domenica 27 ottobre 2024

“CANZONI D’AMORE" E’ IL NUOVO ALBUM DI JENNY GANDOLFI

 



“Canzoni d’amore” è il titolo dell’ultimo album di Jenni Gandolfi, quarto album pubblicato dall’artista e secondo pubblicato con PMS Studio. Un album che rende ragione dell’identità di una cantautrice che, a discapito di ogni risvolto commerciale o di commisurarsi con l’attuale panorama musicale, mantiene vivo il bisogno di ancorarsi ad una resa espressiva coerente con se stessa e con la propria immagine. Le Canzoni di Jenni Gandolfi raccontano il suo vissuto e le esperienze provate in prima persona o comunque osservate e poi interiorizzate; non c’ è un bisogno di enfatizzare o renderle “adatto ai tempi”, perché il tempo della sua musica non conosce confini  e crea tratteggi temporali autoreferenziali. Ascoltando una canzone estratta dall’ultimo lavoro di Jenni, si ha come l’impressione che il tempo si fermi e che custodisca un qualche ricordo, come capita quando apriamo un carillon: quella musica comincia a diffondersi nell’aria ed è come se magicamente, le emozioni vissute riemergessero nella nostra mente, cullate da quel suono soave e rassicurante. “Intanto sogno”- uno dei due inediti assieme a “Vivi più che puoi” presenti nel nuovo album, riporta esattamente questa sensazione. E il sogno si accosta ai ricordi, così come le immagini di un giorno di ottobre, dove rimane un qualche calore una luce soffusa a scaldare il cuore. …

Un cuore che a tratti appare trafitto dal dolore e “pieno di lividi”… Un cuore che in uno dei pezzi contenuti nell’album viene accostato metaforicamente ad un bosco intriso di fiori, dove tra i rovi e gli alberi indistinguibili, quello che invece emerge in primo piano è il colore vivido di chi sperimenta  ed è consapevole delle proprie fragilità.  E l’analogia prosegue per mezzo dell’immagine della foglia caduca, restringendo il campo proprio come una videocamera che, dopo uno sguardo ampio dell’ambiente circostante (il bosco), si sofferma sui dettagli, confinando il suo raggio d’azione in un particolare. Ed ecco allora che la foglia diventa simbolo di una fragilità interiore, descrivendo pedissequamente lo stato d’animo di chi attraversa dei momenti bui, ma non si arrende perché ancora avverte dentro la forza di rialzarsi, di prendere il volo grazie ad un vento leggero, che sfiora i pensieri più tristi per alleviarli dal dolore, portandoli verso la luce del sole e rischiarandoli di speranza.

Ma in “canzoni d’amore” è d è anche presente l’ultimo singolo Jenni Gandolfi, il brano intitolato “Dove il cielo è blu”,  un quadro dipinto a mano, ma anche una tela i cui colori rimandano a quelli dell’anima…Un’anima trafitta dal dolore, dalla sofferenza e presso cui, dietro le paure, soggiacciono insicurezze e aspirazioni ancora da coltivare.

Un brano capace di farci  ritrovare quella luce dentro di noi che appariva spenta ma che in realtà, era solo celata da ombre preposte ai nostri ideali…ai nostri sogni e a tutti quei momenti cancellati da uno stato d’animo mesto e rassegnato; ma oltre quel velo di solitudine interiore, dietro  quelle ombre e al di là delle nuvole… ecco un bagliore sfavillante di luce che avvolge quell’anima inquieta, pronta a chiedersi quale sia il vero colore dell’amore e quali siano le figure che ne delineano i diversi aspetti che lo raffigurano.

Jenni Gandolfi  non è soltanto un’artista la cui passione per la musica si esprime in una vasta gamma di professioni ad essa correlate- in primis il cantautorato- Jenni è anche un’attenta indagatrice dell’anima e dei suoi risvolti emotivi. Non a caso la cantautrice mantovana, oltre che essere autrice di tutte le sue canzoni, è anche vocal coach, musicoterapeuta, studentessa di psicologia e talent scout.

 “Dove il cielo è blu”, un  brano tanto profondo quanto delicato, la cui melodia si sprigiona in maniera lieve e sussurrata, grazie alla vocalità chiaroscurale di Jenni, la quale soppesa ogni nota… ogni suono e o ogni parola che si lega alla musica e viceversa, creando rimandi continui tra il significato espresso dal testo, ma al contempo anche dalla musica. Due piani diversi ma un unico intento comunicativo: apportare speranza a  tutte quelle persone prese dallo sconforto e il cui cielo, appare ai loro occhi immerso in un grigiore indistinguibile.

 Attraverso un  sound moderno ma dal mood d’altri tempi, con pieghe vocali che emergono da un canto lontano, di sapore antico e che sembra sopraggiungere dalle memorie più antiche dei poeti cantori, ecco una canzone che ci invita a riflettere sull’importanza di guardare oltre le nuvole per scorgere il chiarore della luce del sole: Anche il cielo ha le sue nuvole ma come cambia la prospettiva…” ; a volte basta così poco per essere felici… Basta guardare le cose da una diversa angolatura cogliendo accanto alle ombre, quella luce la cui presenza le rende tali. Un contrasto inaggirabile e che ci proietta direttamente nella nostra anima sempre in balia di concetti tra loro contraddittori, determinati dai momenti più difficili  che attraversiamo ogni giorno:

“Scaleremo le montagne come e aquile  nel vento dove l’aria è pura per la nostra anima”… Non è facile farsi forza e guardare avanti, tuttavia, una volta che si è trovato il coraggio e la volontà di proseguire, la strada non può che appianarsi e ogni salita, diventa motivo di rivalsa interiore in quanto, come canta amorevolmente e con estrema dolcezza Jenni, “Questa  vita qui con te vale molto di più di ogni difficoltà che un amore supererà”

 

“Canzoni d'amore” è un compendio del lavoro di un artista, la cui necessità è in primis quella di esprimersi attraverso i testi e la musica e dove emerge il percorso riguardante la musicoterapia, intrapreso da diverso tempo dall’artista e con il quale si ispira per le sue canzoni e viceversa, creando idee a seguito di osservazioni e creando canzoni dalle stesse emozioni.

Curato per quanto riguarda gli arrangiamenti da Raffaele Montanari, “Canzoni d’amore” è un viaggio intrapreso dalla cantautrice attraverso il sentimento amoroso e l’identità femminile, che in alcuni brani, in particolare in “Cenerentola stasera non balla”, emerge in tutta la sua pregnanza, presentando un’ideale lontano da qualsiasi stereotipo e che valorizza appieno la donna e i suoi valori come figura umana in quadro emotivo che soppesa ogni tratto per rispettare la sensibilità di quanto descritto.

 

Sonia Bellin

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