mercoledì 16 dicembre 2020

 

 

INTERVISTA AI SOUND’S BORDERLINE

 

Dopo l’uscita del loro nuovo singolo e del relativo videoclip, abbiamo incontrato Angelo Argento, Ylenia Ancona e Matteo Furio, ovvero i SOUND’S BORDERLINE…

 

 

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Benvenuti ragazzi,

 

allora, innanzitutto, domanda obbligata in un certo senso, dato che il motivo è abbastanza ravvisabile, tuttavia immagino che gli ascoltatori e il pubblico che ancora non vi conosce, voglia sapere come mai vi chiamate proprio così?

 

Ciao, grazie per averci dato questo spazio. Allora, iniziamo con il dire che Sound’s Borderline significa letteralmente confine del suono, ma in realtà il Borderline è anche un disturbo comportamentale che provoca emozioni contrastanti, proprio come i nostri brani.

 

 

Il brano che attualmente state promuovendo si intitola “I’m a liar”, sia tratta del vostro primo singolo?

 

Si, è il nostro primo singolo sotto la nuova etichetta della Pan Music Prod, diciamo che è l’inizio di un nuovo progetto più grande.

 

 

Ascoltando ““I’m a liar”, non può non saltarmi in testa lo stile dei Royal Blood, band inglese di di nuova generazione che risponde molto al genere stoner rock, ma i cui riferimenti al classici rock sono imprescindibili.

 

Si, infatti il nostro genere si avvicina moltissimo al genere suonato dai Royal Blood. Ci sono molte band che ci hanno influenzato molto sia della nuova, che della vecchia generazione. 

 

 

Si tratta di una brano dalle forti cadenza stoner, con rimandi al grunge, persino al metal…ma qual’è l’idea di fondo che meglio vi definisce, il vostro stile principale…?

 

Il nostro stile principale possiamo definirlo dirty rock, ma c’è molto appunto come detto prima, di Royal blood, ma anche di rom Above 1979, Queens of the Stone Age. 

 

 

In generale, cosa ne pensate delle realtà musicali emergenti e, quanto queste hanno ispirato la vostra formazione musicale?

 

Secondo il nostro modesto parere ci sono delle proposte musicali davvero valide nell’ultimo periodo, sia in Italia che all’estero. La differenza sostanziale che c’è nella scena musicale Italiana è che la maggior parte delle volte a queste “realtà” non vengono date le giuste attenzioni e il giusto risalto per emergere a meno che queste non si "omologhino" a quelli che sono gli standard musicali italiani perdendo così la loro personalità sonora. Sicuramente queste realtà, specialmente se simpatizzanti del genere, ci hanno in qualche modo ispirato non tanto dal punto di vista musicale tanto quanto per il percorso da seguire e come affrontarlo, capire quali sono le tappe da loro affrontate e affrontarle, se possibile, anche meglio.

 

Come si evince dal titolo il singolo “I’m a liar” tratta il tema della bugia e di tutto l’universo della finzione..quanto il rock e il metal si addice a tematiche come questa e quali sono poi le ispirazioni per i testi delle vostre canzoni.?

 

Sicuramente le sonorità sporche e taglienti che accomunano questi due generi si addicono molto al tema della bugia trattato rabbiosamente nel nostro singolo. Senza ombra di dubbio,


una forte influenza per il tema trattato è data dalle tante delusioni che hanno fatto parte del nostro percorso musicale, aspettative che sono state deluse e che abbiamo considerato come una sorta di bugia nei nostri stessi confronti.

 

Oltre all’attuale singolo, state elaborando un album o un ep…quali altri progetti sono in programma…?

 

Momentaneamente abbiamo in programma la registrazione e la pubblicazione di altri nuovi singoli che in seguito completeranno un ep, nel frattempo cercheremo di essere più attivi sui social e magari in futuro pubblicizzare il nostro progetto suonando il più possibile live con un tour in tutta Italia!

 

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