giovedì 23 dicembre 2021

MARMO CI RACCONTA L’INASPETTATO SUCCESSO DEL SUO ULTIMO ALBUM

Diamo il ben ritrovato ad un giovane rapper italiano, Stefano Galiotta, in arte semplicemente Marmo, che abbiamo intervistato qualche settimana in concomitanza con l’uscita di “AEROPLANI”, il secondo estratto dal suo nuovo album PARVENU….



Allora caro Marmo…dopo settimane di intensa rotazione musicale e di ascesa in classifica…quali sono le sensazioni che si respirano…?

Ciao a tutti e ben trovati.. Il mio nuovo album “Parvenu” per me e per il mio team è un successo totale, abbiamo superato di gran lunga i risultati stabiliti, siamo arrivati alla 14 posizione dei dischi più venduti italiani su Amazon e il singolo “Aeroplani” è ormai in classifica da 3 settimane tra i brani più suonati dalle radio.

 

Il singolo attualmente in rotazione radio è appunto “Aeroplani”…che sta riscuotendo un notevole successo tra i brani indipendenti più trasmessi dalle radio italiane… riscontri postivi peraltro provenienti anche dagli esperti del settore e che già si facevano sentire per il primo singolo con cui hai presentato “PARVENU”…

“Aeroplani” è stato l’ultimo brano che ho scritto dell’album e il primo tra quelli più ascoltati.. com’è strana la musica ahahah sono davvero contento di questo risultato e ringrazio tutti i professionisti che hanno lavorato e supportato il progetto.



Parliamo appunto del tuo album… un progetto inedito dove parli a tu per tu con le nuove generazioni… il messaggio è quello di non fermarsi mai alle apparenze tenendo presente la possibilità del riscatto sociale…..

Credo che inseguire i propri sogni sia il messaggio da dare il questo momento storico a tutti i ragazzi che non hanno un futuro ben lucido, nella vita può succedere di tutto, questa pandemia è stata la prova, ha buttato giù tutte le “certezze” che credevamo di avere. Quindi non bisogna perdere altro tempo! Il momento giusto è ora!

 

Questa sorta di rivalsa sociale poi, altro non è che la tua storia…un ragazzo di periferia che affronta i problemi della vita con le sue difficoltà e che poi approda al mondo discografico…

Sicuramente la fortuna e la perseveranza ha giocato e gioca tutt’ora a mio favore, e ne sono grato! Non ho mai smesso di crederci, anche nei momenti difficili e nei momenti in cui non riuscivo a vedere la luce.. ho guardato il mondo con occhi diversi.. quando vedevo qualcuno che “ce la faceva” non lo guardavo con occhi d’invidia ma lo apprezzavo e cercavo di capire il modo in cui è riuscito a raggiungere quei risultati.

 

In particolare, parlando del tuo genere, al rap o comunque a tutto quel linguaggio capace di esprimere in modo diretto e con un linguaggio moderno, il tuo stato d’animo, ma anche lo stato delle cose attuali…..

Il linguaggio è fondamentale. Lo insegna la storia.
Io e i miei colleghi parliamo ai giovani con la loro lingua, ecco perché il rap è in cima alle classifiche.. e soprattutto parliamo di cose che esistono realmente.. So che a volte possono sembrare crude e dure ma ci sono e i giovani lo sanno.

 

A proposito di questo e di quello che anche sta succedendo nell’industria musicale…qual è il tuo pensiero…?

       Penso che il nostro settore è stato tra i più penalizzati, molti vedono la musica e l’arte come un hobby e non hanno la minima idea di quante persone ci sono a lavorarci dietro.. basta pensare ad un evento live, non è il cantante che sale sul palco e canta.. non solo.. ci sono centinaia di persone che lavorano.. da chi scrive il progetto, chi lo organizza, chi lo finanzia, chi lo rende reale, chi monta i palchi, elettricisti e tecnici di suono e luci, stylists, musicisti e molti altri.. Ognuno di loro ha una famiglia e uno stipendio da portare a casa.

 

Ritornando ad “Aeroplani”, quella che racconti nel brano è una storia d’amore…tuttavia il testo non si discosta molto dal resto del disco….

        L’amore è un movente fondamentale nell’arte.. ha per migliaia di decenni smosso coscienze e ispirato i più grandi artisti. Quindi si è un filo conduttore presente nel mio album.

