lunedì 30 agosto 2021

BE ANGEL IN “BELLINI E MARGARITA”

  

“Bellini e Margarita” è l’ultimo singolo di Be Angel, al secolo Fabrizio Campoli, artista e producer pop-dance italiano e  autore, in passato, di successi e collaborazioni varie. Da anni si dedica alla musica come autore e compositore, sempre alla ricerca di nuove contaminazioni ed emozioni da raccontare. Plurime le esperienze radiofoniche e televisive dell’artista, tra cui occorre ricordare il brano“Each time you break my heart” di cui  Be Angel  ha realizzato una cover dove nel video,  si vede come special guest e coprotagonista Elisabetta Gregoraci .

 

I singoli di Be Angel sono presenti nelle compilation di Radio M2o Vol. 9-12-15, Hit Mania Club Dance 9, Altro Mondo Compilation Rimini, Italo Beats 7, M2o Vol. 30; per non parlare poi di video in rotazione e nelle varie classifiche (Magic Tv, Mtv, Dance Tv, It Generation, Gay Tv, Match Music , Hit Channel, Tv Moda, Music Box).

Le composizioni di Be Angel, trattano di musica commerciale elettronica, dance e pop, negli ultimi anni si è dedicato molto alla scrittura di brani più melodici, soprattutto in italiano, brani ancora inediti.

 

Con Be Angel hanno collaborato, Provenzano Dj, David Bacon (Hotel Saint George), Dj Nick, LoveForce, Promiseland, Simone Girasole, Fuxia, Carlo Aiello E Michele Giorgi (Antiqua Studio), Luca Zeta, Massimiliano Barbetta (Wave Manipulation Project), Dee Bee (Deborah Baratelli), Miss Tia (Tia Architto), Stefano Borzi, Jmii (Mariella Cesaroni), Wendy D. Lewis, Bandance (M. Jackson Tribute), Andrea Tamashi, Sander e Satman.


Il nuovo singolo del producer  è un brano è carico di sentimento, di energia e speranza. Prodotto da Jinsai Records, “Bellini e Margarita” è il ritratto di una nuova estate “particolare”, che ha voglia come non mai, di viaggiare nella libertà delle emozioni.

Dal mood indie tipicamente estivo, il brano presenta un sound fresco e leggero, dove il predominio della musica elettronica, scorre accompagnata da suoni etno-caraibici, dance e house, che accarezzano la melodia e il testo del brano, semplice, descrittivo e spensierato.

giovedì 26 agosto 2021

“NON SEI TU”: I MAGHI DI OZZY PARLANO D’AMORE ATTRAVERSO IL ROCK

 


Si intitola così il nuovo singolo dei Maghi di Ozzy, rock band toscana che vede alla chitarra e voce Paolo Ciacci (Ozzy), alla chitarra solista Maycol Chechi (Maikie), al basso Daniele Mencarelli, e  Raffaele Contorni come  batterista turnista.

Un rock istintivo scevro da ogni etichettatura ma soprattutto, libero ed  istintivo, è quello che caratterizza i Maghi di Ozzy che in questo loro nuovo inizio, segnato dalla pubblicazione di “Non sei tu”, fanno intuire immediatamente l’appeal ironico e disinvolto che contraddistingue i loro brani.

Immancabili sono le tematiche che ritraggono l’uomo nei suoi comportamenti più discutibili, mettendo in luce debolezze e fragilità come parte costitutiva di una dimensione naturale e spontanea. E’ su questa linea che vengono composti i testi dei Maghi: chiari, diretti, volti a smascherare qualsiasi ipocrisia con la veste autoironica del loro linguaggio.

Un amore non totalmente corrisposto in un cortocircuito ritmico, in cui l’irruenza musicale si staglia su un panorama  vocale impetuoso, teso a sottolineare l’istintualità del rock e, nel contempo, la capacità di parlare dei sentimenti più contrastanti che frappongono l'animo umano da una parte e le sue aspirazioni dall’altra.

