martedì 13 agosto 2024

IN TUTTI I DIGITAL STORE È DISPONIBILE “PENSAVO A LUI”: IL SINGOLO DI RECIDIVO FEAT. JEI EN


 


Ormai da diverse settimane ci tiene compagnia nelle radio e nelle principali piattaforme digitali, l’ultimo singolo targato Recidivo che, per l’occasione, ha deciso di ospitare la splendida voce di Jei En.

All’anagrafe Riccardo Rota, Recidivo è un giovane artista che deve il suo nome all’illustre capacità di mettersi in gioco e di voler fare qualsiasi cosa per amore. Un nome che rispecchia perfettamente la sua indole e che in primis, vuole cancellare ogni riferimento o accezione negativa del termine “recidivo”, per dare a questo una forma e un richiamo positivo, basato sulla forza e la capacità di non arrendersi di fronte alle difficoltà.

Riccardo si avvicina alla musica attraverso il rap, un genere che ha sempre visto e sentito nelle sue corde e in quelle di altri stili affini o anche diversi, ma che comunque, potessero essere accostati al rap per creare qualcosa di nuovo. Giocare con la musica, con i suoni… Arricchire….Sperimentare… E’ questo l’intento dietro al lavoro di un artista  capace di assemblare generi fra loro molto differenti, come dimostra il suo ultimo singolo, “pensavo a lui”, dove la scelta di duettare con Jei En rappresenta l’ideale della sua musica: poter comunicare attraverso suoni inediti, accostati in maniera sempre nuova e giocando con le voci e i loro accostamenti.
Accompagnato da SM Production, composta da Andrea Zerillo, Francesco Bellini, Andrea Parimbelli, e con la consulenza artistica di Quelli Come Noi, diretta da Simona Ubbiali, inizia la sua avventura musicale nel 2020, quando pubblica i primi singoli: “Braccio 19” e “Cascasse il mondo”;  sempre nel 2020, insieme ai singoli “Gioia Amore & Cenere” e “Tu Sei”. Con “Braccio 19”, Recidivo  partecipa alla compilation “Music Angels”, la musica solidale insieme ad artisti Big del panorama musicale italiano.
"Ue e” (feat. G Saint) esce nel 2021, raggiungendo ad oggi, oltre trecentomila stream su tutte le piattaforme. Dal 2022, con il singolo “Maschera”, inizia la collaborazione con la label PMS Studio e l'editore BMRG uscendo poi con "Que Rico" in feat. con G Saint e con il brano appunto duettato con Jei En, nome d’arte di  Giorgia Aquini, classe 1996 la quale, dopo diversi concorsi e partecipazioni a svariati programmi televisivi, inizia  anche lei la collaborazione con l'etichetta PMS, dando il via ad un percorso discografico, dapprima in inglese, con il singolo 'Hold on', per poi cimentarsi con l’italiano con il singolo “Respirare” e il recentissimo  “Niente è stato inutile” .

“Pensavo a lui” è un brano dove Recidivo ha colto le possibilità vocali che il talento di Jei En potevano apportare ad un pezzo il cui dualismo è rappresentato dalla forma stessa del brano. Un duetto che funziona perfettamente, in quanto il dialogo del ritornello diventa il punto centrale del pezzo, imprimendosi nella mente dell’ascoltatore fin dalle prime note. Una dualità resa concreta dall’interlocutore in modo pressoché libero e fuori dagli schemi delle due voci che a momenti, sembrano dialogare… Altri rispondersi a tono, altri giocare con le parole, come le parole stesse, giocano con i suoni….”.

"Pensavo a lui” parla di un intreccio amoroso, dove l’illusione del denaro domina sul vero amore; un tema attuale e spesso affrontato ma non abbastanza approfondito, in particolare dalla nuova generazione musicale, dove tematiche come questa vengono volentieri tralasciate, in nome di testi più diretti e con un linguaggio tutt’altro che ricercato. In questo nuovo brano invece, la ricercatezza oltreché sonora, giunge proprio a livello lirico, dove la trama intessuta dalle parole, concorre con il significato a creare un senso profondo alla canzone. Si parla di una società spenta e attenta solo al benessere materiale, che porta le persone ad amare se stesse e il proprio ego, più di ogni altra cosa.

In questa canzone si racconta la stria di una ragazza la quale, dopo un dormiveglia circondata dal fascino di una ricchezza esteriore ma solo apparente, si risveglia e  aprendo gli occhi, scorge di fronte a sé un mondo lontano dal vero bene, ovvero dagli affetti, i sentimenti, i valori umani.

