sabato 12 ottobre 2024

“ANIMA BIANCA”: IL VIAGGIO INTROSPETTIVO DI MAELI

 




Una nuova promessa del pop si affaccia nel mondo della Pms studio, l’etichetta con cui la giovane Elisa Marino, in arte  Maeli, ha cominciato a collaborare proprio in questi mesi, portandola alla pubblicazione del singolo “Anima Bianca”, uscito proprio in queste settimane nella radio e nei maggiori digital stores.

Elisa Marino si avvicina al canto da bambina, grazie a sua madre che le trasmette una forte passione per la musica e la supporta, incentivandola a coltivare il suo talento. Ben presto Elisa entra a far parte di diversi gruppi musicali, con i quali compie le prime esperienze sul palco: dai piano bar a Bologna e provincia, fino all’incontro con il musicista Maurizio Venturi che risulta decisivo. Con Maurizio Venturi infatti, Elisa intraprende un percorso di crescita professionale che la porta a studiare canto con la cantante Mary Boschi e a creare un progetto musicale con i musicisti Valerio Venturi, Alberto Zapparoli e Francesco Bossoli.

Ma non è tutto, in quanto di recente,  inizia anche a collaborare con il Maestro Giancarlo Di Maria di Parametri Musicali che, coinvolgendo la fisarmonicista Manuela Turrini, dà vita al progetto "Maeli" e produce brani, cover ed inediti, che andranno a comporre il primo album, di prossima uscita. Nel 2021 partecipa con il nuovo progetto al Tour Music Fest, arrivando fino alle Live audition, mentre l’anno successivo, nel  2022, arriva alla fase finale del Festival Musicale Je So Pazzo e, giusto per non farsi mancare nulla, in questo fortunato  2024 si classifica prima al festival di musica itinerante femminile di Onda Rosa Indipendente.

Una carriera in continua ascesa dunque per Maeli, la quale ha creato un progetto tutto suo e dove il suo mondo diventa parte integrante della sua musica. Una musica che la proietta a tu per tu con le emozioni, in un viaggio introspettivo che inizia proprio da qui, dal brano con cui si presenta alle radio e nel web, dal titolo “Anima bianca”.

Il sentimento vissuto nella sua essenzialità, scavando nel profondo fino a raggiungere uno stato primordiale, dove la nostra anima si purifica mostrandoci chi realmente “siamo”, ovvero persone vive che amano la vita, vivendola fino in fondo ed esperendola nella sua integrità. E mentre la voce possente e l’intensità melodica di Elisa ci riporta a percezioni sensoriali che non conoscono barriere temporali, in un confine immaginifico, la nostra anima appare rapita in questo cammino incessante verso un inizio ancora da scoprire. La stessa immagine della copertina del singolo ritrae della figure simboliche per il brano: un bambino teso a guardare una figura diafana di fronte a sé, ossia l’anima che si rispecchia nei suoi occhi, proiettando una luce infinita, i cui colori vogliono simboleggiare una rinascita. L’innocenza ritrovata quando compiamo un viaggio dentro noi stessi e l’anima più pura, capace di risvegliarsi e rinascere dalla ceneri come la fenice, in questa coloritura che dipinge i lati più nascosti della figura umana.

La comprensione di sé a partire da uno sguardo profondo che dagli altri, si trasferisce dentro di noi, per poi rispecchiarsi, di nuovo verso chi ci guarda. Un viaggio alla scoperta del nostro essere e del valore che soggiace a quello che la vita rappresenta nella sua essenza, volto a migliorare il rapporto con noi stessi e  con chi ci circonda, per sopperire alla vacuità interiore che questi tempi tentano di pubblicizzare, in un totale disarmo del nostro Io.

“Anima Bianca” è la proiezione di noi, del nostro passato e futuro, del sentimento che nutriamo verso la vita, lontano dalla mondanità a cui il materialismo odierno tenta di assuefarci.