Movimenti fugaci di chitarre che amplificano la resa di un ritmo serrato, in cui l’anteporsi di ostacoli ai propri orizzonti relazionali, mette a dura prova la propria volontà; si vorrebbe parlare, talvolta urlare per far fuoriuscire quella voce dentro di noi, così veritiera e per questo così scomoda…ed ecco che il rock corre in nostro aiuto, facendoci vedere le cose dalla giusta prospettiva….

“INCHIOSTRO”: IL NUOVO PROGETTO DI GI’

 


Inchiostro è il nuovo singolo di Ginaluca Prezzemoli, in arte semplicemente Gì, cantautore presente nelle scene musicali fin dal 1997 dove inizia l’avventura come autore, voce e polistrumentista degli ’Agenti Lievitanti’ band con cui partecipa al programma radiofonico ‘Tutto Esaurito’ di Radio 105. Dal 2002 fino al 2010 è bassista e corista dei ‘The Bug’S’ con i quali prende parte a diversi concorsi:  ‘Lucca Summer Giovani’, ‘Videofestival’ e ‘Vodafone ZeroLimits’ arrivando alle fasi finali.

 Dal 2008 al 2012 è invece bassista e autore degli ‘Eit’ con i quali nel 2010 pubblica il  CD autoprodotto ‘Meccanismi’ presentato al MEI di Faenza con ottime recensioni su web e riviste del settore tra cui la prestigiosa Buscadero. Con gli Eit Gianluca vince il concorso ‘Jux Rock Contest’ premiati da Umberto Bonanni, direttore artistico del Pistoia Blues; mentre l’anno seguente, nel  2011 arrivano alle semifinali del ‘Premio Lunezia’ nella categoria ‘nuove proposte’.

 Dal 2012 collabora saltuariamente come autore, musicista in produzioni locali e coverband. Nel 2016 Gianluca viene premiato al concorso di poesia promosso da ‘inpuntadipennablog.it’ con ‘L’Amore sono ali’. Un ‘esperienza che sicuramente segna la sua carriera d autore dal momento che,  due anni più tradi, decide di frequentare un corso di scrittura di testi musicali presso l’associazione musicale ‘Tsunami’ con cui collabora anche come autore, musicista e nell’organizzazione di eventi. Sempre come autore e nella corrispondente categoria partecipa poi al ‘TMF Tour Music Fest’ ottenendo un ottima recensione e un buon riscontro in termini di critica artistica.

Nel 2019 partecipa alla Sesta Edizione del Premio CET Scuola Autori di Mogol ed un suo testo, ‘Giovanni’, viene selezionato ed inserito nell’antologia del Premio Cet Scuola Autori di Mogol che raccoglierà i testi più rappresentativi di questa edizione. Nello stesso anno partecipa ancora come autore al ‘TMF Tour Music Fest’ con il testo ‘Destinazioni’ entrando nella selezione dei dieci finalisti . ma non finisce qui, il 2019 riserva per Gianluca grandi sorprese ed occasioni uniche, diventando  finalista dell’undicesima edizione Premio Internazionale ‘Il Federiciano’ dove viene  selezionato per la pubblicazione della raccolta antologica con un suo testo; fino ad arrivare al 2021 e all’uscita in radio di “Inchiostro” con il quale l’artista si presenta come Gì. Un brano, come ama ricordare l’artista, ispirato da un gesto quotidiano in una mattina qualunque. Gianluca stava semplicemente cambiando l’acqua della ciotola della sua cagnolina, ed ecco che l’immagine diventa per lui, motivo di riflessione….L’acqua viene assunta in quel preciso istante come simbolo di rinascita. Una rinascita interiore che può partire dalle  piccole cose che però, può davvero portarci a vedere anche quelle più grandi da un altro punto di vista, inscrivendo su un foglio la nostra  storia, iniziando da una piccola macchia di “Inchiostro”…

mercoledì 25 agosto 2021

LA RINASCITA INTERIORE NELL’ULTIMO LAVORO DI MICHELE DE MARTIIS!

  

In rotazione radiofonica con “Siamo il seme”, abbiamo intervistato Michele De Martiis, cantautore di emozioni veraci, come potremo ben definire la sua fisionomia musicale, la quale sembra accarezzare i sentimenti più nascosti tra le pieghe dei nostri sogni, per rivelarli attraverso la poesia delle sue canzoni.