 Quell’abbaglio nei confronti di una società soggiogata dal denaro e dalla fama inconsistente di voler primeggiare sempre e ovunque, diventa luce irradiante nel cuore della ragazza che vuole uscire da questa realtà corrotta per  ritrovare se stessa e la sua vera essenza. Ecco quindi il lato umano interiore, quello nascosto o meglio, celato dal sistema stesso che viviamo  e che soggiace a tutto quello che le apparenze vogliono farci vedere. Due lati umani capaci di scontarsi e di porsi uno di fronte all’altro in una sfida, proprio come Recidivo fa con Jei En in questo duetto e dove permane la consapevolezza di quanto tale sistema corrotto, inquini il nostro essere e di come questa ragazza si trovi vincolata ad un uomo che fa solamente parte del suo passato, legato al mondo dell'ostentazione e della superficialità. Chi avrà la meglio?

 

Sonia Bellin

 

Link digital stores:

 https://pmsstudio.lnk.to/recidivopensavoalui

martedì 6 agosto 2024

ALESSANDRO D’ANDREA CALANDRA: AL PRIMO POSTO DELLA SUMMER INDIE CHART CON “QUARTU SAVONA QUINNICI”

 



Non poteva esserci un’estate più intensa per Alessandro D’Andrea Calandra, cantautore, musicista, ma soprattutto poeta del mondo e interprete di emozioni.

 

Dopo il successo del suo album di debutto infatti,  intitolato “Sicilia vacanti”, il cantautore agrigentino  ha pubblicato in tutte le radio e nei maggiori digital store, QUARTU SAVONA QUINNICI, un brano dal chiaro e forte riferimento sociale, dedicato alla strage  di Capaci.

Un messaggio forte, quello proposto dall’artista, che senza tanti giri di parole, ma con un sentimento che scava nel profondo del cuore, vuole invitare l’ascoltatore a riflettere sulle conseguenze della tragedia, spiegando come possa essere possibile imparare dal passato, celebrando la memoria, così da serbare un insegnamento per il futuro, evitando tragedie simili, che colpiscono le persone e chi attorno a loro gli è caro. Una speranza che soggiace negli angoli più bui della nostra società, anche quando tutto sembra perduto: è lì che dirige la sua attenzione, Alessandro con una perizia emotiva davvero unica, in grado di alleviare la pesantezza e la tristezza di avvenimenti come quelli raccontati in questo brano ma che la sua musica, riesce ad alleggerire, portando il tema verso la riflessione e l’analisi concreta di ciò che ne deriva. Parole dirette ma bilanciate, per portare speranza e mai rassegnazione, per portare un sorriso dove c’è solo il pianto… Il talento di Alessandro Calandra si deduce da come le sue storie diventano vere, perché raccontano delle persone e della loro forza, scardinando ogni pregiudizio e arrivando dentro all’anima dei gesti più semplici.

“Quartu Savona Quinnici” è uscito a maggio di quest’anno, proprio per ricordare la ferita indelebile che uccise Giovanni Falcone e che ancora oggi riviviamo con dolore al pensiero di come le persone possano arrivare a tanto. Un’incursione dentro le lacrime di chi disperde il dolore senza emettere grida ma lo vive e lo sperimenta nel suo profondo.

Come nel suo album d’esordio, anche qui, il cantautore ha voluto celebrare il testo e l’accaduto nella sua lingua e quindi in dialetto, rendendo ancora più viva la presenza del ricordo e quindi della memoria. Una lingua che è anche un simbolo perché è quella impressa nel cuore dell’artista di origine siciliane che anche con questo suo ultimo singolo vuole celebrare la Sicilia, terra di amore e di gioia, ma anche di contraddizioni. Contraddizioni che andrebbero estirpate guardando lo sguardo della gente che la abita e che celebra ogni giorno la tradizione  di un territorio che ha fatto la storia della nostra civiltà.

Un messaggio, quello di QUARTU SAVONA QUINNICI, raccontato anche attraverso i colori e le immagini di quella terra, quando nel maggio del 1992 a Capaci, vicino Palermo, persero la vita persone che stavano lottando per questa stessa terra. Un atto criminale contro l’umanità intera che va oltre la Sicilia ma anche oltre l’Italia, ripregando sull’essere umano e sulla sua ipocrisia. “Quarto Savona Quindici” è il nome in codice dell’auto blindata che, per prima, saltò in aria in quel terribile sabato 23.