 

Prima di salutarci..qualche anticipazione sul nuovo singolo o su eventuali progetti futuri…?

     Prima di salutarci colgo l’occasione per ringraziare tutti voi, il team di WOW Records, della Dibenedetto Edizioni e lo staff di Puglia Sounds che hanno permesso di raggiungere questi risultati e renderli concreti. Siamo già al lavoro su un altro grande progetto e vi svelo in anteprima che ci saranno dei featuring pazzeschi!

 

 

Sonia Bellin

 

 

 

Sonia Bellin



giovedì 16 dicembre 2021

INTERVISTA A MICHELE FUGAZZOTTO

 


INTERVISTA A MICHELE FUGAZZOTTO

 

 Da qualche settimana in radio con il suo nuovo singolo, lo abbiamo incontrato per scoprire qualcosa in più riguardo a “INCUBO”..diamo il nostro benvenuto a Michele Fugazzotto….!

 

 

 

Allora..cominciamo spiegando al pubblico che ci segue chi sei e da dove è iniziato tutto: la tua passione per la musica, la scrittura…..e, ovviamente, la poesia che tanto ti rappresenta….

 

Fin da sempre ho avuto con la musica un rapporto particolare; la musica per me è ed è stata come un rifugio, un mondo fantastico, fatto di suoni, parole e racconti… Un luogo immaginario in cui rifugiarmi per non pensare ad altro, uno svago e una parentesi dalle angosce quotidiane, capace di fare esprimere tutta la mia creatività.
Ho capito di avere questa attitudine quando ero ancora dodicenne e da subito,  ho iniziato a scrivere e comporre tanti brani che, con l'aiuto di diversi arrangiatori,  ho potuto definire e concretizzare
.

Tanti sono infatti i concorsi a cui hai preso parte per quanto riguarda la poesia e tanti i premi e i riconoscimenti….

 

In questi anni oltre ad avere pubblicato una raccolta di poesie dal titolo "I SASSI DELL'ANIMA", ho partecipato a diversi concorsi di poesia, vincendone diversi ed una delle mie poesie è stata pubblicata anche da Mondadori sul "IL MIO PAPA" , raccolta di poesie dedicate a Papa Francesco dal titolo "PREGA PER NOI".
La passione che comunque prevale in me è sicuramente quella musicale, del resto ogni poesia che ho scritto non è altro che un'altra canzone.

 

Di certo la poesia e la musica sono due realtà molto vicine tra loro, talvolta così simili, da essere unite in un legame indissolubile. Quanto la poesia può parlare di musica e quanto la musica può essere poetica…?

 

Per me la Musica è essere è vita ed è una costante nel mondo e la si può ascoltare in qualunque silenzio,  parola e rumore.
Posso affermare quindi che le canzoni tutte in generale, hanno già una loro esistenza prima di essere scoperte e messe in luce.
Il cantautore, parlando del mio caso, è colui che riesce a percepire dal suono di una frase… da un qualsiasi rumore, da un frastuono o da un silenzio, quella musicalità che si riesce ad estrapolare e ad interpretare creandone un'armonia sonora.

Diversi sono anche i generi che sperimenti nella composizione dei tuoi testi, in particolare INCUBO include il rock, genere dove ti riconosci molto…

 

Io non ho mai avuto un genere musicale preferito ad un'altro e ritengo che per ogni genere, possa esserci un brano davvero  entusiasmante, comunque è vero nel brano "INCUBO" si nota quel Rock che un pò mi rappresenta.

 

A proposito di INCUBO, hai dichiarato di come il brano racconti un’esperienza realmente vissuta, quanto meno nell’inconscio…

 

Il brano "INCUBO" parla semplicemente di un brutto sogno che ho vissuto diversi anni fa e che devo dire mi è rimasto bene in mente, visto che sul momento, come del resto tutti i sogni, mi è apparso reale e concreto. Penso inoltre che i sogni possano esprimere le reali paure e le reali preoccupazioni che l'individuo che sta sognando, possa provare in un periodo in cui fa brutti sogni, quindi probabilmente in quel periodo in cui ho avuto quest'incubo, non ero particolarmente sereno o tranquillo , infatti durante questo mio famoso incubo , finisco nel rimanere in volo su un piccolo aereo da turismo, con il  serbatoio del carburante completamente vuoto e con l'angoscia di poter precipitare da un momento all'altro.

