giovedì 20 aprile 2023

INTERVISTA A NADIA

 


 

Una giovanissima artista dalla voce celestiale, le cui emozioni raccolte e poi trasposte in musica, farebbero sognare chiunque… Siete pronti ad essere catapultati nell’universo di Nadia attraverso il suo singolo d’esordio LISTEN TO THE WIND…e ad addentrarvi nel mondo meraviglioso fatto di sguardi fugaci e di aliti di vento intrisi di suggestioni uniche…?

 

 

Benvenuta innanzitutto cara Nadia, la tue entrata nel mondo musicale risale a non molto tempo fa, per te è tutto nuovo: l’incisione di un brano, la messa in onda in radio, l’entrata in classifica…Cominciamo quindi da te, dal tuo sogno diventato realtà, da che cosa ti abbia spinto ad approfondire il canto…


Il voler fare arte è una cosa che mi accompagna da quando ero molto piccola. Ho sempre avuto molto da dire e ho sempre trovato molti modi diversi per farlo, che fosse attraverso parole mie o citazioni altrui, il disegno, la fotografia, la musica...il canto è stato penso semplicemente una conseguenza ovvia di tutto ciò, tanto che non mi reputo cantante, ma artista. Per me prima viene l'arte, il concetto, il messaggio, l'idea...la voce è solo il mezzo...però...bisogna curarsi del mezzo che si vuole usare. È stata lunga poter arrivare a coltivare il canto, ho iniziato molto tardi rispetto a tanti altri ragazzi perché non ho avuto la possibilità né il coraggio di iniziare prima, ma la vita ha fatto in modo di continuare a ributtarmi su questa strada ogni volta che l'ho abbandonata...e che senso ha combattere per NON fare ciò che ti rende felice quando la vita continua a portartelo davanti qualunque cosa accada?

Come per tutti, la strada della musica non è una strada semplice e richiede molti sacrifici…che cosa secondo te al giorno d’oggi, è necessario per intraprendere tale percorso…?


Beh si, è una strada molto complicata ed impegnativa su tutti i livelli, pratico, mentale, economico ...tanto che spesso risulta proibitiva per molti (me compresa). È un percorso lungo con tanto lavoro da fare, spesso ripetitivo, snervante, estenuante... Serve sicuramente molta forza di volontà, molto coraggio e saper abbracciare in pieno la parte infantile di noi che ci aiuta ad imparare, a creare e a divertirci nel farlo e a rialzarci ridendo da ogni caduta. Ovviamente avere accanto le persone giuste aiuta molto. In questo sono stata molto fortunata.


Parliamo ora del singolo… il tuo primissimo singolo… il brano LISTEN TO THE WIND, un brano toccante, profondo.. .un brano che cattura l’ascoltatore sin dalle prime note….


Sono molto contenta che susciti queste emozioni, ci speravo ma vederne il riscontro è lo stesso una bella sorpresa.

È nata per caso spinta da Dario durante una lezione circa un anno e mezzo fa. Ero appena uscita malamente dal progetto fallimentare che mi aveva reintrodotta a fare musica, non sapevo se continuare o se mollare tutto definitivamente ma subito lui mi ha quasi obbligata a ricominciare a scrivere e a mettere su dei brani miei. Ho sempre scritto tanto ma nessuno dei miei testi aveva mai preso vita. Listen to the wind non è stata la prima ma racchiude e racconta quel sentimento di gioia ritrovata e di voglia di vivere e di andare avanti attraverso mari ignoti per arrivare verso la terra magica che mi aspetta da sempre e che non so ancora bene come sarà. La mia personale Tir Na nOg.

Per questo mi è sembrato appropriato dargli come copertina la carta della stella, che ho riproposto in maniera personale e facendo riferimento al brano stesso.
Trovo molto carino e significativo iniziare questo cammino proprio con questa canzone e spero sia di buon auspicio.


Si tratta di un brano scritto in inglese, ma che poi, come sempre, la musica grazie al suo linguaggio universale, riesce ad attraversare qualsiasi barriera per essere colto nella sua essenza… Come mai la scelta di cantare in inglese..?


