Altra telefonata…altra intervista..questa volta con Fabien,
cantante, musicista, rapper….poeta, che rilascia nei suoi testi, tutta la sua
sensibilità. OLTRE è l’ultimo di questi, uscito diverse settimane fa in molte
radio italiane….
Ben ritrovato Fabien,
dall’ultima
volta che ci siamo sentiti ne sono cambiate di cose…
Riguardo a
questa situazione che stiamo vivendo, questa emergenza sanitaria, cosa ti senti
di dire?
Sono molto
attento a quello che succede fuori e sto giusto prendendo spunto da tutto
questo per scrivere qualcosa di nuovo, un motivo in più ecco, per avere nuove
ispirazioni e quindi per avere del nuovo materiale…uno spunto obbligato purtroppo,
diciamo che si tratta dell’unico modo per rendere questo momento, positivo: impiegare il tempo
per dare forma a qualcosa di creativo insomma….
Dunque uno stimolo per scrivere, ma immagino anche per
riflettere…anche sul tempo che viviamo oggi….
Si
esattamente, ho riflettuto parecchio sia sulla reazione dello stato, del ruolo
dei media, della comunicazione…e tutto questo mi ha dato davvero un grande
stimolo dalla gente che canta nei balconi, alle news e alle varie modalità di
veicolarle…insomma devo dire che questo covid mi ha dato un bel po’ di spunti
riflessivi….
Riflessioni che poi, naturalmente, ritroveremo nei prossimi
brani….
Proprio
così, i brani avranno tra di loro il filo conduttore di questa crisi, di questa
periodo in cui tutto sembra fermarsi…punto per punto mi sono ritrovato ad
analizzare politica, religione, società, cercando di dare il mio punto di vita,
una sorta di diario fatto a canzone, ascoltabile.
Per quanto concerne questi numerosi hasthag nati in seguito a
questa emergenza, #andràtuttobene #celafaremo…cosa ne pensi…?
Penso che
minimizzino lo stato di cose non dando il giusto peso alle circostanze; secondo
me, non va affatto tutto bene e parlo soprattutto a nome di tutta la schiera di
educatori che parlano ai bambini…purtroppo ci sono stai dei morti e ce ne sono
continuamente…la situazione attuale non va affatto bene..andrà come andrà ma
non si sa….
A proposito del tuo ultimo singolo OLTRE, guardare OLTRE ora
risulta molto difficile….
Si non è
per niente facile..riguardo le cose che sto scrivendo diventa un momento molto
prolifero perché è anomale come situazione…ho infatti parecchie cose nuove e penso
bene che cercherò di fare uscire i vari brani sull’argomento fra un massimo di
tre mesi…infatti non avrebbe senso trascorrere troppo tempo quando magari la
situazione è passata…
Dato che li hai poco fa nominati, cosa ne pensi di questi
flash mob sui balconi?
Personalmente
non ho partecipato e non mi sembra nemmeno troppo artistica come idea…come
ricordavo poco fa, ci sono state delle
persone che hanno subito gravi danno, non solo economici, gente morte, poi c’è
gente che fa turni lunghi di 10 ore e quindi questi episodi sarebbero anche una
mancanza di rispetto…la gente che magari vorrebbe dormire…il vicino che gli è
morto il padre, l’imprenditore che non riesce a a pagare il suo
dipendente…credo che occorre avere uno sguardo più ampio rispetto a
quello che accade
Superficialità, poco buon senso, ma anche senso della
solidarietà…
Si ecco,
l’aspetto positivo è forse questo: tanta gente che mette da parte l’egoismo,
altra che si prodiga per gli altri, per chi non sta bene….ecco
all’esibizionista di turno che si mette a cantare sul balcone giusto per avere
dei like in più sui social, preferisco chi impiega il suo tempo nell’aiutare
concretamente gli altri…
Uno sguardo che va quindi OLTRE la superficialità, cogliendo
i veri valori e che cerchi di piegare la situazione a nostro favore….
Si,
esatto…Molta gente non è che non abbia questo senso di guardare in profondità…il
problema è che non si sofferma…e vive in superficie: .è come è come se
camminasse con uno specchio davanti, di fianco si c’è qualcosa, ma di fonte ci
sei tu e basta, la tua immagine riflessa e invece di andare a fondo, sei
costretto a guardare soltanto quella tua immagine riflessa…Penso che la musica
sia anche comunicazione OLTRE che tirare fuori emozioni…tuttavia oggi come
oggi, le canzoni sono raramente un modo per comunicare qualcosa di profondo, è pieno
di canzoni banali, d’amore, ma poco o nulla di introspettivo, devi altrimenti
scavare a fondo anche qui, nell’underground, il problema però sta a monte :tutto
si muove attraverso la pubblicità…
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