venerdì 17 giugno 2022

INTERVISTA A MAURIZIO LUCIANO

 


 

Dopo il suo primo album discografico intitolato “Degli angeli e dell’amore”, ecco il ritorno in radio del cantautore Maurizio Luciano con il singolo “Continuando il viaggio”, lo abbiamo incontrato per porgli qualche domanda e farci raccontare questa sua nuova e intraprendente avventura discografica…

 

Ben ritrovato Maurizio, 

è di questi giorni la messa in onda radiofonica di un nuovo inedito, un brano a cui hai dichiarato di tenere particolarmente…

Si, ci tengo per più motivi. Primo, perché segna il ritorno alla pubblicazione di un mio nuovo brano dopo un lungo periodo di pausa. Secondo, è che questa creatura era nata dopo il primo lockdown e, per il suo significato, avrei voluto lanciarla allora; purtroppo, per alcune circostanze non ci sono riuscito all’epoca e sono contento che sia successo ora, dopo il secondo lockdown. 

Infine, ci tengo particolarmente poiché questa canzone, che lancia un messaggio di ottimismo e di speranza per l’umanità tutta, mi è servita, a livello personale, per comunicare, a quanti mi seguono, lo spirito positivo con il quale sto affrontando un imprevisto della vita.

 

È nota ormai a tutti la profondità dei testi delle tue canzoni, per non parlare della melodia che li accompagna, “Continuando il viaggio” è un racconto in metafora della vita e delle emozioni che essa ci trasmette…

Il mio approccio è sempre guidato da un coinvolgimento emotivo, parlo sia della scrittura del testo che della composizione della melodia. Mi verrebbe da dire che è stato facile utilizzare il viaggio come metafora della vita ma credo che l’aggettivo giusto sia “istintivo”. Istintivo perché ho traslato l’immagine cristiana di “popolo in cammino”, popolo non errante ma popolo che cerca la luce, che cerca di dare elementi positivi alla comunità al fine di proseguire il viaggio della propria vita con ottimismo e fiducia; e questo brano rilancia esattamente questi concetti.

 

Questo non è certo il tuo esordio, anzi, la tua carriera artistica ha una lunga storia e non solo in fatto di musica…

Mi sono dilettato in diverse arti da giovane. 

Quella alla quale ho dato seguito è la scrittura in versi: mi ha dato grande soddisfazione vedere alcune mie poesie pubblicate in antologie contemporanee. 

Poi, avvicinandomi alla composizione, ho lasciato incontrare la ritmica metrica dei versi con la matematica della musica ed è nato l’incantesimo della prima canzone e poi, a seguire, tante altre. Ad oggi ho diverse decine di brani depositati in SIAE ed il tempo per finalizzarli è sempre troppo poco poiché svolgo un’attività lavorativa, al di fuori del mondo della musica, che mi impegna molto.

 

Parlando di musica, il genere che proponi con le tue canzoni, tiene molto conto del cantautorato e della melodia italiana, che si arricchisce di tutto l’apporto emotivo che ogni brano riesce a trasmettere…

Si, la mia vena di cantautore e la mia sensibilità si sposano naturalmente con la melodia classica italiana che cerco di comporre e arricchire con originalità e contaminazioni.

 

Ritornando ai singoli precedenti, c’è sicuramente una continuità dal punto di vista stilistico, tuttavia in “Continuando il viaggio “si ravvisa una nuova veste di cantautore, più matura e più consapevole…

Questo lo lascio dire a voi addetti ai lavori; se lo avete notato mi fa piacere.

 

Non solo dal punto di vista lirico, ma anche musicale, si riscontra un’evoluzione e uno stile che, partendo dall’intimità, trova una fisionomia nuova rispetto al lavoro precedente…il genere stesso del brano, partendo dal cantautorato italiano, si dirige qui verso il folk…

Essenzialmente mi piace sperimentare. Nel primo album, due brani battevano il ritmo samba pagode, altri avevano richiami a suoni etnici come quello del flauto di pan o del bouzouki; negli ultimi lavori ho avuto come riferimento un pop europeo con qualche salto nel country/folk americano.

 

Anche in questo, come nel tuo precedente lavoro, ti sei avvalso per la produzione e per gli arrangiamenti della collaborazione con il Maestro Nuccio Tortora; cosa ha reso indispensabile il suo contributo e che cosa ha fatto sì che le vostre idee si allineassero…?

Quando lavori con dei mostri sacri che hanno fatto la storia della musica italiana e mondiale non puoi far altro che recepire i preziosi consigli ricevuti; e Nuccio da navigato polistrumentista, direttore d’orchestra, da persona generosa qual è, mette a disposizione tutto il bagaglio di esperienze che ha accumulato; Il mio è un prodotto grezzo, fatto alla chitarra; il suo contributo è essenziale per trovare le orchestrazioni giuste, i corretti equilibri tra i suoni. Le soluzioni giungono, comunque, da un confronto continuo tra le mie e le sue idee.

 

Ora che il brano è inserito in rotazione radiofonica, sarà possibile avere anche un riscontro da parte non solo della critica, ma anche del pubblico, tu, come artista, cosa ti senti di comunicare nello specifico a chi si mette all’ascolto di “Continuando il viaggio”…?

La speranza, l’ottimismo, l’amore per la vita.


Sonia Bellin




 

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