 

E’ strano,ma forse  nemmeno così tanto, come questo mondo, quello dell’inconscio, sembri appartenere sia alla poesia che alla musica, quasi come se in questi spazi ciò che rimane celato, trovi il sui luogo ideale….

 

La poesia è musica, il suono delle parole non fa altro che suscitare in me una musicalità che rimane sospesa tra la realtà  e  l'immaginazione, trovando nell'inconscio il migliore punto d'incontro.


Parlando non solo di genere, ma anche di stili, quali sono quelle realtà musicali e poetiche che più ti rappresentano e da cui trai ispirazione per i tuoi brani…?

 

In generale ritengo che le mie canzoni e le mie poesie esprimano molto la mia personalità musicale, in quanto non sono stati ispirati nè da altri poeti e nè da altri cantautor… Certo…pure io ho ascoltato Battiato e Vasco Rossi ed ho letto Verga e Pirandello, ma sono stato da sempre più concentrato sui miei brani, sulla mia musica e su i miei testi; tuttora non faccio altro che riascoltarmi per riuscire a correggere eventuali difetti o incongruenze.

mercoledì 15 dicembre 2021

“PUNTO DI PARTENZA”: IL DEBUTTO DI ALICE SANSEBASTIANO

 



 

 

Appassionata di canto fin dalla tenera età, ecco un ‘artista che, dopo aver realizzato il sogno di registrare un brano- il quale per un po’ di tempo è rimasto nel cassetto - ha deciso di dargli nuova vita, rendendolo pubblico e facendosi conoscere al pubblico radiofonico.

 

Stiamo parlando di Alice Sansebastiano, che inizia il percorso musicale dapprima, dilettandosi nella sua cameretta, cantando anche da sola le cose più disparate “Cantavo con una biro che fungeva da manico del microfono e un naso da pagliaccio(inserito sopra) alla biro,che invece doveva essere il microfono vero e proprio; naso che derivava da un saggio di pattinaggio sul ghiaccio fatto tempo prima….”

 

Ci racconta Alice, la quale parla di come ben presto, i genitori le hanno comprato un vero e proprio impianto e di come, da lì in poi, non ha più smesso di cantare.

Annesso al pattinaggio sul ghiaccio e a rotelle, abbina l’hip –hop che ha rappresentato una buona parte della sua vita. Ed è li, che durante un saggio, sentendo una ragazza cantare, realizza di come quella fosse la sua ambizione.

 

 

Inizia così a prendere lezioni di canto, dedicandosi per lo più alla parte classica, entrando a far parte del coro dell’istituto superiore che allora frequentava,  che trattava per lo più musica leggera, oltre che, di un coro che si occupava invece di canti di chiesa.

 A partire dai 17 anni, grazie all’altra sua grande passione, ovvero la moda, Alice ha modo di modo di partecipare oltre che come modella (Miss Italia e La Bella d’Italia ),anche come cantante nelle varie serate a cui ha partecipato. Grandi soddisfazioni  sono avvenute nel corso di queste esibizioni, dove l’artista comincia a farsi conoscere.

 

A 22 anni è chiamata per partecipare al videoclip musicale della canzone “La Ola” dei Los Locos, in cui ha la possibilità di capire che effettivamente,  i riflettori, la musica il palco, erano tutto ciò che aveva sempre desiderato.

Decise quindi  di cambiare insegnante, iniziando a 25 anni, ad essere seguita da Susi Amerio, partecipando poi a diversi concorsi canori, tra i quali Canta montegrosso , Music Vinci il tuo sogno, Mia martini e Tour Music Fest per citarne alcuni.

Concorsi dove ha modo di vincere alcuni premi tra cui anche un’intervista radiofonica a radio BBC ,  un premio moda collegato al canto, che consisteva in un servizio fotografico – " il premio immagine " e anche il premio della critica.

Prende parte poi ad uno stage presso il Cet di Mogol e, successivamente, ha l’occasione di esibirsi a Pesaro davanti a 13.000 persone con altre 3 colleghe una canzone di Laura Pausini.

