spero di poter pensare di fare uscire un Ep, musica nuova, nuove emozioni di cui parlare ancora!! Grazie Sonia

 


 


mercoledì 16 marzo 2022

ALESSIA RAMUSINO: L'INTERVISTA

 


 

Dopo l’uscita dell’album eVOLVERe l’8 marzo scorso e la programmazione radio del singolo Volver, abbiamo incontrato Alessia Ramusino, cantautrice di origine genovese, che ci ha concesso una piacevole intervista…

 

Benvenuta Alessia,

 

cominciamo raccontando di come hai cominciato a viaggiare fin da quando eri praticamente ancora neonata e di quanto, tale opportunità, abbia poi condizionato le tue scelte e il tuo percorso, sia artistico, che professionale…

Credo che, nel bene e nel male, l’imprinting sia importante per ognuno di noi, il mio è stato il viaggio. A soli 20 giorni dalla nascita, cominciai a viaggiare ovviamente con la mia famiglia, grazie al lavoro di mio padre, geologo. Ho potuto così vivere in paesi culturalmente differenti ed ho imparato sin da bambina il rispetto da riservare a chi è diverso da noi. Vivere queste esperienze da bambini influenza i propri comportamenti, forma il carattere, il proprio sistema di valori e credenze, il modo in cui si affronta la vita stessa. Furono gli anni in cui mi avvicinai alla musica: mi ero accorta che, malgrado le diversità di lingua, di costumi e di tradizioni, la musica univa tutti, ci allietava, ci rallegrava e alle feste si ballava e si cantava senza segni di diversità. La penso tuttora così. Comporre musica lo considero un super potere, mi da’ l’opportunità di far giungere i moti del mio animo agli altri, attraverso le onde sonore. Le scelte che ho compiuto sono state sempre con l’obiettivo di proteggere questo dono e pertanto non ho mai accettato compromessi, ovvero rendere la mia musica più commerciale, ho rispettato e rispetto la mia vena compositiva e ho continuato a fare musica per come la sento veramente.

 

 

Tra le tante esperienze che hai potuto collezionare nei tuoi viaggi, c’è sicuramente quella di poter osservare da vicino le diverse culture e di conseguenza, la capacità di guardare poi le cose con occhi diversi…

Certamente infatti non riesco tuttora ad accettare barriere tra i generi musicali, io che ho ascoltato un po’ di tutto vivendo all’estero, oppure di dover per forza scegliere una lingua in cui cantare … lascio che mi trasporti l’ispirazione e spesso le contaminazioni nei miei brani sono evidenti. Volver è una canzone che ha il sapore di Sudamerica così il testo l’ho composto in spagnolo. Vivere senza confini ti fa venire uno sguardo senza orizzonti.

 

 

Non solo un bagaglio culturale e una continua fonte di ispirazione per i tuoi brani, ma anche l’occasione per essere una vera e propria ambasciatrice…

 

 Questa è una storia che mi piace molto raccontare, perché è un esempio di come la vita chiuda i cerchi! Quando scelsi di iscrivermi alla Facoltà di Scienze e Politiche lo feci con l’intento di fare carriera diplomatica, volevo diventare ambasciatrice. Al 3° anno accademico mi innamorai letteralmente di una materia, Sociologia e fu così che virai il percorso di studi che alla fine divenne un socio-internazionale. Oltre a continuare la carriera artistica, cominciai a lavorare nel settore delle risorse umane occupandomi di selezione di personale, formazione e gestione. Ho sempre tenuto separate le due professioni, da un lato sentivo che nelle aziende fosse malvista la musicista e dall’altro negli ambienti musicali se dicevo di avere un altro lavoro, venivo subito additata come non-professionista.

E poi si matura e la maturità mi ha portato maggiore consapevolezza e come spesso dico, la Sociologa e la Musicista hanno fatto pace. Ed è nato il mio impegno sociale che in realtà ha radici ben più profonde: la prima canzone che composi su temi umanitari mi era stata ispirata dalla guerra del’79 in Iran, quindi da bambina. Comunque la ragazza che aveva l’ambizione di fare carriera diplomatica oggi è Ambasciatrice Unicef e i temi a me affidatimi sono: donne, bambini e ambiente. E così si è chiuso anche questo cerchio.