«Ho scritto questa canzone per onorare la memoria dei servitori della nostra Comunità civile.» spiega l’artista «Un brano nel quale metto in evidenza la quotidianità fatta di piccole cose. Una camicia d’ordinanza giudicata poco adatta al clima caldo del maggio siciliano dalla mamma di un agente della scorta. Una giovane donna che si augura il marito possa tornare dal servizio in tempo per poter cenare con i loro bambini. La quotidianità che viene spezzata è la tragedia più grande e spesso la più sottovalutata e dimenticata. Nessuno potrà mai lenire il dolore dei familiari delle vittime. Ma di certo il silenzio allarga le ferite e questo, i siciliani perbene, non devono assolutamente permetterlo.»


Racconta Alessandro parlando di una storia che non è altro che la Nostra Storia, la storia di esseri umani e di una criminalità organizzata, che imprime violenza e sfregia senza ritengo i muri di una società corruttibile. Tuttavia un cambiamento è possibile, e il brano di Alessandro vuole proprio comunicarci questo: finché ci sarà la memoria, ci sarà anche la speranza e con questa,  la possibilità di estirpare sciagure umane come quella di Capaci.  La sua canzone vuole essere un tributo al dono estremo dei giudici Giovanni Falcone e Francesca Laura Morvillo e degli uomini della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro e, i risultati ottenuti in termini di ascolti e di streaming, giustificano la straordinaria bellezza di questa canzone, arrivata prima nella classifica dei brai indie più trasmessi dalle radio.

 

Sonia Bellin

 

 


LINK SOCIAL:


--https://www.tiktok.com/@alessandro.dandre98?_t=8oNpoyLf36P&_r=1

https://open.spotify.com/artist/7xRU9akQhkZGK0cCAPEpbY?si=_gPVFniyQ_-PrPVIGeVdPw

https://www.instagram.com/mad_hatter_on_bike?igsh=dHhsNGltcjJ3b2ty

https://www.facebook.com/alessandro.dandrea.1293

https://youtube.com/@alessandrodandreacalandra?si=AQCFeyj6WeiILxga

“UNA MILLENNIAL": L'INCONTRO GENERAZIONALE NEL NUOVO SINGOLO DI MARTINA CORCIONE

 






"Una millennial", ovvero una ragazza che vive il suo tempo, incontrando quello delle nuove generazioni. Una ragazza giovane, classe 1996, il cui vissuto e la cui esperienza incontra quello dei giovanissimi e di tutta quella generazione nata con i social e con l'uso del web a portata dl click. Un mondo simile, ma comunque diverso, uno sguardo comunicante ma comunque lontano rispetto a chi guarda e vede. Una prospettiva diversa rispetto a quella a cui le nuove generazioni e la schiera di giovanissimi concepiscono e, ancora diverse rispetto a quella precedente, dei nostri genitori e dei nostri nonni.
Un incontro che non è uno scontro ma un dialogo: un voler perlustrare il modo diverso di interpretare e vivere ciò che si ha intorno. Prima di tutto il modo in cui viviamo le nostre relazioni sociali: in "Una millenial" Martina Corcione sorvola sopra le congetture, smontando ogni pregiudizio e spianando la strada verso un'attenta analisi della società attuale e del suo modo di vivere i rapporti sociali. "Una millenial" è come un'isola in mezzo ad una mare le cui onde, sono onde generazionali trasportate ognuna da una corrente diversa, ma dove ognuna di essa, lambisce la stessa spiaggia: quello del tempo che viviamo, quella dell'era di internet e dei social network, quella di un distacco dalla realtà autentica, tralasciata al largo per approdare in qualche lembo di terra virtuale.

Ma è lo stesso mondo visto e vissuto da ognuno di noi qui e ora: il bambino, l'adolescente, l'adulto…Ognuno con un pezzo di storia da raccontare e ognuno con un modo diverso di leggere la stessa storia.
C’è chi  getta uno sguardo ingenuo e ancora inconsapevole perché nato in questa era digitale, chi come la protagonista, come “Una millennial” scorge le differenze con la propria generazione e si appropinqua a quella più giovane, ma prendendone le dovute  distanze:  le chat come canale predefinito e preferenziale nei momenti di dialogo, il postare momenti della propria vita per sentirsi accettati dagli altri e simili a loro, l'essere social ma allo stesso tempo lontano dell'autenticità delle cose e dalla loro essenza.

