lunedì 13 maggio 2024

“VOCE DELL’AMORE” È IL NUOVO SINGOLO DI ALFONSO OLIVER

 



 

Si intitola così il nuovissimo singolo di Alfonso Oliver, cantautore emiliano che inizia giovanissimo il suo percorso musicale, portando le sue canzoni in giro per tutto il mondo con l’intenzione di far conoscere la musica italiana all’estero, soprattutto in Ucraina, paese che ha accolto con grande entusiasmo Alfonso e che l’artista ha ben saputo ricambiare nel corso degli anni.

 Tanti sono stati i tour in quella terra e i viaggi che lo hanno portato a visitare e conoscere le città più importanti e più belle dell’Ucraina, ma dove soprattutto, Alfonso ha incontrato l’amore.

 E’ proprio durante un viaggio in Ucraina infatti, che Alfonso conosce Lidia Ignatenko, la sua attuale moglie, la quale, oltre che ad ispirarlo nelle sue canzoni, segue il lavoro del marito e partecipa anche nei suoi progetti musicali. Tra questi il più recente riguarda le tragiche vicende che purtroppo hanno coinvolto la terra natia di Lidia e che,  non hanno ovviamente lasciato indifferente Alfonso, portandolo  a scrivere una canzone proprio per sensibilizzare il mondo verso quello che stava succedendo al popolo ucraino. Alfonso  pubblica “SVOBODA”, brano scritto in italiano e in ucraino. SVOBODA si traduce in italiano come libertà e si tratta di un singolo  che inaugura una stretta collaborazione con la moglie Lidia, la quale duetta nel pezzo e nei successivi brani rilasciati dal marito, fino alla pubblicazione con lui dell’EP intitolato “L’amore universale” che raccoglie 5 brani, alcuni dei quali, come il primo singolo, bilingui.

Ma ora ecco un brano dove la presenza di Lidia è invece nell’ispirazione stessa che lo ha concepito, perché “Voce dell’amore” è una canzone interamente dedicata a lei, alla moglie di Alfonso Oliver.

Il nuovo singolo dell’artista emiliano sintetizza  in pochi minuti, tutto l’amore provato  per lei e che ogni giorno rinasce più forte che mai. Un amore maturo, ben diverso dal  sentimento provato da due giovani innamorati, perché in questo brano, ad essere celebrato, è un amore che insegue latitudini anche incerte, soffermandosi sui dubbie, le incertezze e cercando di estinguerle grazie al potere rassicurante di una voce amorevole,  parlando in modo diretto anche delle difficoltà che possono incedere in un rapporto.

“Come stai? E’ da tanto tempo oramai che non parliamo da soli noi due, lontano da guai…”

 In poche, pochissime parole, Alfonso esprime la necessità e il valore del dialogo in una relazione, facendo capire nell’immediato, che si tratta di un rapporto durevole e duraturo. Un brano la cui poesia musicale fa leva sulla semplicità , sia lirica che compositiva, un pezzo pop con un ‘essenza connaturata con la spontaneità, dove il linguaggio diretto, diventa il canale comunicativo ideale per confessare l’amore alla propria compagna.

 

Sonia Bellin


mercoledì 8 maggio 2024

“COMING BACK” DI SAVINO VALERIO NELLA TOP 100 DEI BRANI INDIE PIU’ ASCOLTATI!

 



Un successo strabiliante per uno dei brani più suggestivi composti dal talentuoso Savino Valerio, tecnico del suono nonché compositore di musica strumentale che da qualche giorno, può vantarsi di essere presente in  una delle più prestigiose classifiche internazionali. “Coming back”, infatti, precisamente dal 2 maggio, è nella topo 100 dei brani di musica indie, posizionata al 61° posto dei pezzi più trasmessi dalla radio internazionali!

 

Una soddisfazione dopo l’altra per un artista che, singolo dopo singolo, ha ben saputo tenere alto il potere della buona musica, appassionando gli ascoltatori, anche i più distratti, ad emozioni vere, a momenti di grande suggestione, ad un suono che non può che scaturire da dentro di noi, dalla nostra anima in cerca di risposte e che in questo ritorno, si accinge ad identificarsi nel suo passato e nei valori che questo detiene per noi, per il nostro essere.