Nell’ anno dello stage, racconta Alice “ho conosciuto due ragazzi che mi hanno aiutata nella stesura del mio brano inedito . Io ho dato l'idea sull’ argomento..  e loro hanno fatto il resto, musica e parole. Oltre alla registrazione non abbiamo fatto altro ed è rimasto un sogno nel cassetto ..intendo dire che non è stato pubblicato all'epoca ma sono depositato .

Quest’ anno  ho deciso di dargli nuova vita. L’abbiamo ripreso in mano con la mia insegnante... ri - registrato con le capacità che ho oggi giorno e abbiamo registrato anche un videoclip….”

 


Foto a cura di Daniele Tosetto

 

martedì 14 dicembre 2021

MARMO: DALLA PERIFERIA ALLE CLASSIFICHE DEI DISCHI PIU’ VENDUTI

 



 

Lo abbiamo conosciuto in radio nelle scorse settimane con il suo nuovo singolo, il secondo estratto dal suo ultimo album “Parvenu”, termine che letteralmente indica una “persona che si è arricchita rapidamente raggiungendo un livello sociale superiore a quello di provenienza del quale, tuttavia conserva ancora la mentalità e i modi”.

 

E’ questo il titolo scelto dal rapper pugliese Marmo, che esordisce a soli 17 anni con il suo primo album rap "Fuori Tasca", dove decide decide di sperimentare nuove sonorità Latin-Rap. Singoli come Tranquillo Frate", "Fiori Di Skunk", "Boston George", “Bimbi Per Sempre”, "Money", "Bang Bang Bang", "Luna Storta" consentono all'artista di farsi conoscere ad un pubblico sempre più ampio, diventando poi anche autore per diversi artisti e major italiane.

Nel 2020 co-fonda quindi l’etichetta indipendente WOW Records, che produce giovani artisti del panorama urban italiano, confermando la sua versatilità, capace di muoversi nel panorama hip/hop italiano, rinnovandolo continuamente.

Significativa anche la collaborazione internazionale per il singolo “Fed Up” con la partecipazione  di un giovane rapper americano, brano peraltro premiato con un Billboard nella più famosa piazza del mondo, Times Square (USA).

Il primo singolo “Fuso Orario” estratto dall’album Parvenu è stato invece per 6 settimane in top10 nella classifica radio indipendente italiane tra i singoli più suonati dalle radio, non diversamente dal secondo singolo scelto per presentare il nuovo progetto di Marmo, che è subito finito nella top 20 dei dischi italiani più venduti!

 

 

Un progetto dove l’artista non si sofferma soltanto sui  beni di lusso ma descrive un percorso di arricchimento personale, volto alla valorizzazione delle sue radici pugliesi. “Parvenu” racconta la storia di un ragazzo di periferia che, con consapevolezza, parla alla sua generazione. Il suo è un inno a fare meglio ed è un modo per dire che tutti possono farcela, rivolgendosi specialmente ai giovani i quali vedono spesso i loro sogni affievolirsi. Marmo vuole invitare invece a continuare a credere nei sogni e, come “Aeroplani” sorvolare sugli ostacoli che vediamo davanti a noi, imparando a guardare oltre….

 

 

Sonia Bellin

 

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lunedì 13 dicembre 2021

FOSCHIA: QUANDO IL RAP DIVENTA CANTAUTORATO

 

   


 

Crisalidi. Bruchi pronti a diventare farfalle. Quanto e come una crisalide può essere paragonata ad una relazione amorosa ancora in stato embrionale? E che cosa mette in  relazione la natura e l’uomo, la scienza e l’arte, l’astratto e il concreto….?

Sembrano soltanto domande ma è così che descrive  il suo ultimo singolo Enrico Cattò, cantautore bolognese che inizia a scrivere i primi testi all’età di 14 anni, dopo aver studiato tastiere e pianoforte nella scuola di musica di Malalbergo.

Muove i suoi primi passi nel mondo della musica dapprima come rapper,  per poi virare sul rock alternativo e sul pop, generi che poi decide di fondere assieme ne 2018, quando sceglie di cantare brani crossover con testi in italiano. Grazie poi all’aiuto del maestro Silvio Palladio e del P.J. Recording Studio di Pietro Santoro, dell’etichetta discografica Music Records Italy, Foschia decide di produrre questi pezzi, dando alla scena hip hop italiana, un notevole contributo non solo in fatto di stile - il quale sperimenta sfumature di generi diversi- ma anche e soprattutto per quanto riguarda i testi che, perseguendo un linguaggio ironico e a tratti sarcastico, propongono messaggi sempre profondi pronti a far riflettere anche l’ascoltatore più distratto.

