domenica 28 novembre 2021

“CRISALIDI”: LA POESIA RACCHIUSA NEL RAP DI FOSCHIA

 


 

La foschia rende tutte le figure meno nitide e di conseguenza rende le persone e gli oggetti più simili tra loro, eliminando qualsiasi tipo di pregiudizio sin dall'inizio.” È questa la poesia che, inavvertitamente ci fa inoltrare nella musica di Enrico Cattò, rapper cantautore, ma soprattutto artista capace di coniugare stili diversi e di creare generi inediti.

Rap, pop, indie ma anche incursioni rock che esplodono negli intermezzi,  elaborando tratteggi onirici ispirati dalla lirica di ogni brano.

“CRISALIDI”, l’ultimo singolo di Foschia, è uno di questi: lo stesso suono onomatopeico della parola “crisalide” ci fa intuire l’estrema cura di Foschia nella scelta dei vocaboli da inserire nei suoi testi, accostandoli ad aggettivi che evocano momenti salienti della vita di ognuno di noi.  “La fragilità delle ali di una farfalla, e  la forza di una crisalide in fase di mutamento continuo”, spiega l’artista parlando del brano che sta ottenendo un numero strepitoso di passaggi in un circuito di oltre 200 radio italiane. Merito della forza espressiva non soltanto dei testi di Foschia, scritti in italiano ma che parlano nella lingua universale di una musica, che si riflette nel rap, per poi virare in altri generi, ma merito anche di un artista che sa usare sapientemente tutte le risorse di cui la musica è capace. Un crossover quello di Foschia, che non riguarda solo la parte compositiva ma anche quella lirica che frappone chiavi interpretative  molto diversificate ma che assieme, imprimono ai brani di Foschia una poeticità davvero unica e che, unita  al lavoro magistrale   del  P.J. recording studio di Pietro Santoro e di due grandi musicisti come Marco Felix e Silvio Palladio, creano suggestioni di grande valore.



 

Sonia Bellin

 

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