Dopo il suo primo album discografico
intitolato “Degli angeli e dell’amore”, ecco il ritorno in radio del cantautore
Maurizio Luciano con il singolo “Continuando il viaggio”, lo abbiamo incontrato
per porgli qualche domanda e farci raccontare questa sua nuova e intraprendente
avventura discografica…
Ben ritrovato Maurizio,
è di questi giorni la messa in onda
radiofonica di un nuovo inedito, un brano a cui hai dichiarato di tenere
particolarmente…
Si, ci tengo per più motivi. Primo, perché segna il ritorno alla
pubblicazione di un mio nuovo brano dopo un lungo periodo di pausa. Secondo, è
che questa creatura era nata dopo il primo lockdown e, per il suo significato,
avrei voluto lanciarla allora; purtroppo, per alcune circostanze non ci sono
riuscito all’epoca e sono contento che sia successo ora, dopo il secondo
lockdown.
Infine, ci tengo particolarmente poiché
questa canzone, che lancia un messaggio di ottimismo e di speranza per
l’umanità tutta, mi è servita, a livello personale, per comunicare, a quanti mi
seguono, lo spirito positivo con il quale sto affrontando un imprevisto della
vita.
È nota ormai a tutti la profondità dei
testi delle tue canzoni, per non parlare della melodia che li accompagna,
“Continuando il viaggio” è un racconto in metafora della vita e delle emozioni
che essa ci trasmette…
Il mio approccio è sempre guidato da un
coinvolgimento emotivo, parlo sia della scrittura del testo che della
composizione della melodia. Mi verrebbe da dire che è stato facile utilizzare
il viaggio come metafora della vita ma credo che l’aggettivo giusto sia
“istintivo”. Istintivo perché ho traslato l’immagine cristiana di “popolo in
cammino”, popolo non errante ma popolo che cerca la luce, che cerca di dare
elementi positivi alla comunità al fine di proseguire il viaggio della propria
vita con ottimismo e fiducia; e questo brano rilancia esattamente questi
concetti.
Questo non è certo il tuo esordio, anzi,
la tua carriera artistica ha una lunga storia e non solo in fatto di musica…
Mi sono dilettato in diverse arti da giovane.
Quella alla quale ho dato seguito è la scrittura in versi: mi ha dato
grande soddisfazione vedere alcune mie poesie pubblicate in antologie contemporanee.
Poi, avvicinandomi alla composizione, ho lasciato incontrare la ritmica
metrica dei versi con la matematica della musica ed è nato l’incantesimo della
prima canzone e poi, a seguire, tante altre. Ad oggi ho diverse decine di brani
depositati in SIAE ed il tempo per finalizzarli è sempre troppo poco poiché
svolgo un’attività lavorativa, al di fuori del mondo della musica, che mi
impegna molto.
Parlando di musica, il genere che proponi
con le tue canzoni, tiene molto conto del cantautorato e della melodia
italiana, che si arricchisce di tutto l’apporto emotivo che ogni brano riesce a
trasmettere…
Si, la mia vena di cantautore e la mia sensibilità si sposano naturalmente
con la melodia classica italiana che cerco di comporre e arricchire con
originalità e contaminazioni.
Ritornando ai singoli precedenti, c’è
sicuramente una continuità dal punto di vista stilistico, tuttavia in
“Continuando il viaggio “si ravvisa una nuova veste di cantautore, più matura e
più consapevole…
Questo lo lascio dire a voi addetti ai
lavori; se lo avete notato mi fa piacere.
Non solo dal punto di vista lirico, ma
anche musicale, si riscontra un’evoluzione e uno stile che, partendo
dall’intimità, trova una fisionomia nuova rispetto al lavoro precedente…il
genere stesso del brano, partendo dal cantautorato italiano, si dirige qui
verso il folk…
Essenzialmente mi piace sperimentare. Nel
primo album, due brani battevano il ritmo samba pagode, altri avevano richiami
a suoni etnici come quello del flauto di pan o del bouzouki; negli ultimi
lavori ho avuto come riferimento un pop europeo con qualche salto nel
country/folk americano.
Anche in questo, come nel tuo precedente
lavoro, ti sei avvalso per la produzione e per gli arrangiamenti della
collaborazione con il Maestro Nuccio Tortora; cosa ha reso indispensabile il
suo contributo e che cosa ha fatto sì che le vostre idee si allineassero…?
Quando lavori con dei mostri sacri che
hanno fatto la storia della musica italiana e mondiale non puoi far altro che
recepire i preziosi consigli ricevuti; e Nuccio da navigato polistrumentista,
direttore d’orchestra, da persona generosa qual è, mette a disposizione tutto
il bagaglio di esperienze che ha accumulato; Il mio è un prodotto grezzo, fatto
alla chitarra; il suo contributo è essenziale per trovare le orchestrazioni
giuste, i corretti equilibri tra i suoni. Le soluzioni giungono, comunque, da
un confronto continuo tra le mie e le sue idee.
Ora che il brano è inserito in rotazione
radiofonica, sarà possibile avere anche un riscontro da parte non solo della
critica, ma anche del pubblico, tu, come artista, cosa ti senti di comunicare
nello specifico a chi si mette all’ascolto di “Continuando il viaggio”…?
La speranza, l’ottimismo, l’amore per la
vita.
Sonia Bellin
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