Il nome stesso che Enrico ha scelto per definire la sua musica, ovvero Foschia, ci fa immediatamente percepire la poesia che richiama la sua musica e possiamo avvertire concretamente  il rumore di queste ali ancora racchiuse dentro una CRISALIDE che evoca sogni, attese ed aspettative che prima o poi vengono alla luce, dischiudendo ogni volta, un nuovo orizzonte presso cui appoggiare nuove speranze.

 

 

Sonia Bellin

 

 

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giovedì 9 dicembre 2021

“PARVENU”: IL RAPPER MARMO ALLA CONQUISTA DELLE CLASSIFICHE CON IL SUO ULTIMO ALBUM

 


 

Pubblicato da Dibenedetto Edizioni, su etichetta indipendente WOW Records, il 12 novembre 2021 è uscito PARVENU il nuovo album di Marmo, rapper pugliese, il cui nome d’arte, non è altro che il diminutivo di “Marmocchio”, l’appellativo con cui scherzosamente lo chiamavano i suoi coetanei ai tempi della scuola.

Diverso tempo dopo, quando capisce che la musica era parte della sua vita, una sorta di rifugio dentro cui nascondere le proprie paure, Marmo realizza come tale nome potesse esprimere nel profondo la sua indole nell’affrontare la vita e le sue difficoltà decide così di mantenere la prima parte di quel soprannome, utilizzandolo a proprio vantaggio e comunicando apertamente il suo carattere forte, la volontà di non abbattersi mai e di cercare di migliorare se stesso.

 

 

Dopo aver pubblicato a soli 17 anni il suo primo album rap "Fuori Tasca", Marmo decide di sperimentare nuove sonorità Latin-Rap. Riesce a creare progetti all'avanguardia e a portare innovazione nello scenario hip-hop/trap italiano, avendo riscontri positivi oltre che dal pubblico anche dagli addetti ai lavori.

"Tranquillo Frate", "Fiori Di Skunk", "Boston George", “Bimbi Per Sempre”, "Money", "Bang Bang Bang", "Luna Storta" consentono all'artista di farsi conoscere ad un pubblico sempre più ampio. Diventa quindi autore per diversi artisti e major italiane e, nel 2020, co-fonda l’etichetta indipendente WOW Records, che produce giovani artisti del panorama urban italiano.Il suo singolo “Fed Up” vede la collaborazione di un giovane rapper americano, singolo tra l’altro,  premiato con un Billboard nella più famosa piazza del mondo, ovvero la Times Square .

 

Il primo  singolo  estratto dall’album Parvenu , intitolato “Fuso Orario” è stato per sei settimane in top10 nella classifica radio indipendente italiane tra i singoli più suonati e, qualche settimana fa, PARVENU era addirittura presente nella top 20 su Amazon tra i dischi italiani più venduti con un sold-out in sole 48 ore….!

Insomma un successo sicuramente inaspettato per un artista indipendente che si autoproduce e che dimostra, quanto i giovani musicisti come Marmo possano davvero conquistare, non solo la critica ma  anche un pubblico eterogeneo capace di addentrarsi nel significato profondo dei testi.

 

Sonia Bellin



Programmazione Puglia Sounds Record 2020/2021 - "REGIONE PUGLIA - FSC 2014/2020 - Patto per la Puglia - Investiamo nel vostro futuro"



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domenica 28 novembre 2021

“CRISALIDI”: LA POESIA RACCHIUSA NEL RAP DI FOSCHIA

 


 

La foschia rende tutte le figure meno nitide e di conseguenza rende le persone e gli oggetti più simili tra loro, eliminando qualsiasi tipo di pregiudizio sin dall'inizio.” È questa la poesia che, inavvertitamente ci fa inoltrare nella musica di Enrico Cattò, rapper cantautore, ma soprattutto artista capace di coniugare stili diversi e di creare generi inediti.

Rap, pop, indie ma anche incursioni rock che esplodono negli intermezzi,  elaborando tratteggi onirici ispirati dalla lirica di ogni brano.

