mercoledì 2 dicembre 2020

IL SUCCESSO IN RADIO DI MARIA MARINO

 


Da qualche settimana in radio e già ANGELI NELL’INFERNO di Maria marino è entrato nella classifica  dei brani indipendenti  più trasmessi dalle radio italiane. Stiamo infatti parlando di un’interprete, abituata al successo radiofonico  e che due anni fa ha partecipato ad un importante contest con il brano “D’Amore Morirei” grazie al quale, ha potuto poi prendere parte al noto CAMPUS MUSICALE CET MOGOL.

Coautrice della maggior parte dei brani, Maria Marino collabora con L'ETICHETTA DISCOGRAFICA BIGFAT MUSICPRODUCTION e di recente è stata anche protagonista di un’ incredibile esperienza cinematografica a sfondo sociale, avendo poi la soddisfazione di comparire su grandi testate nazionali quali “EVA 3000” e “VIP”.

Soltanto poche settimane prima del lockdown di marzo, a febbraio la cantante è stata anche invitata nella città di Sanremo durante il Festival della canzone italiana, dove ha avuto modo di aumentare la sua visibilità e di farsi conoscere al grande pubblico, grazie alle numerose interviste nelle radio presenti durante la kermesse canora. Tante sono state le attenzioni da parte della critica e dei giornalisti sparsi per i palchi e per le piazze gremita di gente  e tanti i ricordi che Maria ha riportato nella  sua amata Calabria, con un ritorno che ha entusiasmato tutti i suoi conterranei i quali l’hanno accolta a braccia aperte.

 Recentemente entrata a far parte anche di una associazione culturale denominata, BELLATRIX In cui creano eventi di spettacolo a tutto tondo, nel campo della moda, cinema e intrattenimento, l’artista non si ferma un attimo e oltre a coltivare la sua attività artistica di cantautrice, si mette in gioco a 360 ° con l’arte dello spettacolo. Dopo la pubblicazione in radio di diversi singoli, la Marino ha rilasciato il suo ultimo album di inediti intitolato CALEIDOSCOPIO e disponibile in tutti i digital store.

Il nuovo singolo è invece tutt’altro che colori e suoni eterei e, già dal titolo, si evince la contraddittorietà insita nel testo dove si analizza la sfuggevolezza del tempo e della transitorietà dei momenti belli vissuti. “L'uomo molto spesso usa il termine per Sempre. Ma purtroppo la parola fine è una costante nella nostra vita. Quindi finisce il giorno, finisce un bel film , può finire un'amicizia, lasciandosi dietro sempre un senso di vuoto. Tutto ha un inizio, ma tutto prima o poi si concluderà con la parola fine . Questo non vuol dire che non valga la pena di dare inizio alle cose, che possa essere un’iniziativa, un’idea, un amore. Per fortuna i sentimenti non fanno parte dei beni materiali” spiega Maria; come direbbe Gregori “Qualcosa rimane…” e questi appunto sono i sentimenti di cui non possiamo fare a meno. In questo brano continua la Marino, “affronto appunto la fine di un amore non voluta, né cercata, tantomeno desiderata dai partner, ma sopraggiunta, perché il tempo sulla terra di uno dei due è finito.” Nonostante il dolore però subito da chi resta, il legame non si spezza e la morte non estingue l’amore sempre vico e presente nell’anima e nel cuore di chi lo ha vissuto e ci chi continua a viverlo. . “ Ovviamente chi rimane deve fare i conti con la mancanza fisica e con il vuoto che rimane. Perdendo la vita di calore e di colore, vivendo ogni giorno come un continuo inverno in un cupo inferno. Ma c'è un momento in cui ci deve vestire di coraggio e bisogna lasciare andare chi si è amati. Bisogna andare oltre, usare i propri sentimenti e le proprie sensazioni ,per potersi rincontrare con i propri cari. In un luogo sereno e non convenzionale, seguendo la via dell'arcobaleno che da sempre fa da ponte tra la realtà e il sogno”.

 

Sonia Bellin

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