 

 “Coming back” esprime infatti un ritorno alle origini, quindi alle nostre radici, a quello che contraddistingue ciò che eravamo, ciò che siamo e ciò che saremo….Un viaggio alla riscoperta di un tempo che fu e, in contemporanea, un viaggio che attraversa il presente, scindendo le nostre impressioni, proiettandosi poi, nell’avvenire incerto che si pone innanzi al nostro orizzonte. E come i contrasti emergono in questo andirivieni sonoro che si interseca con le sensazioni vivide, quelli stessi accordi si apprestano a riunire legami indissolubili, sedimentati dal tempo…Un tempo che il nostro vissuto ha imparato a distinguere, facendo tesoro di valori imprescindibili e che ora, rivivono in noi in questa delicata atmosfera che tali suoni ci riportano…Ossia in quel luogo preciso dove tutto ebbe inizio…Una sorta di luogo primordiale dove la speranza soggiace ai nostri ideali, lambendo di onde cariche di positività, le impronte del nostro cammino. Un cammino che se ora procede a ritroso in questo ritorno, fa breccia nel nostro Io più profondo alimentando la speranza di un amore che in fondo non è mai andato via…

 

 

 

Sonia Bellin

 

 

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martedì 7 maggio 2024

“NORMALE “ E’ IL NUOVO SINGOLO DELLA CANTANTE LANE

 


 


Fresco, colorato e trascinante. .”Normale” è uno dei quei brani capaci di catturarti fin dal primo ascolto grazie ad un connubio perfetto tra vivacità del ritmo, semplicità del testo e limpidezza vocale della cantante. La timbrica di Lane infatti,  ha dei colori unici che si intonano alla perfezione con la freschezza di un brano semplice, ma allo stesso tempo profondo, una di quelle canzoni di cui ti innamori la prima volta e che poi, vorresti riascoltare per riassaporare le belle sensazioni che il pezzo è in grado di rilasciare.

 

Scritto da Lane stessa assieme al suo produttore musicale con cui da diverso tempo l’artista collabora piacevolmente, “Normale” è un brano pop,  tipicamente radiofonico e e le cui sonorità, ben  rispecchiano il panorama musicale odierno. “Normale” è una canzone spontanea, come lo è Lane che, anche nei singoli precedentemente pubblicati, ha dimostrato una versatilità unica, permettendole di spostarsi nei vari generi musicali. Non a caso, la sua formazione è ricca ed eterogenea e tanti sono gli stili, tra cui l’indie e il rap, che Giorgia Tamburini- questo il vero nome della cantante- ha sperimentato.

Attualmente è seguita dall’insegnante Emanuela Cortesi all’Istituto Musicale “Masini” di Forlì, mentre nel   2019, Lane  firma il suo primo contratto discografico con la casa discografica “PMS Studio” di Alfonsine mentre l’11 Dicembre 2019 fa  uscire il suo primo singolo scritto da lei dal titolo “Stupido Cliché”. Il 28 Febbraio 2020 collabora al  brano “Prendimi l’anima” di Matteo Bartolotti ed il 18 Luglio 2020 esce con  il suo secondo singolo “Nelle fiabe non è male”, interamente scritto da lei con la musica di Raffaele Montanari.

 E dopo diversi singoli, pubblicati nei maggiori digital stores e lanciati nelle radio - sempre in collaborazione con la PMS studio di Raffaele Montanari, con il quale scrive ogni suo pezzo - ecco l’ultimo e attesissimo singolo, “Normale”.

“Cosa c’è di speciale nella vita se tutto è maledettamente normale, cosa c’è di speciale dentro di me se poi mi sento maledettamente normale…”

 

canta nell’inciso Lane, soffermandosi sul significato della parola “normale” e di tutto quello che tale termine può fa percepire. Un termine che può all’apparenza sembrare freddo e vuoto, senza alcuna essenza comunicativa, tuttavia, se si pensa al vero contrasto che tale parola detiene con ciò che è tutt’altro che normale, allora è possibile capire quanto sia importante essere “normale”, anzi, maledettamente normale. Viviamo in una società dove oramai, la normalità viene essa stessa a diversificarsi, perché sono così tanti i modi che la gente ha abusato per emergere, che la vera distinzione, viene ad essere quella di voler rimanere se stessi, di essere appunto “normali”. La vera rivoluzione non è tanto il capovolgere un sistema, ma il saper trovare in quel sistema, una via d’uscita dalla mediocrità, e allora, ecco che normale, non vuol dire essere mediocre, né tantomeno banale o superficiale. “Normale” è essere in piena sintonia con il nostro essere, con un’essenza naturale e spontanea, senza doversi piegare a ciò che la gente si aspetta da noi ma facendo ciò che per noi è importante, ciò che ci rappresenta.