“CRISALIDI”, l’ultimo singolo di Foschia, è uno di questi: lo stesso suono onomatopeico della parola “crisalide” ci fa intuire l’estrema cura di Foschia nella scelta dei vocaboli da inserire nei suoi testi, accostandoli ad aggettivi che evocano momenti salienti della vita di ognuno di noi.  “La fragilità delle ali di una farfalla, e  la forza di una crisalide in fase di mutamento continuo”, spiega l’artista parlando del brano che sta ottenendo un numero strepitoso di passaggi in un circuito di oltre 200 radio italiane. Merito della forza espressiva non soltanto dei testi di Foschia, scritti in italiano ma che parlano nella lingua universale di una musica, che si riflette nel rap, per poi virare in altri generi, ma merito anche di un artista che sa usare sapientemente tutte le risorse di cui la musica è capace. Un crossover quello di Foschia, che non riguarda solo la parte compositiva ma anche quella lirica che frappone chiavi interpretative  molto diversificate ma che assieme, imprimono ai brani di Foschia una poeticità davvero unica e che, unita  al lavoro magistrale   del  P.J. recording studio di Pietro Santoro e di due grandi musicisti come Marco Felix e Silvio Palladio, creano suggestioni di grande valore.



 

Sonia Bellin

 

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venerdì 26 novembre 2021

ROCK E POESIA NEL NUOVO SINGOLO DI MICHELE FUGAZZOTTO

 

ROCK E POESIA NEL NUOVO SINGOLO DI MICHELE FUGAZZOTTO

 

 

 

Un  titolo quanto particolare quanto evocativo… si tratta dell’ultimo singolo pubblicato da nasce poeta il cantautore messinese Michele Fugazzotto, che in piena adolescenza, a 12 anni, si accorge della propria propensione nella scrittura di brevi componimenti poetici, i quali esprimono in modo talvolta diretto , altre volte più ermeticamente, lo  stato d’animo di chi, non riesce a nascondere la propria sensibilità.

 Così comincia a mettere nero su bianco tutto ciò  che sente dentro, prendendo in considerazione  una sorta di  musicalità percorribile dal testo e iniziando così  a proporre brani da fare arrangiare a diversi artisti. Ecco che prende il via un progetto musicale decennale, durante il quale vengono realizzati diversi brani di musica italiana in chiave pop, rock  ed elettronica.
All'età di 38 anni partecipa a concorsi di poesia classificandosi 3° nella seconda tappa di Montagnareale dove viene riconosciuto "poeta benemerito" per l'anno 2009, anno in cui
riceve anche il premio speciale "Poesia della verità".
Conquista quindi il 1° posto nella XX edizione del premio nazionale di poesia "R.Piccolo", così come al premio nazionale "Poesie in piazza" con la poesia "Torre di controllo ".
Mentre alla 21° edizione del 2010 per il premio nazionale di poesia "R. Piccolo " si classifica al 1° posto nella sezione amici della Sicilia con la poesia " Quella notte di maggio ".
Nel 2016 a Biella ottiene il premio speciale per la  letteratura  " G.D'Andrea " con le poesie "Imparerò" e " Si poteva evitare "e- nello stesso anno- pubblica una raccolta di poesie dal titolo " I sassi dell'anima " Nel 2017 gli viene assegnato a Trapani il premio speciale " M. Messina " nella sezione " Poesia sale di vita " con la poesia  " Un padre "e,
sempre nel 2017, a Montalbano Elicona per il premio letterario " D. Distefano " ottiene il diploma di cavaliere della poesia.
Ancora nel 2017 il  settimanale " Il mio papa " di Mondadori pubblica  una poesia di Michele scritta per papa Francesco dal titolo " Prega per noi ".
Nel 2020 a Patti riceve l’ Oscar della poesia e nel 2021, durante il   700° anniversario della sua morte, riceve il premio speciale per l’omaggio a Dante Alighieri con le poesie " La macchina del tempo " e   " Pensami ancora ".

 

 “Incubo” è invece il titolo del suo ultimo brano uscito in questi giorni, ma la cui idea, girava nella testa dell’artista già da tempo.