 

Dopo aver dichiarato di essere al lavoro per gli ultimi brani del suo nuovo album, l’interprete di “Siamo il seme”, ha spiegato di come il brano nasca da un’ispirazione istantanea ma trattenuta sulle corde della sua chitarra acustica, che ha impresso le note di una disamina delle relazioni umane: “Ho  sempre visto l'uomo come un animale sociale, destinato alla relazione più che all'isolamento. Forse anche per quella voce più o meno forte che ognuno di noi ha dentro e che ci porta a pensare di essere destinati a qualcosa di più. "Siamo il seme" canta la celebrazione del punto più alto di una relazione: nella solitudine del singolo ci si incontra, dalla relazione scaturisce la vita. Poco conta se tutto attorno a noi sembra andare in disfacimento, nella relazione di coppia vedo la possibilità per un nuovo futuro….”

Dunque una poetica dell’anima che cerca di intagliare le forme di quelle che sono le nostre interazioni più profonde, ovvero i legami sentimentali, dove l’amore assume diverse sfaccettature, e dove, ogni qualvolta è presente, è in grado di accrescere il nostro benessere interiore. Questa capacità insita nell’uomo di interagire con l’altro, creando continui legami atti a soddisfare il bisogno di socialità detiene un posto di primo piano per quanto riguarda l’istinto emotivo impresso nell’essere umano, comunicando  a se stesso e a chi lo circonda, la propria identità. Ed è proprio nella consapevolezza di chi si è, del proprio ruolo, il punto o esatto in cui si manifesta la volontà di legarsi all’altro, regalando una piccola parte di sé.

 

Sonia Bellin


mercoledì 11 agosto 2021

ARRIVA IN RADIO IL PRIMO SINGOLO DI YULIA ZUBAREVA

 



 

“Parole Peso Piuma” è il brano d’esordio di Yulia Zubareva, giovane cantautrice siberiana d’origine e bolognese d’adozione, la cui musica abbraccia vari generi, tra cui  il jazz e il folk russo.

 Partendo dallo studio della musica pop, Yulia ha progressivamente perfezionato la tecnica del canto La giovane cantautrice  inizia infatti  lo studio di canto nel 2014 presso la scuola Musicarti di Bologna con l’insegnante Gloria Bonaveri (vincitrice del Premio della Critica al Festival San Remo nel 1995) e il cantante lirico Fulvio Massa.

Nel 2016 si appassiona al jazz e da lì inizia il suo percorso insieme ad altri quattro musicisti bolognesi per formare “Yulia Zubareva Quintette”, un quintetto che opera a Bologna e provincia negli anni 2016-2018 (partecipando ogni anno alla rassegna di musica e teatro "La Fabbrica di Apollo"). Per migliorare la tecnica di canto jazz, prende le lezioni da Alessia Obino, Chiara Pancaldi e Meike Clarelli (“Canto Sensibile”). Partecipa anche agli Jazz Workshop con i musicisti di calibro internazionale, quali Buster Williams e Joey Calderazzo.

Dopo lo studio del pianoforte con il compositore Lamberto Lipparini e con il talentuoso e poliedrico musicista Davide Fasulo, Yulia comincia il suo percorso di cantautorato: negli anni 2015, 2016 e 2017 partecipa al concorso canoro Vociferando Festival a Bologna, arrivando per 3 volte consecutive alla finale e vincendo il secondo posto per due anni consecutivi (2016-17); nel 2017 partecipa al concorso "Artisti in Vetrina 12" a Trieste e arriva alla finale del concorso con Fabrizio Palma e Platinette in giuria. Nello stesso anno partecipa al masterclass con Fabrizio Palma. Nel 2018 inizia invece  con l’avventura nel mondo del musical, entrando a far parte di  "L'amore a Notre Dame", spettacolo musico-teatrale ispirato al famoso musical Notre Dame de Paris, nel ruolo di Fiordaliso.