 

“Tu pensi sia normale non essere speciale ma cosa vai pensare! Sei tu che puoi inventare il tuo essere NORMALE in modo  naturale non sarai mai banale se segui un ideale, non smetter di tentare”

 

Canta Lane, ridefinendo l’essere normale di una persona, non come l’opposto dell’essere speciale, ma come la capacità di trovare nella semplicità, il proprio modo di essere, che non sarà mai uguale a quello di nessun altro, perché ognuno nella sua normalità, ha qualcosa di speciale e la sfida è proprio quella di riuscire a trovare questa nostra attitudine, facendola diventare un punto di forza per essere “normalmente noi”

 

Sonia Bellin

 

Link digital store: https://fanlink.tv/lanenormale


lunedì 6 maggio 2024

NICOLA BONI FEATURING E.L.F.O. PRESENTA “SIRENE

 



 

La forza della resilienza incontra la disillusione dei nostri ideali, smascherando paure e dubbi, ma senza estinguere il pensiero, “Sirene” è un brano sul potere della resilienza, sulla ricerca incessante di autenticità in un mondo devastato dalla finzione e dall’ipocrisia. Un invito a riflettere sulla condizione umana, meditando sul   concetto stesso e sul significato di “essere umano”.

 

Uscito qualche settimana fa e pubblicato in tutti i digital stores, “Sirene” è il nuovo singolo di Nicola Boni che, per l’occasione si è avvalso della collaborazione di E.L.F.O. noto rapper della scena indipendente italiana e ben presente nella scenario musicale attuale con svariati singoli e che qui, ha saputo apportare quel tocco in più per rendere il pezzo davvero originale.

 Un contrasto di voci che coinvolgono l’intera trama del brano, scavando nell’inconscio, il quale diventa una sorta di libro aperto da cui leggere pagine infinite della nostra vita: le nostre fragilità, il senso di smarrimento, di dispersione che quest’epoca infligge in noi, questo tempo così distorto e questa vita così precaria, in una società che sembra non ascoltare la più forte delle voci… Ecco le Sirene, con il loro suono ridondante….Allarmi che suonano per le strade e per le piazze avvertendo di un pericolo imminente, Sirene che ricordano anche un tempo in cui era necessario mettersi al riparo e quindi…quell’irrefrenabile convinzione che occorra urlare per farsi sentire, senza possibilità di poter avere voce in capitolo quando abbassiamo i toni, perché il clamore di ciò che è fuori, contrasta con ciò che è dentro…e Dentro di noi.. .come la voce di Nicola (possente e verace) contrasta con quella di E.l.f.o (calda e vivace). Ed ecco che quest’antitesi vocale rappresenta perfettamente questa sensazione di confusione, di delirio sociale che investe le persone, le loro emozioni, il loro stato d’animo. La sensazione di non essere ascoltati, di lasciare che le nostre bocche vengano chiuse per non creare contrasti, ne crea uno di ancora più grande e imminente: quello tra il nostro pensiero e la vita che viviamo, tra i nostri ideali e la realtà quotidiana.

E mentre le nostre aspettative cadono al margine di un sistema trafitto dau n incontrastabile clamore assordante, l’unica cosa a cui sembra senso dare valore, è il suono del silenzio (“Quante volte ho già apprezzato il suono del silenzio, La mia vita vuole il cambio pure da qua dentro, non esiste un altro giorno che non resto spento, mi hanno tolto proprio tutto fino dall’infanzia, lacrime di sangue il cielo chiuso in una stanza…”). Un grido disperato ma senza voce, ora placata, ora spenta, i suoni delle Sirene…prima assordanti, diventano  ora più lievi, più dolci…Suoni che inebriano il nostro pensiero, volendolo distogliere dalla realtà...

Le Sirene nel brano acquisiscono quindi diversi significati, tra cui uno anche mitologico, dove la perdizione generata dal loro canto, è accostabile a quella di una società che, mentre divora la nostra anima rendendola arida, spera di lasciarci un ricordo dolce di questo furto alla nostra identità, rendendo subdola la sensazione di non essere più noi stessi e di essere vittime di un in-canto. Perché la meraviglia stessa generata da quello che i nostri occhi vedono o da quello che le nostre orecchie sentono, assume un’apparenza molto diversa dalla sua vera essenza e perché la voce è ciò che emerge in primo piano quando si vuole emergere e quindi ecco che il  canto, quel canto ammagliatore, diventa un in – canto, riprendendo il senso mitologico del termine.