 

Sonia Bellin

Label:

PMS Studio (www.pmsstudio.com)


Edizioni:

Parametri Musicali (www.parametrimusicali.com



Link Digital Stores:

 https://pmsstudio.lnk.to/maelianimabianca

 

domenica 6 ottobre 2024

NICOLA BONI, ELVIS NICK ED E.L.F.O. PRESENTANO DRIVE (INFERNO)

 


L’incertezza del futuro e una visone distorta della realtà, scommesse perse e promesse mancate…è questo l’inferno raccontato da Nicola Boni, Elvis Nick ed E. l.f.o., tre anime diverse, ma con un comune denominatore, ovvero quello di dissuadere l’ascoltatore dalla prefinizione di un genere- e quindi dalla stereotipizzazione di questo- per dare alla musica uno spazio ampio e illimitato, capace di comprendere e lanciarsi verso qualsiasi stile abbracciando suoni,  colori e immagini di varia provenienza. Ed ecco quindi il risultato realizzato dall’unione di questi tre artisti:  Drive(Inferno).

Un’anima irrequieta e sospinta da cromature oscure, come suggerisce quella vocalità profonda e abissale, che solo Nicola Boni riesce a sfoderare… Un movimento deciso in uno squarcio audace verso cavità inconoscibili alla scoperta di se stessi, verso insenature nascoste nei sotterranei della nostra coscienza. Il fragore delle corde vocali del cantautore sembra sussultare contro un vento invernale, gelido e tenebroso, scuotendo ogni lembo di terra, mentre questa trema, mettendo in evidenza le crepe di un’anima inquieta. Sonorità che scavano nell’ombra dei nostri pensieri, mettendo a nudo le incertezze per il futuro, e lasciando che le nostre paure escano allo scoperto… Ma in questo vuoto, in tutto questa oscurità dove si avvertono soltanto grida indistinguibili, c’è un suono che rimane lì, dentro di noi, a riscaldare quell’anima irrequieta in cerca del suo Io per scorgere quella luce in fondo al tunnel, sconfiggendo la paura e lasciandoci guidare dalla speranza. Speranza sospinta dal ritmo di ELFO, che prende spazio tra il caos di questo inferno per rimettere ordine ai nostri pensieri, troppo confusi dall’ipocrisia che la realtà ci scaraventa addosso. “Serve un’altra forza”  canta E.l.f.o. proprio all’interno del brano, ed ecco che quel miraggio diventa immagine ferma e precisa di un domani migliore, dove a lottare non siamo soli e dove, per ogni sfida, c’è un traguardo da raggiungere, presso cui ricominciare.  Le parole di Elfo trafiggono l’ascoltatore, sorprendendo ogni suo movimento…ogni passo che ora diventa fermo, deciso, convinto delle proprie capacità. Il suono si fa ora più lieve, ora più cadenzato, per poi sorvolare ogni dubbio…. Il colore si fa meno opaco e più nitido, per acquisire luminosità…Se tutto intorno brucia, arde anche il cuore, che non può smettere di cercare il senso del suo battere come il ritmo che sconvolge ogni piega sonora ad ogni parola emessa dal rapper.

Ma dal caos non c’è via d’uscita se non sconvolgendo un ordine che non è tale… Se quel senso di ribellione non fosse innato in questa ricerca di sé. L’anima irrequieta non può fare a meno del rock che persegue l’intero pezzo a partire dal titolo, “guidandola” verso questa consapevolezza… Elvis Nick con un’intensità vocale che fa da contro altare a quella di Nicola Boni- rispecchiandone i chiaroscuri ma trattenendo una maggiore neutralità- fonde la sua anima rock, con quella degli altri due protagonisti del pezzo, legando le due parti, come fossero una la prosecuzione dell’altra…come se la storia iniziata da Nicola Boni, evolvesse in modo naturale verso il risveglio promulgato da E.l.f.o. ma con l’obbligo di oltrepassare verso quel trait d’union rockeggiante. Proprio come nell’inferno dantesco è come se Elvis Nick rappresentasse Caronte con la barca tesa a scortare le anime al di là del fiume in un viaggio interiore tumultuoso, dove risulta impossibile non fare i conti con le incertezze, le paure e le nostre fragilità.

