sabato 15 marzo 2025

INTERVISTA ALLA SCRITTRICE LUCIA SPEZZANO

 



 

Diamo il benvenuto a Lucia Spezzano, scrittrice di origine calabrese, la quale collabora con diverse case editrici, sia in Italia che all'estero, e che in questi giorni sta promuovendo i due nuovi libri in uscita, ovvero "Cuntami na romanza, la Fiaba di Pompagranita" e "L’Orsetto Tuttovaben e la Gallina Scopaviola"...

 

Benvenuta cara Lucia, allora iniziamo partendo proprio da queste due nuove uscite imminenti, la prima delle quali, "Cuntami na romanza, la Fiaba di Pompagranita" è una fiaba molto antica, tramandata da secoli e che tu hai appositamente scritto, perché non venga dimenticata...

 

Pompagranita è una fiaba molto antica, ricca di significati, tramandata oralmente da generazione in generazione, quando nelle famiglie c’era ancora la buona abitudine di riunirsi alla sera davanti al focolare domestico; ci si ritrovava dopo una faticosa giornata di lavoro per chiacchierare, raccontare e ascoltare, davanti alla fiamma di un camino, nelle fredde sere invernali, oppure sull'uscio di casa, nelle calde serate estive.

C’era tanto calore umano e ai bambini si raccontavano le "romanze", storie fantastiche e fiabe che erano e sono veri e propri patrimoni culturali.

Sin da piccina, i miei genitori e la mia cara sorella più grande Tommasina, che ricordo con immenso amore, mi hanno raccontato tantissime "romanze"; specie quando era ora di mangiare, chiedevo sempre di poter ascoltare una fiaba; sicuramente Pompagranita era e rimane la mia preferita, non mi stancavo mai di ascoltarla!

Ho deciso di scriverla affinché possa essere raccontata ancora e non vada mai dimenticata! E’ una fiaba della tradizione calabrese, oltre al lato fantastico presenta anche una ricchezza di contenuti, spunti e chiavi di lettura che rimandano a usi, costumi e saggezze antiche!

  Passiamo ora all'altro libro, il cui titolo riporta "L’Orsetto Tuttovaben e la Gallina Scopaviola"..., una favola sui valori della famiglia e su come questi siano fondamentali per tenere unito un legame di coppia, qualunque sia il

sentimento che lega le due persone, valori oggi forse dimenticati ma anche diventano imprescindibili da serbare...

 

Possiamo dire che è una favola per piccini, ma sarebbe utile che la leggessero anche i "grandini", fidanzati e sposi; racconta le incomprensioni che inevitabilmente si creano nella vita di coppia, attraverso gli avvenimenti di due simpatici personaggi con caratteri estremamente diversi, come l’Orsetto Tuttovaben e la Gallinetta Scopaviola; con le loro vicissitudini faranno riflettere i lettori su come superare, con un pizzico di ironia, le difficoltà e le monotonie della quotidianità. E’ una favola che trasmette allegria, ma che attraverso i profondi disagi dei personaggi ci fa capire che nella vita di coppia ci vuole tanta, tanta, tanta pazienza, cercando di andare oltre le apparenze e di superare,  con umiltà e buona volontà, i problemi che inevitabilmente si creano nella vita di tutti i giorni.

L'Orsetto e la Gallinetta vivono una bellissima storia d'amore e di affetto, ma incomprensioni, gelosie, sospetti e dispetti prendendo il sopravvento.

E' una favola coinvolgente, umoristica, con personaggi surreali che parlano di fatti molto reali.

Il libro è stato illustrato dal celebre Maestro del fumetto Antonio Terenghi che ha apprezzato tantissimo il mio racconto tanto da realizzare delle splendide e coloratissime tavole, ricche di particolari.

A breve uscirà una nuova edizione, dedicata agli Orsi, per conoscerli, proteggerli

ed aiutarli, con l'aggiunta di tre disegni realizzati appositamente dall’illustratore Piero Tonin.

 

Parlando ora in generale dei tuoi libri, ricordiamo ai lettori come questi siano stati tradotti in varie lingue, dando quindi testimonianza di come il tuo successo non sia riconducibile soltanto all'Italia, ma abbia anche un incontro internazionale, aspetto che lega il tuo curriculum artistico a diversi argomenti e ambiti raccontati poi nei tuoi libri....

 

Far leggere i miei libri, in Italia ma anche all'estero, è sempre stato un mio sogno.