Mi è sempre stato più facile scrivere in inglese i testi anziché in italiano, li penso direttamente in inglese, l'italiano lo riservo alla poesia fine a se stessa senza legami musicali. Mi viene da pensare che sia perché son cresciuta appunto con rock, folk, country, blues etc... quasi solo artisti americani o inglesi e quindi fin da piccola ho imparato a concepire la musica quasi solo in inglese. Quindi più che una scelta è proprio che mi viene più naturale, più istintivo.



C’è in programma in futuro la possibilità di cantare qualche brano in italiano…o senti la tua timbrica e il tuo stile musicale più vicino all’inglese…?


Non metto paletti, ma difficilmente scriverò interi brani in italiano. Mi piace molto sperimentare con le lingue, trovo divertente e interessante anche utilizzarne varie all'interno dello stesso testo, ma per ora sono esperimenti riservati al diletto personale e niente più. Son dell'idea che l'arte non vada mai forzata, quindi molto probabilmente continuerò ad attenermi a ciò che mi viene naturale, vedremo di volta in volta cosa mi porterà.

Dietro alla realizzazione di LISTEN TO THE WIND ci sono, come già ricordato, diverse persone e una squadra che ha permesso tutto questo e quindi anche la messa in onda in radio del brano che interpreti. Che cosa devi a queste persone che ti hanno aiutato e, quanto è astato importante per te il loro incontro…?


Sicuramente le persone che ho incontrato nella vita e che mi hanno cambiato il corso degli eventi per portarmi qui son state tante. La catena di eventi più vicina è partita proprio con quel ragazzo che mi ricontattò per quell'ultimo progetto a cui ho partecipato e che per ironia è stato lo stesso che me ne ha cacciata. Ha fatto sì che incontrassi Andrea (col quale lavoro ancora adesso, è lui che si cela dietro alla musica dei miei brani) e lui mi ha portata da Dario. Proprio loro due mi son rimasti accanto dal primo giorno e ancora lo sono, insegnandomi, spronandomi, guidandomi, facendomi forza quando non ne avevo e mi han dato modo di iniziare a diventare l'artista che son sempre stata ma che non avevo mai messo in atto. Han creduto in me prima ancora che ci credessi io. Non so cosa si debba a persone così, ma penso non sia in alcun modo quantificabile.
Anche in studio ho poi trovato un ragazzo molto paziente che ha saputo tirare fuori il meglio da me pur non avendo io nessuna vera esperienza in merito.
In generale posso dire di essere stata molto fortunata fin qui, non tutti riescono a trovare un insieme di persone tanto pazienti disponibili e genuinamente affezionate quando entrano in questo mondo. Molti si ritrovano da soli in mezzo ai lupi affamati e finiscono tritati e masticati ancor prima di cominciare purtroppo.


Prima di salutarci, dato che sei solo al debutto e dato che, visto il tuo talento, la strada sarà sicuramente molto lunga, quali sono ora i tuoi progetti per il futuro e che cosa ti aspetti da questa tua prima avventura radiofonica..?


Beh sul lungo termine sicuramente intendo andare avanti su questa strada, mi sto dedicando interamente a questo progetto musicale, non so quanto e che tipo di successo avrà, ma mi interessa solamente poter vivere della mia arte, non la fama e le ville e i macchinoni e la barca e il Rolex di diamanti e tutta quella roba inutile ed incredibilmente pacchiana atta ad ostentare ricchezza. Voglio solo poter portare qualcosa di nuovo e buono nel mondo e che per quanto possibile faccia stare bene le persone...voglio poter vivere di ciò, potermici dedicare liberamente e magari poter avere a che fare con tanti altri artisti e altre realtà, in modo da mantenere sempre stimolante, in continua crescita e costante evoluzione sia la mia arte che me stessa.
Sul breve termine invece non rivelo ancora nulla se non che c'è un gran frusciare e cinguettare di uccellini irrequieti che non vedo l'ora di presentarvi haha


 

 Sonia Bellin




 

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