Nata a Torre del Greco in  provincia di Napoli, trascorre i primi undici anni della sua vita a Caserta per poi trasferirsi a Schio, in Veneto. Frequenta l'università a Verona, laureandosi in Scienze dell'Educazione, per poi continuare gli studi a Padova dove consegue la laurea in Pedagogia. Fin da quando ha sei anni, coltiva il sogno nel cassetto di diventare una cantante e di scrivere testi che esprimessero la sua arte e creatività. Inizia, così, a partecipare a concorsi canori fin dall'infanzia e, a diciotto anni, prende parte al "Tour Music Fest". Nel 2019 frequenta l'Accademia Doppiaggio a Padova sotto la guida degli insegnanti Christian Iansante e Roberto Pedicini. Partecipa al "Venix Talent Show" negli studi televisivi di Rubano e pubblica il suo primo singolo inedito "Solar Lunatic", di cui scrive testo e melodia. Dal 2023 invece, inizia a collaborare con l'etichetta discografica PMS Studio, dando vita all'inedito "Una Millennial" e realizzando una seconda versione del singolo "Solar Lunatic".
In “Una millenial”, Martina spiega la nostalgia per quegli attimi di pura intensità emotiva, quali ad esempio una dichiarazione d'amore fatta attraverso una serenata e apprezzata nei gesti più semplici ma vivi e presenti.
Con il progredire di internet sono cambiate molte cose e tutto è diventato più veloce ma alle volte, occorre rallentare per capire quanto sia importante vivere una vita reale e respirare ogni singolo istante di essa.

 

Sonia Bellin

 


Link digital store:

 https://pmsstudio.lnk.to/martinamillennial

“YELLOW CREAM” : E’ IL SINGOLO DI ESORDIO DI E-ASY CARTACIO

 



Un colore che diventa lo specchio armonico della nostra anima, “Yellow Cream” è il brano di debutto della giovanissima Isabel Cartacio, conosciuta artisticamente come Isy Cartacio.  21 anni, di origini italo-dominicane e tanta… Tanta voglia di sperimentare con la voce ma anche con le immagini. Studentessa presso il Creative Hub di Bologna, dove segue percorsi individuali di canto, Isabel è  appassionata di musica, scrive le proprie canzoni e trae ispirazione da artisti come Ariana Grande e Billie Eilish. Ha conseguito il diploma in grafica presso il liceo artistico F. Arcangeli di Bologna.

In “Yellow Cream”, il suo album di debutto, Isabel affronta un dolore profondo che l’ha colpita intimamente, gettando su di lei un’ombra indistinta, presso la quale appare difficile scorgere una luce, comunque presente.

Una luce capace di colpire nel profondo l'anima di chi è stato trafitto dal dolore.... Un senso di pace derivato da un' armonia interiore che trova nella musica la sua espressione più completa.  Un colore chiaro e brillante come il giallo che possa illuminare il tratto incerto che, dal cuore, prosegue verso la mente per convincerla che il buio non è altro che l'assenza di luce. Una luce indistinta ma presente che echeggia tra i ricordi sussurrando all'anima che è tempo di guardarsi dentro.

 Nel suo brano di debutto E-asy si insinua nei territori di un'anima frastagliata dalla sofferenza ma che, seppur a stento, ritrova se stessa affacciandosi in quella luce invisibile, in gradi di rischiarare i passi incerti di chi procede verso la felicità.
Attraverso immagini che affiorano ispirate dai suoni eterei del brano, ma attraverso soprattutto la sua voce armonica e intrisa di dolcezza, Easy esprime questo senso di pace interiore ritrovato dopo l'ennesima sofferenza. Un lutto derivato da un' esperienza realmente vissuta e interiorizzata, tralasciando i momenti peggiori e tenendo soltanto i fili di un legame indissolubile. Una luce che assomiglia a quella intravista in punto di morte e che qui, in “Yellow Cream”, assume i colori di Van Gogh, quando soleva si dice, mangiare tubetti di colore giallo per assaporare la felicità.
Ed ecco quindi il trait d'unione che lega il brano di E-asy con il celebre pittore e con l'idea che un colore possa in qualche modo divenire uno stato d'animo.

 

Link digital stores:

 https://pmsstudio.lnk.to/easyyellowcreamFA