Il mio percorso, d'altronde, è iniziato proprio con la pubblicazione della versione bilingue, Italiano Tedesco, del mio primo libro, “Tredici Favole da Raccontare”, stampato in duemila copie, vendute tutte in breve tempo.

Ciò mi ha dato molta fiducia e mi ha portato a contattare addirittura il grande Jacovitti e successivamente anche altri noti Fumettisti italiani, che hanno accettato di illustrare i miei libri.

“Tredici Favole da Raccontare” e “La Cascina dei Gobbi” sono stati tradotti in spagnolo e, in accordo con il Ministero della Pubblica Istruzione di Bogotà, vengono distribuiti, con kit scolastici, ai bambini senza risorse di alcune scuole della Colombia e di alcuni villaggi dell'Amazzonia.

Inoltre, tre delle Tredici Favole, unitamente al libro “Piumetta Pettirosso Coraggioso” sono stati tradotti in Inglese ed anche in Esperanto, una lingua che mi ha sempre affascinata, perché si propone di promuovere la pace tra i popoli eliminando i nazionalismi.

Recentemente “Cuntami na Romanza, la Fiaba di Pompagranita”, ad un anno dalla sua pubblicazione, è stato tradotto in albanese e pubblicato in Albania, con il contributo dell'Istituto Italiano di Cultura a Tirana. Il volume è stato presentato alla Fiera del Libro di Tirana e viene letto e studiato in diverse scuole dell’Albania. Che dire! Sono molto orgogliosa di questi apprezzamenti che superano i confini della nostra bellissima Italia.

 

Straordinario e interessante è il rapporto che ha la tua scrittura con il mondo del fumetto...ti va di raccontare questo aneddoto ai lettori?

 

Sin da piccina sono sempre stata attratta dai fumetti; mi piacevano e mi piacciono ancora, soprattutto i fumetti Disney e quelli dei grandi disegnatori italiani, come Jacovitti.

Ho sempre avuto una grande fantasia, alimentata dalle bellissime fiabe e “romanze” che ho ascoltato sin da piccolissima e successivamente dalle letture; tutto ciò mi portava a creare e inventare storie tutte mie.

Le illustrazioni del mio libro “Tredici Favole da Raccontare”, realizzati da Jacovitti, che ha illustrato grandi classici come “Pinocchio”, “Alice nel Paese delle Meraviglie” ed “Il Flauto Magico”, è stato per me un grandissimo traguardo; Jacovitti, nonostante i suoi numerosissimi impegni, mi ha dato ascolto, ha letto le mie favole che sono piaciute tantissimo sia a lui che a sua moglie Floriana Iodice, tanto da decidere di illustrarle.

 

 

Recentemente hai pubblicato un libro tradotto in albanese, il quale reca il contributo del Ministero italiano degli affari esteri...Ti va di parlare di questa tua iniziativa interculturale...?

 

La Fiaba di Pompagranita ha diversi punti di contatto con la fiaba di Raperonzolo dei Fratelli Grimm, pur essendo sostanzialmente diversa; è una fiaba della tradizione e della cultura popolare calabrese, in particolare di alcuni paesi italo albanesi dell'Alto Jonico Cosentino; di conseguenza era ed è molto collegata con la cultura albanese; anche per questo, probabilmente, il destino ha voluto che fosse tradotta e pubblicata in Albania, tramite il supporto dell’Istituto Italiano di Cultura a Tirana.

Gli Istituti Italiani di Cultura nel mondo sono impegnati a promuovere all'estero la cultura del nostro paese; Il libro “Cuntami na romanza, la Fiaba di Pompagranita” ha partecipato ad un bando di concorso promosso proprio dall'Istituto Italiano di Cultura a Tirana; dopo un'attenta selezione è stato scelto per essere tradotto e pubblicato da una Casa Editrice di Tirana, con il contributo del Ministero Italiano degli Affari Esteri.

Sono fiera di essere un’autrice italiana apprezzata anche all’estero e soprattutto sono felicissima che i miei libri vadano nelle scuole, non solo italiane.

 

Prima di salutarci, ti chiedo se ci sono in programma per questo 2025 altre iniziative o pubblicazioni...

 

Ci sono diversi progetti e nuove favole. Se vorrai ne parleremo volentieri, dettagliatamente, non appena si concretizzeranno.

Un grazie immenso a te Sonia per questa bellissima intervista e un caro saluto a tutti i lettori. Ad maiora!

 

 

Intervista a cura di Sonia Bellin

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