 

Sonia Bellin

 

Link digital store: 

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mercoledì 25 settembre 2024

“SE CI SEI TU” E’ IL NUOVO SINGOLO DI VALENTINA MAZZA

 



“Hai camminato tanto in questo spazio immenso nei pendii del mio tempo…”

Si apre così il singolo che inaugura la collaborazione di Valentina Mazza con la Pms studio, dal titolo “Se ci sei tu”, una celebrazione della speranza racchiusa in un inno all’amore e al conforto che questo sentimento è capace di elargire  nel momento in cui viene vissuto e valorizzato. “Provaci tu” canta Valentina in questo brano dove lei stessa è autrice del testo.

Raffinata ed elegante, con posature ricercate nel testo e nelle sonorità, Valentina Mazza è una cantautrice proveniente da Orciano di Terre Roveresche, un paese nella provincia di Pesaro. Una passione per la musica che inizia molto presto, portandola a conseguire la laurea triennale in Canto Pop Rock al CPM Music Institute di Milano. Nel 2015 l’artista ottiene il primo posto al concorso “Giovani per la Musica” organizzato dall'Orchestra Sinfonica Rossini e, nello stesso anno, vince il premio “Bruno Lauzi”. Il brano con cui esordisce Valentina è “Ti amerò” che la porta, in pochissimo tempo a non mollare questa sua grande passione, concretizzando il suo sogno proprio quest’anno entrando a far parte della Pms studio, l’etichetta di Raffaele Montanari, con il quale registrata il brano “Se ci sei tu”, disponibile ormai da qualche  settimana in tutti i i digital store.

“Allora dimmi che tu  starai dalla mia parte, con le sconfitte e le vittorie di questa vita che danza. Io mi riprendo la speranza di sentirmi di nuovo a casa…” canta Valentina, soffermandosi sul  tempo trascorso, sul proprio passato, scrutando  le impronte che tracciano il nostro cammino e i pendii scoscesi, lì pronti a travolgere i nostri passi per farci poi risalire verso nuovi orizzonti.

Una richiesta d’aiuto…un tentativo di richiamare a sé qualcuno che sia in grado di stare “dalla sua parte”, ovvero di condividere le sensazioni e le emozioni provate, sapendo che chi ci è vicino ci ascolta… ci osserva… vive con noi quello che stiamo sperimentando e intuisce ogni nostro desiderio o esigenza.

Tuttavia quel senso di vicinanza, di comprensione, quel senso di amore, non è per forza l’amore inteso in senso terreno o l’amore come lo si intende comunemente. Il testo di Valentina lascia intuire quanto oltre queste parole ci sia qualcosa di molto più profondo a suggellare il contatto di cui ogni essere umano necessita.

“E proteggimi che da sola non lo so fare…”

Per quanto una persona possa essere forte e determinata, deve esserci Qualcuno o Qualcosa a tenerle vivo tutto questo ed ecco quindi, che diventa fondamentale la realizzazione di sé e dei propri limiti, oltre che  delle proprie capacità… Capacità soprattutto intellettive che ci permettono di indagare e di conoscere chi siamo e da dove veniamo e dove sia  quel tempo e quello spazio, che ci ha portati fino a qui, dov’è il senso della vita e del nostro essere.