 

Ma ecco che ora per far emergere il contrasto, è la nostra voce a dover alzarsi per distinguersi, quasi a simulare la nostra resa…ma  non è così perché la fiducia tradita, verso un mondo che sembra travolgere ogni nostro respiro, non cancella la speranza, che rimane lì, più luminosa che mai…Rimane nell’essere umano quella  forza di rialzarsi, di riprendere fiato dopo una corsa devastante, di ripartire verso una nuova strada, rimane la forza di vivere e di voler farsi sentire nonostante il rumore delle “Sirene”…

 

Sonia Bellin

 

 


“QUARTU SAVONA QUINNICI” E’ IL BRANO CHE ALESSANDRO D’ANDREA CALANDRA DEDICA ALLA MEMORIA DELLA STRAGE DI CAPACI

 



 



 


Ha da poco pubblicato il suo primo album, intitolato “Sicilia Vacanti”, un disco con il quale Alessandro D’Andrea Calandra celebra la sua terra d’origine, la sua amata Sicilia, la cui lingua permane ogni singolo estratto di un progetto che mantiene un contatto emozionale con la tradizione e con un paese, la cui bellezza irrora ogni aspetto della cultura nazionale, apportando colori e suoni unici.


 E tra questi colori, tra questi spazi emozionali, ecco sonorità etniche che, passando per il folk, affondando le radici di un territorio che è la nostra patria, una patria fatta di lotte e di sconfitte, di disfatte, ma anche di rivincita, di resilienza e di rinascita… Un paese che non ha mai dimenticato il suo passato e che lo ricordato in ogni momento, riportando le voci di chi ne ha fatto a storia e di chi anche senza gloria, ha saputo far sorridere il cuore di chi ha sofferto.


 Un ricordo che non si estingue e che resta vivo quello di “Sicilia Vacanti” e che ora, si ripresenta in questo nuovo lavoro del cantautore siciliano da tempo trasferitosi in Veneto, che, a fronte a che del successo ottenuto sul web ma anche nelle radio, pubblica il suo nuovo singolo dal titolo QUARTU SAVONA QUINNICI”, brano che l’artista dedica alla memoria della strage di Capaci e che, non a caso, esce proprio nel mese di Maggio.


Un mese infatti, quello di Maggio amato da tutti grazie ai colori che la primavera regala in questo periodo di lunghe giornate di sole, dove la Natura trabocca di ogni meraviglia e dove proprio nella terra natia di Alessandro, possiamo ammirare uno dei più bei paesaggi e delle più belle spiagge del mondo. Ma, purtroppo tutta questa bellezza nasconde una realtà difficile da affrontare; difficile soprattutto se si pensa a quel Maggio indelebilmente macchiato dal sangue delle persone migliori: Padri, Mariti e Figli, per il disegno infame e criminale di esseri, casualmente umani, siciliani e non siciliani, privi di talento ed empatia. Coloro che vivono, hanno messo in atto, nel maggio del 1992, a Capaci, vicino Palermo, un vero atto di guerra contro l'intera Comunità Italiana, un atto criminale contro l'Umanità tutta.


Un messaggio forte, con parole che invitano a riflettere su una memoria da non dimenticare per guardare avanti senza tornare indietro e passare oltre questa tragedia, senza che essa si ripresenti in altre forme, perché la musica ha anche il compito di tenere viva la Memoria, di onorare i figli migliori di questa terra benedetta e maledetta al tempo stesso.


"Quarto Savona Quindici" è il nome in codice dell'auto blindata che per prima saltò in aria in quel terribile 23 maggio e la canzone, è un tributo al dono estremo dei Giudici Giovanni Falcone e Francesca Laura Morvillo e degli uomini della scorta: Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.


Finché ci sarà Memoria, avremo la Speranza.


 


 


Sonia Bellin


 


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mercoledì 1 maggio 2024

E’ USCITO “SE POTESSI DECIDERE” IL NUOVO SINGOLO DEGLI EQUARANTACINQUE

 


 

“L’amore è un’onda del mare: cresce di colpo e scompare” è questo un estratto del nuovo singolo degli Equarantacinque, cinque ragazzi provenienti da Venezia e tanta voglia di suonare, di divertirsi e di sperimentare.

