mercoledì 25 agosto 2021

LA RINASCITA INTERIORE NELL’ULTIMO LAVORO DI MICHELE DE MARTIIS!

  

In rotazione radiofonica con “Siamo il seme”, abbiamo intervistato Michele De Martiis, cantautore di emozioni veraci, come potremo ben definire la sua fisionomia musicale, la quale sembra accarezzare i sentimenti più nascosti tra le pieghe dei nostri sogni, per rivelarli attraverso la poesia delle sue canzoni.

 

Dopo aver dichiarato di essere al lavoro per gli ultimi brani del suo nuovo album, l’interprete di “Siamo il seme”, ha spiegato di come il brano nasca da un’ispirazione istantanea ma trattenuta sulle corde della sua chitarra acustica, che ha impresso le note di una disamina delle relazioni umane: “Ho  sempre visto l'uomo come un animale sociale, destinato alla relazione più che all'isolamento. Forse anche per quella voce più o meno forte che ognuno di noi ha dentro e che ci porta a pensare di essere destinati a qualcosa di più. "Siamo il seme" canta la celebrazione del punto più alto di una relazione: nella solitudine del singolo ci si incontra, dalla relazione scaturisce la vita. Poco conta se tutto attorno a noi sembra andare in disfacimento, nella relazione di coppia vedo la possibilità per un nuovo futuro….”

Dunque una poetica dell’anima che cerca di intagliare le forme di quelle che sono le nostre interazioni più profonde, ovvero i legami sentimentali, dove l’amore assume diverse sfaccettature, e dove, ogni qualvolta è presente, è in grado di accrescere il nostro benessere interiore. Questa capacità insita nell’uomo di interagire con l’altro, creando continui legami atti a soddisfare il bisogno di socialità detiene un posto di primo piano per quanto riguarda l’istinto emotivo impresso nell’essere umano, comunicando  a se stesso e a chi lo circonda, la propria identità. Ed è proprio nella consapevolezza di chi si è, del proprio ruolo, il punto o esatto in cui si manifesta la volontà di legarsi all’altro, regalando una piccola parte di sé.

 

Sonia Bellin


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