 E allora ecco che di colpo capiamo di non essere soli, di provenire da quel luogo verso cui torneremo, visitando il mondo e perlustrandone  ogni angolo per comprendere che, nel momento in cui avvertiamo una smarrimento, quel senso di protezione di cui necessitiamo, diventa più forte che mai… Ed è li che tutte le paure e tutta la vergogna, svanisce per lasciare spazio soltanto ad uno sguardo umile verso l’Alto. Umile di chi si abbassa e lascia smorzare il proprio ego, per rivolgere lo sguardo lassù, incontrando la vera luce.: “Abbandonato l’ego, Alzo gli occhi al cielo”

Per riprendere le testuali parole di Valentina, capaci di evocare la vera forza ricercata nei momenti di sconforto, nei momenti dove il buio sembra immergerci in una abisso infinito e dove  l’attimo prima di precipitare - proprio quando tutto sembra perduto- ecco che immergendoci dentro questa penombra, risulta più facile vedere la luce. “Se ci sei tu” ci aiuta a capire quando l’umiltà diventa l’unica via per accedere alla salvezza, comprendendo che l’ego altro non è che un baluardo da superare per giungere a Qualcosa di più grande, come il Cielo sopra di noi.

 

Sonia Bellin

 

Link digital store:

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martedì 24 settembre 2024

“BLU PROFONDO” È L’ULTIMO SINGOLO DI JEI EN

 



Al secolo Giorgia Aquini, Jei En è una giovanissima artista bolognese che si avvicina alla musica da piccolissima. Classe 1996 Giorgia inizia a muovere i primi passi nella musica in tenera età, per poi entrare nel coro dei salesiani, portato poi avanti  Music Academy di Bologna. Qui ha l’occasione di conoscere Serenella Occhipinti (Sara6, ex cantante Taglia 42), con la quale inizia varie collaborazioni, che permettono a Jei En di farsi conoscere al pubblico e alla critica. Diverse sono anche le partecipazioni dell’artista a concorsi dove si fa notare per la coinvolgente presenza scenica ed il particolare timbro soul. Una timbrica che le permette di contraddistinguersi nel panorama musicale italiano, dove la sua vocalità risulta pressoché unica, in quanto capace di riverberare diverse inclinature vocali, sfoggiando chiaroscuri derivanti da vari stili musicali, tra cui anche il jazz.

Jei En comincia poi ad esibirsi anche in diversi locali,  come al Bravo Caffè di Bologna e a svariati eventi, anche fuori regione. Di lì a poco, sempre tenendo alta la sua passione per la musica e per il canto e dimostrando doti interpretative degne di nota, Jei En inizia a collaborare con la Pms Studio, l’etichetta di Raffaelle Montanari, produttore d’eccezione che le permette di valorizzare al massimo la sua vocalità, attraverso brani dove la sua timbrica risulta sempre in primo piano, facendo emergere significati profondi.  “Niente è stato inutile”- distribuito dalla Pms- esemplifica questo dato facendo scorgere per mezzo degli arrangiamenti curati nei dettagli, una tessitura vocale che tratteggia un quadro armonioso, atto a trasmettere tutta l’emotività presente.

Ed ecco che ancora una volta, con “Blu profondo”, pubblicato diverse settimane fa in tutti i digital store ma ancora presente tra i brani indipendenti più ascoltati nel web, emerge a partire dal titolo, il valore empatico del brano, il quale fa breccia nell’emotività più intensa dell’ascoltatore.

“Blu profondo “ è un pezzo che risveglia il carattere soul della timbrica di Jei En e che, come si addice a brani di questo genere, fa leva sul senso intimo dei sentimenti, individuandoli e cercando di razionalizzarli; non sempre ciò è possibile, perché il cuore non conosce schemi a cui la mente risponde… Il cuore di chi vive le emozioni di “Blu profondo “ sono paure recondite, che scaturiscono dal subconscio per poi muoversi a stento tra le pareti della coscienza.

L’incontenibilità  di una passione che arriva improvvisamente a travolgere la nostra vita e quella paura…Paura di non essere all’altezza… di non avere la risposta a tutte le domande… Di non avere le chiavi d’accesso per questo mondo sconosciuto e che quindi ci incute timore…. Ma non è buio…è blu… “Blu profondo”. E allora come non lasciare che questo colore inebri i nostri sensi, assecondando questo desiderio di lasciarsi andare…?