Filippo Baldan (bassista 21 anni), Matteo Mannocci (chitarrista, 21 anni), Marco Zara (batterista, 22 anni), Sebastiano Zorzi(cantante, 21 anni), Stefano Schraulech (chitarrista, 22 anni) sono i componenti di una band il cui nome, prende direttamente spunto dalla strada statale più lunga d’Europa: la “E45”. Per i ragazzi ha preso un significato simbolico e di spessore quando li ha portati a suonare insieme per la prima volta a Roma, nell’ottobre del 2022. Tornati dal viaggio hanno deciso di unirsi e iniziare questo percorso augurandosi e promettendosi di avere un viaggio lungo come la statale e romantico come la loro storia d’unione. Un’unione che deriva da una passione condivisa per la musica in cui ogni componente, ha apportato una diversa fonte di ispirazione, definendo così un’identità originale, dove i vari generi e influenze si mescolano tra di loro.

A gennaio del 2023 escono con il loro primo inedito “Brucio dentro”. Brano che parla dell’amore per la musica, una passione che ci fa ardere, ma che va gestita e controllata perché può portare a bruciare le tappe e non godersi il viaggio come merita. Gli Equarantacinque decidono di concentrarsi sulle esibizioni live, fondamentali per i ragazzi che le reputano come un momento collettivo di festa nel quale ognuno di noi trova la propria dimensione e, attraverso i propri sentimenti, vive un’esperienza unica e personale. Suonano principalmente nel territorio veneziano, allargandosi fino a Vicenza, calcando palchi importanti come “Al vapore” di Marghera. Da poco hanno iniziato un percorso stimolante con il produttore Antonio Frodella e la sua label “Free Recording Studio”. A novembre 2023 esce il loro secondo singolo “Amore liquido”. Brano che vuole spiegare la rapidità delle relazioni ai giorni d’oggi. Questo è il primo brano pubblicato sotto la label di Antonio Frodella.

Ed ora, proprio in queste settimane, eccoli lanciare il loro nuovo singolo intitolato “Se potessi decidere”, un brano dove le rime baciate si intersecano creando legami linguistici e semantici davvero unici, con uno sfondo musicale malinconico, nel quale risalta la voce graffiante del cantante.

“Se potessi decidere” è un pezzo fresco e moderno, in cui si evincono le sperimentazioni sonore di questi giovani ragazzi, ma dove allo steso tempo si respira aria tipicamente italiana, affondando le radici nel miglior cantautorato che ha fatto la storia della melodia del nostro paese, senza per questo esimersi dall’incontro con l’indie pop contemporaneo, da cui gli Equarantacinque attingono importanti spunti sia nelle liriche che nelle sonorità.

 

 

Sonia Bellin

 

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“TELL ME NOW”: IL ROCK D’AUTORE E LO STILE UNICO DI MAXIMUSP

 



 

Intervistato recentemente in occasione dell’uscita del suo ultimo singolo “Tell me now”, MaxumusP, al secolo Massimo Panziera ha ben delineato le intenzioni stilistiche alla base del suo concetto musicale, descrivendo ed illustrando un metodo dove spontaneità e immediatezza sono le protagoniste assolute e indiscusse del suo approccio, senza per questo rinunciare ad una rifinitura tecnica, la quale sappia proporre al mondo musicale attuale, un taglio unico ed originale.

 

“Tell me now” ne è l’esempio concreto: un brano dai chiari riferimenti rock, dove in alcuni momenti sono ravvisabili incursioni nell’elettronica, del resto ricordiamo il passato dell’artista e il genere suonato da Massimo con le band di cui faceva parte anni or sono, tra i quali la new wave, assieme al progressive rock, occupa un posto fondamentale.

Ma il contesto più alternativo del rock, molto di moda in questi ultimi tempi e riscoperto di recente anche dalle nuove leve del panorama musicale italiano, non è il solo a caratterizzare la fisionomia artistica di MaximusP, il quale mette in comunicazione canali musicali molto diversi fra loro, facendoli muovere verso orizzonti prima sconosciuti e che, attraverso i suoni ricercati presenti nella sua musica, diventano territori da scoprire ed esplorare.

Uno di questi è sicuramente  il cantautorato, stile che interessa da vicino l’artista, il quale, oltre ad essere un musicista, porta avanti parallelamente, un’altra grande passione che, come lui stesso ha rivelato durante l’intervista, è molto vicina alla composizione di melodie e di liriche, ovvero la scrittura di libri, in cui Massimo riversa molte delle sue sensazioni e constatazioni su ciò che lo circonda.

Ecco allora che quel rock elegante e di ispirazione internazionale, si allinea con questa indole d’autore che interseca svariate angolature letterarie, confluendo poi in uno stile inconfondibile, che rendono le canzoni di MaximusP dei pezzi unici.

 

 

Sonia Bellin

 

 

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https://youtu.be/jFh3apzfw6w?si=928Fz02X899rXcT-