sabato 18 aprile 2020

INTERVISTA A FRANKAVILLA E LORD BELMOND





E’ uscito pochi giorni fa su SPOTIFY  il nuovo singolo STELLA COMETA, scritta da di FRANKAVILLA in collaborazione con LORD BELMOND, quasi contemporanea con il radio date, abbiamo rivolto loro qualche domanda in questa intervista, anche perché, il brano presenta un testo di notevole profondità….
 Benvenuto FRAKAVILLA e benvenuto LORD BELMOND, soffermarsi sui testi, in particolare quando si ha a che fare con un  brano che che punta verso il rap, è sempre un viaggio tra giochi di parole, incursioni nella nostra società,  indagini dettagliate , insomma un addentrarsi nel  linguaggio musicale per scoprire sempre cose nuove, anche quando sono davanti ai nostri occhi, ma non riusciamo a coglierle….
La musica da sempre unisce ed è grazie a queste unioni che si ha la possibilità di scoprire nuove realtà e nuovi orizzonti.
Il nostro incontro è l’esempio di tutto questo.
Abbiamo fuso i nostri generi musicali dando vita ad un brano che guarda alla società, alla sua solita routine, alla vita di tutti i giorni.

“Abbiamo perso il nostro affetto per le cose buone abbiamo perso anche la fede nella religione”Mi è piaciuta questa frase che ho sottolineato analizzando il vostro brano e colgo l’occasione per richiamarla in causa… si parla forse troppo poco di fede nelle canzoni, non solo nella religione, ma anche in generale, nei valori, negli affetti….il tema del brano poi è in parte anche questo….
 Il concetto della canzone è proprio questo, non siamo praticanti cristiani (Frankavilla lo è) non apparteniamo ad alcuna setta o religione.
Ma siamo nati con dei valori umani che a poco a poco stanno diventando utopie.
Pian piano questi valori stanno scomparendo ed è sempre più evidente la trasformazione dell’ uomo, che da essere evoluto è diventato una bestia.

STELLA COMETA, infatti, non è soltanto un brano, per così dire “sociale”, come lo sono molti brani facenti parte del genere rap…sono molti i concetti affrontati,abbiamo ricordato prima la fede, ma poi anche la necessità di prendersi una sorta di “responsabilità umana e umanitaria nei riguardi della terra”….
Dobbiamo iniziare a fare la cosa più semplice ma che ci viene più difficile, comportarci da abitanti del pianeta Terra.
Perché questo siamo ed il pianeta è solo uno, non è che ne abbiamo un altro di scorta.
Questo pianeta può sfamare tutti, può dare una casa ad ognuno di noi, ma a causa dello stile di vita che abbiamo, per colpa del dio denaro, stiamo distruggendo il nostro pianeta e con esso anche il nostro futuro.
Dobbiamo cambiare strada e modo di vivere altrimenti andremo verso l’ auto distruzione.

In questo periodo di emergenza sanitaria, ben si vede, a proposito di rispetto per il pianeta e nei riguardi della tutela del territorio , quanto l’uomo è capace di rovinare e di sovvertire l’intero ecosistema…
L’ augurio è che questa quarantena, abbia portato tutti noi e soprattutto chi ci governa a fermarsi a riflettere.
Non tutto il male viene per nuocere, il pianeta respira, il livello di inquinamento dell’ aria è diminuito in maniera esponenziale.
Quindi abbiamo una base da cui ripartire, iniziare a lavorare per la natura, non per distruggerla.

A proposito di inquinamento poi… questo non è l’unico brano che parla di ambiente e del bisogno di far fronte ai vari disastri ecologici….avete in programma anche una canzone che si intitolerà FUMA LA CITTA’…
 “Guarda come fuma la città” sarà una collaborazione a tre, oltre a noi due ci sarà Mimmo Freezer, un altro componente dei Sud Foundation Krù, che da sempre tratta tematiche di denuncia insieme ad altri artisti tarantini.
Parlerà del grande mostro di acciaio, ‘l ex Ilva di Taranto, un grande dramma per la nostra terra.
Così come si auspica accadrà con “Stella cometa”, anche con quest’ altro brano proveremo a lanciare un messaggio con rime e buona musica, il beat sarà sempre quello di Don Pablo Man.
Nonostante i tempi non siano dei migliori, la musica non si ferma, STELLA COMETA ha un titolo che calza a pennello con il significato che molte persone si sentono di dare alla speranza…Il brano è per caso, stato scritto prima, di quella che è stata dichiarata una pandemia mondiale…?
 Il brano diventa un inno di speranza grazie al ritornello di Frankavilla.
“Stella cometa” è stata scritta molto prima di questa pandemia, quando abbiamo terminato la canzone i TG non avevano ancora parlato dei casi in Cina, lo avrebbero fatto dopo qualche giorno.
Purtroppo a causa di questa situazione non siamo riusciti a completare le riprese del video clip, ma lo faremo il prima possibile, anche perché ormai la musica non si ascolta soltanto, anzi, oggi come oggi la musica si guarda.
“La storia non la conosciamo è tutta una finzione”cantate in STWELLA COMETA: ritenete che questo periodo critico e ammortizzato dalle restrizioni, possa essere una lezione da cui imparare qualcosa…?
Si, riteniamo e soprattutto speriamo che quando questo bruttissimo periodo con tutte le sue restrizioni finirà, si diventi un po' tutti più coscienti, sotto sotto anche più ribelli.
Speriamo si possa capire che uno dei principi fondamentali sia quello di lottare per i propri diritti.
Bisogna tenere bene in mente questa cosa tutte le volte in cui, le scelte sbagliate di chi ci governa, tenderanno ad opprimerci, con i loro errori.
La vita è il bene più prezioso.

Lord Belmond e Frankavilla

 Intervista a cura di Sonia Bellin

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