 

Sonia Bellin

 

Link digital store: 

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martedì 17 settembre 2024

“SOGNI E VERITÀ”: MATTEO VENTURI CI IN-VITA A VIVERE I NOSTRI SOGNI

 


 


Si intitola “Sogni e verità” l’ultimo singolo di Matteo Venturi, cantautore che esordisce  nel  2016 con l'album "Tre minuti di canzone", prodotto da Roberto Priori, noto per le sue collaborazioni con 883 ed Eugenio Finardi. Dall'album sono stati estratti diversi singoli di successo, tra cui "Dentro ai ricordi", pubblicato su Rockit, "E noi due", apparso su TV Sorrisi e Canzoni, "Di quei giorni lì", trasmesso su Radio International, e "Scegli Me", rimasterizzato e prodotto da Barusso, che ha lavorato con artisti come Modà, Coldplay e Lacuna Coil. Venturi ha avuto l'opportunità di esibirsi dal vivo al Memo Live Club di Milano, selezionato da Antonio Vandoni, direttore artistico di Radio Italia, e ha aperto un concerto per il cantante Pago a Bologna presso il Let’s Go Now.

Notato anche da testate importanti come "La Repubblica" e "Il Resto del Carlino" Matteo  ha anche partecipato come busker al Festival di Sanremo, esibendosi all’esterno dell’Ariston. Nel 2023 registra i brani "Costruire un ricordo" e "Credere in un sogno" con il produttore Paolo La Ganga, noto per le sue collaborazioni con artisti come Fiordaliso, Povia, Luca Dirisio, Alan Sorrenti, Marcella Bella e Anna Oxa. Nel dicembre dello stesso, Venturi pubblica  "Costruire un Ricordo", il cui master è stato realizzato da Nicola Fantozzi, ingegnere del suono che ha collaborato con Laura Pausini, Cesare Cremonini, Luciano Ligabue e altri.

Attualmente, Matteo è impegnato nella registrazione del suo nuovo EP con Paolo La Ganga. Il 26 aprile 2024 è uscito "Credere in un sogno", prodotto appunto da La Ganga e distribuito da PMS Studio. Il video, diretto da Oscar Serio, è un omaggio agli artisti di Bologna e, il 4 maggio, ha avuto l’occasione di presentare il brano e altre canzoni al Teatro del Navile di Bologna, che ha fatto il tutto esaurito. Matteo continua a esibirsi come busker, sia in Spagna che in Italia. Di ritorno a Bologna, suona nelle strade, da solo o con altri artisti di strada. Il 5 giugno 2024 si è esibito a Monte Brullo, Faenza, in un evento omaggio ai grandi cantautori, dove parteciperà anche il MEI. "Sogni e Verità" è il titolo del nuovo singolo, ma anche del prossimo album di Matteo venturi, che uscirà ovviamente con l’etichetta Pms studio di Raffaele Montanari.

“Sogni e verità”  sembra continuare un racconto iniziato con “Credere in un sogno”, dove qualcosa è rimasto sospeso, senza tuttavia rinunciare ad un finale che desse una sorta di conclusione ad una storia iniziata dall’autore. Una storia che si inscrive nella vita di ognuno di noi, fatta di sogni e anche di verità: le nostre aspirazioni, i nostri desideri, ma anche la realtà che ogni giorno ci apprestiamo a vivere e con cui dobbiamo per forza fare i conti.

Il viaggio iniziato con “Credere in un sogno”, dove Matteo metteva davanti l’importanza di custodire un sogno nel cassetto e di preservarlo nonostante tutto, assume ora un connotato più realistico in quanto, questo sogno che riaffiora, incontra la dura realtà del mondo e dei fatti che lo dilaniano. Momenti di sconforto, muri che si innalzano, porte che si chiudono… Tutte immagini di un mondo che sembra opporsi ai nostri sogni e a quella fiducia su di essi che ci aveva portato a concepirli.

