martedì 3 settembre 2024

MUSICANTI DI BRAMA: QUANDO LA MUSICA DIVENTA UNO SPETTACOLO

 




Presenti ai nostri microfoni e rappresentati niente meno che dalla voce del gruppo - la talentuosa Daniela Maurizi - abbiamo avuto modo di conoscere questo quartetto acustico che a partire dal nome stesso, ingloba dentro di sé tutta l’ironia e la creatività che soggiacciono ad un progetto originale e innovativo, degno di chiamarsi appunto Musicanti di Brama.

La brama di essere onnipresenti in questo cortocircuito di colori che riveste ogni lembo del loro abito musicale, dove brani inediti, rispondono ad esigenze espressive sempre nuove, capaci di incontrare la tradizione popolare e di coniugarla con il cantautorato teatrale italiano, di cui Giorgio Gaber è stato uno dei migliori esempi.

Suoni d’altri tempi e di altri luoghi, provenienti anche dalla chanson française e che attraversano ogni angolo dell’espressività teatrale, trovando nella musica il loro habitat ideale; dal jazz allo swing, dal sirtaki alla tammurriata, dal pop al rock progressive… Un connubio di generi fra loro anche contrapposti ma che qui trovano il loro equilibrio, sfidando il tempo e la  lingua, per affacciarsi in quelle viscosità sonore che contemplano suoni di diversa provenienza, dilatando i tempi, amplificando il ritmo, dove  la sperimentazione  incontra poi anche il testo del brano e con esso l’interpretazione che lo vivifica. Un’interpretazione brechtiana e circense, che risponde ad una versatilità unica della cantante, accompagnata dai suoi preziosi collaboratori- gli altri musicanti- i quali, ricordando la celebre fiaba dei fratelli Grimm, accordano con i loro strumenti impressioni mutevoli derivate da un’attenta analisi dell’uomo e della sua natura.

 

 La chitarra di Michael Wernli, il basso Antonio Abruzzese, la batteria e le percussioni Alex Barberis e, naturalmente la voce di Daniela Maurizi, che sprigiona tutta la sua carica , in un mantra emotivo che scandaglia ogni tratto dello scibile umano. La cultura popolare non è infatti l’unica componente presente in questo progetto musicale nato nel 2018, il quale attinge dalla tradizione letteraria e teatrale, tecniche e modalità comunicative, atte a rappresentare l’uomo e la sua identità, perlustrandone il lato più cupo e contradditorio, ma anche quello più ingenuo e spontaneo, ove ancora si distinguono reminiscenze fanciullesche, incontrando nel  teatro canzone dei Musicanti di Brama, la componente poetica di provenienza pascoliana.

Ma la poesia, con l’enfasi emotiva che accorda musica con la teatralità, non ha derivazioni soltanto introspettive, in quanto l’intento dei Musicanti è anche quello di proiettare nell’ascoltatore un’immagine diretta dell’attuale società, con i suoi limiti e potenziali. Prendendo ispirazione, questa volta dal teatro-poesia di Pirandello, Daniela e i suoi compagni hanno creato una corrispondenza biunivoca tra il nostro presente e la ricerca identitaria di Pirandello, adottando strutture espressive capaci di elargire un’immagine specifica, come quella della maschera o delle tante personalità espletate in una società che ormai,  ripiega su stessa. Ed ecco che, proprio per sopperire a tale lacuna identitaria, diventa fondamentale una ricerca continua dentro se stessi e un viaggio introspettivo che possa far emergere l’identità umana nella sua vera essenza. Un viaggio che i musicanti compiono attraverso un linguaggio diretto con un ritmo incalzate, facendo appello ad una sana ironia e ad un sarcasmo in grado di poter giocare con tutti gli  strumenti linguistici a disposizione, al pari di quelli musicali e che permetta una visione ad ampio spettro delle stesse strutture linguistiche tradizionali  e delle loro capacità comunicative.

 

Sonia Bellin

 


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