 

 

Concentriamoci ora sul tuo ultimo singolo, uscito in radio diverse settimane fa, e che in questi giorni sta ottenendo un gran numero di passaggi tra i brani indipendenti più trasmessi…

 Volver, proprio non me lo sarei aspettata. La canzone l’ho composta nel 2018, un anno dopo che era mancato il mio produttore discografico.

Un suo carissimo amico mi chiamò durante l’estate del 2018 per fare musica insieme, si trattava del grande maestro Armando Corsi. Ne fui onorata, così abbiamo fatto diverse prove cercando pezzi che appartenessero ad entrambi. Ascoltai per un’estate intera solo musica spagnola e sudamericana di cui il M° Corsi è appassionato e grande conoscitore… e come spesso mi accade, la bella musica mi entra nelle vene e così sul finire dell’estate del 2018, composi Volver. In realtà è una canzone intima e mi sorprende che ora sia anche radiofonica!




EL CENTURION E ALECREED LANCIANO IL LORO NUOVO SINGOLO “COME UNA RONDINE”

 


Su etichetta ROSSODISERA records e distribuzione ADA è già on line "Come una rondine", il nuovo imperdibile singolo di El Centurion e Alecreed, giovanissimo duo composto da due artisti, i quali, provenienti da due diversi mondi musicali e che, unendosi, hanno creato un progetto davvero originale, presso cui le loro due personalità artistiche, trovano un filone comune e uno sbocco verso la sperimentazione. Mentre El Centurion, spazia tra live e un singolo nel mondo del reggaeton e del sound tipicamente sud americano, con diverse collaborazioni degne di nota, Alecreed con diversi singoli e concerti tenuti in palchi importanti, concentra la sua carriera nel mondo del pop. Due artisti il cui appeal musicale  si riversa in suoni a tratti simili tra loro e che un giorno, per la precisione con l'arrivo della pandemia, decidono di unire le loro forze per annullare le distanze create da una tragedia che colpisce ogni singolo essere umano, soprattutto dal punto di vista sociale. Ecco che allora insieme,  El Centurion e Alecreed si mettono al lavoro con la loro musica e  i suoni elaborati dai loro orizzonti lontani ma non così disgiunti, fondendo i due generi in maniera perfetta. Nasce così "Troppo distanti" il primo singolo con etichetta Rossodisera Records, con l'aiuto di Tony Ciara e Umberto Canino ( nella produzione Umberto Canino e Alex Lai ) che metteranno in musica proprio questa forte voglia di collaborare e di annullare una distanza colmandola con un abbraccio fatto di note e voci. Grazie al successo di visualizzazioni e numerosi streams decidono di incidere un secondo singolo che,  musicalmente è una continuazione del primo,  nasce  così "Come una rondine", dove alla produzione troviamo di nuovo Umberto Canino. Già disponibile sui maggiori canali musicali, il singolo sta riscotendo ad oggi un gran numero di visite, come anche il video, pubblicato su you tube e dove possiamo vedere i due ragazzi e una splendida coreografia che persegue perfettamente la ritmica del brano.

 

 

Sonia Bellin

 

 

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lunedì 14 marzo 2022

LA PIZZICA DEL MORTO E’ IL NUOVO SINGOLO DEI PRINCIPI DI GALLES


 

Da un folk d’altri tempi, capace di miscelare sonorità nostalgiche con ritmiche spensierate, arrivano i Principi di Galles, band tutta italiana che nasce come orchestrina folk “dove  raccontare storie diventa l'unica cosa che conta, e vedere i sorrisi di chi ti ascolta è ancora più importante….”

E le storie sono proprie le protagoniste del nuovo album della band capitanata da Luca santi, autore anche del testo e della musica (quest’ultima assieme a Goffredo Degli esposti)del singolo con il quale i principi si presentano in radio. Un brano che sembra scorgere i


nostri pensieri interiori per metterli in mostra, una sorta di grido della coscienza, che purchè ancora viva, qualcuno sta  cercando di seppellire.
“La pizzica del morto” sembra quasi un racconto Dark se si esamina il testo, ma non è cosi... spiega il front man della band, “è il grido di chiunque voglia far passare un messaggio diverso da quello della maggioranza….”

 

 

Ciò che risalta in primo piano è il sound del pezzo, dove si risentono strumenti come la fisarmonica, i flauti, la cornamusa…immettendo il miglior cantautorato in un contesto delle traditional americane, ma avendo sempre come punto di riferimento la canzone italiana, specie quella ispirata dal folk d’autore.