Un brutto sogno, nato da un’esperienza realmente vissuta qualche anno prima, una sorta di desiderio di andare oltre i propri limiti e di non porsene di altri: la sensazione di precipitare in maniera inesorabile, senza più sentire la terra sotto i propri piedi e la paura di perdersi in un baratro infinito,  perché in quell’istante, è come se il cuore si staccasse dal corpo, facendolo scendere in una picchiata libera, senza mai toccare il suolo. Una sensazione così vivida ancora oggi nella mente di Michele, che solo il rock poteva esprimerla . Un rock d’autore  capace di raccontare scavando nell’inconscio e ripercorrendo passo dopo passo il sogno dell’artista che diventa così un fotogramma reale  dove il volo non assurge al desiderio di evadere dal quotidiano, ma di poterci convivere…

 

Sonia Bellin






 

 

 

giovedì 25 novembre 2021

INTERVISTA A FOSCHIA

 


 

Da poche settimane il lancio in radio di “Crisalidi”, il suo nuovo singolo ed ora eccolo qui…a raccontarci della sua nuova avventura musicale…ma cominciamo proprio dall’inizio…

 

 

Innanzitutto …il nome che hai scelto, “Foschia” un appellativo tanto evocativo quanto poetico, capace di creare già un suono, prima ancora di sentire la musica….

Si, come ho anche scritto sulla mia pagina instagram ufficiale, la foschia rende tutte le figure meno nitide e di conseguenza rende le persone e gli oggetti più simili tra loro, eliminando qualsiasi tipo di pregiudizio sin dall'inizio.

 

Arriviamo quindi al titolo del singolo, “crisalidi” anche qui, la poesia non manca, siamo di fronte ad un termine che indica uno stadio ben preciso, ma anche ad una sensazione che spesso ci troviamo a vivere, l’idea di una stasi, di un’attesa generale…di un punto mai di arrivo ma nemmeno di partenza…

Bene, sono contento che il messaggio sia arrivato. A volte si rischia di non essere capiti mentre questa volta il significato del titolo mi sembra chiaro e lampante, ed è proprio quel momento di stasi che io intendevo evocare con la parola "crisalidi".

Una “crisalide” è un bruco pronto a diventare farfalla, un momento che porta alla definizione di un contorno… la volontà di migliorare ma anche la consapevolezza  di poter arrivare oltre…

Io in effetti provo sempre a spingermi oltre quando canto e scrivo i miei inediti. A volte esagero e faccio fatica a godermi i traguardi raggiunti perché penso gia ai successivi. Quindi possiamo dire che forse ci sono delle sfaccettature di me stesso all'interno del brano.

Spiegando il brano hai dichiarato di come una crisalide possa essere confrontata con una relazione amorosa nel suo stadio embrionale… da questo punto di vista si può capire quanto sia lungo, impegnativo e frastagliato il costruirsi  di una relazione…. Di come questa sia ..proprio simile alla fragilità delle ali di una farfalla…

Penso che all'interno del brano siano presenti sia l'estrema fragilità delle ali di una farfalla, sia la forza di una crisalide in fase di mutamento continuo.

Nel brano si risentono a livello tecnico diverse incursioni rap, con tratteggi pop e richiami che spingono verso un rock alternativo… uno stile capace di inglobarne diversi, quasi un crossover…

Credo proprio che fondere stili musicali diversi sia cio' che mi rende felice, la musica è meravigliosa perché è varia, e adoro giocarci il più possibile.

 

Come è evoluto il tuo stile negli anni e quali sono state dal punto di vista sia musicale, che lirico, le influenze che hanno definito il tuo genere…?

Nasco come rapper ed è per questo che ogni tanto amo mettere qualche barra all'interno dei miei inediti. Ma adoro il rock e il pop italiano quindi mi diverto molto a variare la mia metrica e i miei disegni vocali a seconda dei sentimenti che voglio trasmettere. 

 

Prima di salutarci ti va di anticiparci qualcosa sui tuoi progetti e sui tuoi obiettivi …?

Mi è sempre difficile parlare del futuro perché non mi pongo limiti. Sembrerei troppo ambizioso se ti rispondessi sinceramente. Posso però dire che in questo periodo lavorerò ancora con MRI. Stanno facendo un grande lavoro e li ringrazio per questo. Ringrazio anche il P.J. recording studio di Pietro Santoro che ha avuto il ruolo di direttore artistico nel mio ultimo singolo e ringrazio anche i maestri Marco Felix e Silvio Palladio, due grandi musicisti.