Tuttavia, proprio prescindendo da una realtà rarefatta ed esente dagli ostacoli, Matteo traspone il suo universo immaginifico in quello reale, proiettando nei nostri pensieri un film a colori dove ogni fotogramma racconta un estratto della nostra vita e delle difficoltà che possiamo incontrare nel corso di essa, ricordandoci di quanto sia importante, pur nella vastità immensa di avversità, mantenere vivi i nostri sogni, senza per questo cadere nell’illusione di vivere in una bolla di cristallo, in quanto proprio in questo connubio espresso dal titolo (sogni e verità) avremmo una percezione “reale” della realtà, senza dover rinunciare ad immaginarla più incline alle nostre ispirazioni.

Quello che ci insegna Matteo attraverso questo pezzo il cui sound sfiora il country folk esplorando il pop in tutta le sue coloriture più leggiadre e disincantate, è che i sogni sono la fonte vitale del nostro essere, della nostra identità e che, per mantenere i piedi ben saldi a terra imparando ad affrontare anche gli ostacoli più alti, è necessario saper volare attraverso questi   sogni che sono come la ali della nostra fantasia.

In bilicotra sogni e verità sogno forte, non mi fermo lascio che la vita sia una fantasia, guardo avanti non mi spengo” canta Matteo Venturi nel ritornello, in un pezzo  dove la speranza  si ravviva ogni giorno come fonte essenziale da cui attingere un nuovo slancio vitale e dove siamo in bilico tra lo  “stare fermi o cominciare a scegliere”…

 

Sonia Bellin

 

 

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lunedì 9 settembre 2024

NOMEDARTE IN “LOOP”: QUANDO LA ROUTINE DIVENTA UNA TRAPPOLA




Si intitola così l’ultimo singolo di Nomedarte, cantautore e compositore che, dopo il suo debutto discografico con “A volte penso”, ritorna nelle radio e in tutti i digital store, con un brano dal titolo "LOOP".

 Al secolo Francesco Golfari, Nomedarte è un giovanissimo artista di 19 anni che suona chitarra, pianoforte, canta e compone musica da circa 5 anni, collaborando anche con "Disputa", un rapper compaesano, per l'uscita di qualche album e live. Grazie a Valentina Rambelli, insegnante di canto, si è approcciato in modo più professionale al mondo della musica, fino ad entrare in contatto con la Pms Studio di Raffaele Montanari, con la quale ha firmato dapprima un contratto discografico, per poi iniziare a comporre il suo primo album.

Dopo il singolo d’esordio, con il quale Nomedarte ha potuto far conoscere il suo stile al grande pubblico, eccolo con un brano che si lega al precedente, ma al contempo si diversifica per il contenuto e l’intento comunicativo. Se in “A volte penso” Francesco affrontava una sorta di denuncia sociale, in "Loop", il rimando alla società è molto più vago, in quanto non è la società in sé o il sistema ad essere preso di mira, quanto una specifica categoria di persone inclini ad  adottare comportamenti discutibili e in totale disaccordo con una personalità forte ed energica. Si tratta di persone capaci di accontentarsi, ovvero di aggrapparsi alla routine quotidiana con tutte le sue contraddizioni, trovando in essa una sorta di comfort zone.

Quindi se nel primo singolo l’incertezza dell’artista era il punto di partenza per una riflessione interiore, amplificata poi ad ampio raggio verso la società presa nel suo insieme, qui l’inizio avviene invece al di fuori di sé, per colpire in modo diretto un modo di pensare e quindi di agire, per poi addentrarsi proprio in quel pensiero specifico con la volontà di scardinarlo.

Risulta facile infatti rifugiarsi nell’abitudine, e decidere che, anziché evolvere, è più comodo mantenere un quieto vivere lontano da sfide e prove di resistenza; tuttavia ciò non fa altro che appiattire le nostre vite, rendendole sterili e prive di significato e facendoci entrare in quello che appunto Francesco chiama LOOP, ossia una ripetizione che altro non fa che intrappolare il nostro pensiero, senza la possibilità che esso maturi od evolva, con l’aperta confessione, da parte dell’artista stesso, di quanto anche lui, in primis, si ritrovi imprigionato in questo loop infinito decentrato da ogni cambiamento.