Attualmente Yulia sta lavorando al suo primo EP insieme al Davide Fasulo; si tratta di un progetto eclettico che mescola note folk alla musica rock e pop, la lingua russa a quella italiana e inglese con qualche neologismo “home made”. “Parole Peso Piuma” è il brano che anticipa il nuovo lavoro di Yulia, un ritmo totalmente inedito per la musica italiana, con sperimentazioni sia sonore che vocali, con un tocco di eleganza che non sfugge nemmeno al primo ascolto!

 

 

LINK SOCIAL:

 

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INTERVISTA A MICHELE DE MARTIIS

 



Con l’uscita del suo ultimo singolo “Siamo il seme” il cantautore Michele De Martiis conferma la propria identità musicale: disegnare i profili degli affetti umani mettendo in rilievo i valori che legano le relazioni. Lo abbiamo intervistato per parlare di questo e non solo…

Ben ritrovato Michele,

 Innanzitutto come stanno procedendo i tuoi progetti musicali in questo periodo che sembra di ripartenza, ma dove gli ostacoli sono ancora tanti da superare?

 

Sono al lavoro nella produzione degli ultimi brani dell'album. C'è ancora da fare, ma è un momento entusiasmante e di scoperta continua, durante il quale vedo prendere una forma definitiva quello che ho scritto, il potenziale diventare realtà.

Avrei voluto maggiori possibilità per esibirmi dal vivo, ma so che arriverà il momento giusto anche per quello.

 

 

 

Spiegando la genesi di “Siamo il seme”  hai detto di come la canzone sia nata sulle corde di una chitarra acustica per portarci a scoprire le pieghe nascoste delle relazioni umane: ti va di approfondire questo aspetto così intimo della tua musica?

Sai, ho sempre visto l'uomo come un animale sociale, destinato alla relazione più che all'isolamento. Forse anche per quella voce più o meno forte che ognuno di noi ha dentro e che ci porta a pensare di essere destinati a qualcosa di più. "Siamo il seme" canta la celebrazione del punto più alto di una relazione: nella solitudine del singolo ci si incontra, dalla relazione scaturisce la vita. Poco conta se tutto attorno a noi sembra andare in disfacimento, nella relazione di coppia vedo la possibilità per un nuovo futuro.

 

 

Hai anche dichiarato alla stampa di come nel brano tu abbia deciso di sperimentare un nuovo registro vocale mantenendo intatto lo stile nella scrittura del testo: come mai questa scelta? E’ stata motivata da una particolare esigenza espressiva?

Nel primo provino del brano, fatto a casa, di notte, avevo cantato in falsetto per evitare di scatenarmi contro le ire dei vicini. Una volta in studio, cantandola a voce piena mi sono accorto che si perdeva gran parte dell'intimità che c'è nel brano. Così, confrontandomi anche con Raffaele (il mio produttore), ho deciso di scommettere sull'intuizione del falsetto. Quello che canto in questo brano non voglio urlarlo al mondo. E' più una confessione. 

 

Nei singoli precedenti, si evidenziava già un'attenzione particolare per la sfera sentimentale ed emotiva, quanto bisogno c’è di tenere viva questa parte, la quale, il più delle volte, è quella che ci fa anche soffrire?

Per me è un bisogno fondamentale al sentirmi vivo. Ho bisogno di emozionarmi, incontrare, conoscere, provare curiosità e soddisfarla. E dare benzina a quel cortocircuito che si crea fra pancia testa e cuore. 

 

Come artista nasci da autodidatta, come sei evoluto poi musicalmente e quali sono le realtà che più influenzano il tuo stile?

Seguo da sempre il nuovo cantautorato italiano e tutti gli artisti che scelgono di dare importanza al testo dei loro brani. Con tanta umiltà, spero col tempo di riuscire almeno in parte a fare mia la maestria di un Fabi o un Bersani. Trasformandola in altro che sia identificabile come "il mio stile".   

 

Prima di salutarci, parlaci un pò dei tuoi progetti imminenti, singoli in arrivo, un album?

In verità ho già dei nuovi singoli pronti, ma ho deciso di non pubblicarne di nuovi fino a quando non sarà concluso il mio primo album. Ad ogni modo non sarà una lunga attesa: conto di riuscire a chiudere i lavori entro la fine dell'anno.

 

 

Sonia Bellin