La Band vanta tra i suoi componenti Professionisti della musica come il Maestro Roberto Cecchetti alla Fisarmonica e la Violinista Caterina Laura e Goffredo degli Esposti ai flauti e alla cornamusa.  Fulcro sonoro, con sonorità potenti e retrò è la sezione Ritmica, composta da "mighty" Emilio Lillini alla Batteria e Cajon e l'imperturbabile Simone Pierelli al contrabbasso e basso mentre,  alla voce e chitarra, troviamo Luca santi. Il tutto in uno spirito scevro da ogni etichettatura e che punta soltanto a raccontare le vicende umane e le loro contraddizioni, evidenziandole anche nei contrasti che emergono dai titoli, tra i quali il singolo “la pizzica del morto.

 

 

Sonia Bellin

 

 

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mercoledì 2 marzo 2022

DA ALL TOGHETER NOW KIDS MASSIMO CERNI CANTA NUVOLE: A SOLI 11 ANNI IL BAMBINO IMMAGINA DI SCRIVERE UNA LETTERA A PUTIN PER FERMARE LA GUERRA

 



 

Il 3 gennaio 2022 è uscito il suo primo singolo dal titolo NUVOLE scritto da Umberto Canino Tony Ciara e Pasquale D'argento, prodotto dallo stesso  Umberto Canino e Alex Lai su etichetta Rossodisera Records (distribuzione Believe).

 

Stiamo parlando di Massimo Cerni, un bambino di appena undici anni, che a 9 inizia a studiare canto e recitazione. A soli 9 anni inizia a studiare canto e recitazione; dotato di una voce ed una timbrica particolari, Massimo  comincia a partecipare a diversi concorsi di canto vincendoli. Nel 2020 partecipa al concorso nazionale Fuoriclasse Talent ed arriva quarto alla finale nazionale tra migliaia di ragazzi. È lì che l'etichetta Rossodisera Records comincia a seguire i suoi passi e, nell'estate del 2021, fa il provino per la trasmissione All together now Kids. Viene quindi scelto per la trasmissione che viene poi trasmessa la sera di Natale, risultando uno dei vincitori con il massimo del punteggio.

Come si desume dal video del brano (https://youtu.be/nP_R2tHqbX8),  i colori sono i protagonisti, del resto siamo in pieno clima carnevalesco, tuttavia, NUVOLE non è solo giochi, e gioia di travestirsi, ma anche tanta solidarietà e partecipazione attiva agli eventi che stanno accadendo intorno a noi.

Con gli occhi di un bambino, ma con la mente di un adulto che riflette e osserva quello che succede nel mondo, Massimo - ispirandosi ad Harry Potter- trasforma il carnevale in una festa per tutti i bambini, dove ognuno possa per un solo istante, diventare chi desidera, scegliendo  un personaggio chiave nel fantasy di ogni ragazzino, ma che qui, assume un valore davvero profondo. Guardando alla tragedia che sta devastando l’Ucraina e ad un’inutile guerra che si sta consumando, Massimo , un ragazzino, ricordiamo, di soli undici anni, si immedesima nel famoso mago di Hogwarts, immaginando di conquistare la sua bacchetta. In condizioni normali, e magari in un momento storico diverso da quello odierno, qualsiasi bambino avrebbe usato una bacchetta magica per un bel regalo sognato da tempo, invece Massimo, con la sua canzone, disegna con la propria immaginazione un mondo completamente diverso, un mondo non esistono le guerre e dove i bambini possono godersi liberamente il carnevale, dove nessuno soffre e dove i più deboli non devono soltanto subire i soprusi dei più forti.

 

Caro Putin come bambino mi sento vicino a tutti quegli altri che stanno soffrendo quindi per favore, usi la ragione… Posi le armi e abbi coscienza perché, la vita di una persona vale molto di più di una guerra, che come tutte le guerre, non porta a nulla. Io se fossi Harry Potter ne avrei fatto uso della mia magia, non per conquistare nazioni ma, per salvare vite…nel mio video (https://youtu.be/nP_R2tHqbX8) ho immaginato di essere il famoso mago e di usare la bacchetta per fare del bene...”

 

 

LINK DEL VIDEOCLIP UFFICIALE:

https://youtu.be/nP_R2tHqbX8