Amante di tutto quello scenario d’autore di cui Fabrizio de Andrè  è stato il precursore, lo stile di Nomedarte risente di un amore smisurato per testi espressivi, e profondi, capaci di penetrare l’animo umano attraverso un’attenta riflessione  interiore.

 Sia in “A volte penso” che in "Loop", è presente quella necessità espressiva che esula da ogni stile o genere predefinito, per seguire una via tracciata soltanto da un flusso di pensiero continuo e in continua evoluzione: i suoni sono escursioni sui passi andanti di un ritmo alternativo a metà strada tra l’indie pop e il rock con qualche incursione dark e new wave, senza alcuna pretesa di far leva su uno stile piuttosto che su un altro, ma con il solo intento di leggere tra le righe di una società spenta e incerta che influenza il nostro Io.

 

Sonia Bellin




giovedì 5 settembre 2024

“TIK TAK”: L’ESTATE DI LANE CI PORTA DENTRO DI NOI

 



E anche quando fuori il sole brucia la pelle e scotta i nostri volti, non è tempo solo di bagni in piscina o di nuotate tra le  sponde del mare..! Anche in estate, possiamo pensare. E’ questo l’intento del nuovo singolo di Lane, al secolo Giorgia Tamburini, giovanissima artista che fin da bambina, dimostra una forte inclinazione musicale, portando avanti la sua passione che, passo dopo passo, diventa il sogno della sua vita , portandola a firmare nel 2019, il suo primo contratto discografico con la Pms studio.

Un debutto formidabile che le permette fin da subito un ottimo riscontro da parte della critica e delle radio, oltre che dal web, che passano il suo primo singolo "Stupido Cliché", scritto a quattro mani con la madre per quanto riguarda il testo, come tutti gli altri brani che da lì in poi, Lane pubblica con l’etichetta di Raffaele Montanari, il fondatore della Pms studio.

Un lavoro di squadra quello con la madre, che Lane ci ha descritto con entusiasmo durante l’intervista, spiegando come questo aneddoto le dia la forza necessaria per coinvolgere chi le  vuole bene nella sua passione, fino alla pubblicazione di “ Tik tak”, il suo ultimo singolo. Un brano rilasciato durante questa caldissima estate ma che, lungi dall’essere inteso come il classico tormentone da cantare e ballare sotto l’ombrellone, diventa un invito a riflettere e a guardarsi dentro.

Il tempo che scorre inesorabile: “ tik -tak “ e quel senso continuo di fugacità che plasma le nostre vite e, se in estate il tempo sembra allungarsi, come le giornate di sole che dispiegano le ore calde e di luce sulla nostra frenesia, ecco che - proprio la stagione estiva- diventa non solo un momento per divertirsi, ma anche per riflettere, per prendere anche solo un breve lasso di tempo utile ad analizzare questa nostra vita frenetica, valorizzandone ogni singolo istante: presente, passato e futuro.

Portati il passato dentro al futuro, goditi il presente momento per momento… tik tak.. un tempo che se na va…”

Con la sua vocalità  dai forti richiami soul, Lane in questo pezzo apporta una delicatezza unica, che soltanto l’immagine di una farfalla dalle ali flebili e fugaci potrebbero descriverne la peculiarità. Una voce capace di esprimere quei chiaroscuri che sopraggiungono sui toni più alti, alzando anche il senso profondo del brano, da cui emerge l’eleganza musicale, oltreché vocale.

Il tempo scorre ed è inevitabile…L’orologio converge con un ritmo che il mondo ha inciso anche sopra le nostre vite, ma sta a noi poter sconvolgere tutto questo, capendo quando è tempo di fermarci,…anche solo per un attimo… anche solo per respirare.

 

Sonia Bellin

 

 

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