INTERVISTA AI SOUND’S BORDERLINE
Dopo
l’uscita del loro nuovo singolo e del relativo videoclip, abbiamo incontrato
Angelo Argento, Ylenia Ancona e Matteo Furio, ovvero i SOUND’S BORDERLINE…
.
Benvenuti
ragazzi,
allora,
innanzitutto, domanda obbligata in un certo senso, dato che il motivo è
abbastanza ravvisabile, tuttavia immagino che gli ascoltatori e il pubblico che
ancora non vi conosce, voglia sapere come mai vi chiamate proprio così?
Ciao, grazie per averci dato questo spazio. Allora, iniziamo
con il dire che Sound’s Borderline significa letteralmente confine del suono,
ma in realtà il Borderline è anche un disturbo comportamentale che provoca
emozioni contrastanti, proprio come i nostri brani.
Il brano
che attualmente state promuovendo si intitola “I’m a liar”, sia tratta del
vostro primo singolo?
Si, è il nostro primo singolo sotto la nuova etichetta della
Pan Music Prod, diciamo che è l’inizio di un nuovo progetto più grande.
Ascoltando
““I’m a liar”, non può non saltarmi in testa lo stile dei Royal Blood, band
inglese di di nuova generazione che risponde molto al genere stoner rock, ma i
cui riferimenti al classici rock sono imprescindibili.
Si, infatti il nostro genere si avvicina moltissimo al
genere suonato dai Royal Blood. Ci sono molte band che ci hanno influenzato
molto sia della nuova, che della vecchia generazione.
Si tratta
di una brano dalle forti cadenza stoner, con rimandi al grunge, persino al
metal…ma qual’è l’idea di fondo che meglio vi definisce, il vostro stile principale…?
Il nostro stile principale possiamo definirlo dirty rock, ma
c’è molto appunto come detto prima, di Royal blood, ma anche di rom Above 1979,
Queens of the Stone Age.
In
generale, cosa ne pensate delle realtà musicali emergenti e, quanto queste hanno
ispirato la vostra formazione musicale?
Secondo il nostro modesto parere ci sono delle proposte
musicali davvero valide nell’ultimo periodo, sia in Italia che all’estero. La
differenza sostanziale che c’è nella scena musicale Italiana è che la maggior
parte delle volte a queste “realtà” non vengono date le giuste attenzioni e il
giusto risalto per emergere a meno che queste non si "omologhino" a
quelli che sono gli standard musicali italiani perdendo così la loro
personalità sonora. Sicuramente queste realtà, specialmente se simpatizzanti del
genere, ci hanno in qualche modo ispirato non tanto dal punto di vista musicale
tanto quanto per il percorso da seguire e come affrontarlo, capire quali sono
le tappe da loro affrontate e affrontarle, se possibile, anche meglio.
Come si
evince dal titolo il singolo “I’m a liar” tratta il tema della bugia e di tutto
l’universo della finzione..quanto il rock e il metal si addice a tematiche come
questa e quali sono poi le ispirazioni per i testi delle vostre canzoni.?
Sicuramente le sonorità sporche e taglienti che accomunano questi due generi si addicono molto al tema della bugia trattato rabbiosamente nel nostro singolo. Senza ombra di dubbio,
una forte influenza per il tema trattato è data dalle tante delusioni che hanno fatto parte del nostro percorso musicale, aspettative che sono state deluse e che abbiamo considerato come una sorta di bugia nei nostri stessi confronti.
Oltre
all’attuale singolo, state elaborando un album o un ep…quali altri progetti
sono in programma…?
Momentaneamente abbiamo in programma la registrazione e la
pubblicazione di altri nuovi singoli che in seguito completeranno un ep, nel
frattempo cercheremo di essere più attivi sui social e magari in futuro
pubblicizzare il nostro progetto suonando il più possibile live con un tour in
tutta Italia!
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