venerdì 15 gennaio 2021

INTERVISTA A RAFFAELE FRANKAVILLA


 


Si fa chiamare semplicemente Frankavilla l’autore di “banale” e prima ancora di “Guanti di lattice”, l’artista che alla leggerezza e spensieratezza del pop, sa sapientemente coniugare ironia e, profondità, come dimostra i suoi due ultimi singoli... .

 

Ben ritrovato caro Raffaele,

 

Cominciamo dal tuo singolo precedente, il brano “Guanti di lattice” dedicato a questi tempi un po’ distorti e che sovvertono tutte le nostre certezze

 

Eh già, purtroppo abbiamo perso tutte le nostre certezze, ci è mancato il terreno da sotto i piedi, come si suol dire.

Sinceramente Guanti di lattice, come ho già detto in più occasioni, non era in programma. Dopo aver guardato alcune immagini drammatiche, mi son messo al piano e me la son ritrovata davanti dopo 5 minuti.

E ho deciso di pubblicarla e donarla a tutti quanti noi.

 

”Banale” è invece un brano con un tema del tutto diverso ma con un’atmosfera che sconfina ancora una volta nella profondità.

 

Banale è la canzone più semplice che abbia mai scritto. Anche questa non era prevista, un altro dono.

Un testo semplice che potesse arrivare a tutti.

Non è mai facile parlare dell’ amore, una parola che è ancora un tabù, seppur nel 2020. Io invece credo che l’amore sia alla base di una ripartenza, di una rinascita.

D'altronde la vita di ognuno di noi è frutto dell’ amore.

E amare, dare senza pensare di ricevere, volere bene, fare del bene, sembrano cose scontate, banali, appunto, ma dovrebbero essere il lietmotiv di tutti quanti noi.

 

Hai detto di quanto il brano possa essere letto sotto varie forme inerenti l’amore e di come in musica assomigli alla colonna sonora di un film... .

 

Per capire che in musica assomigli a una colonna sonora di un film, credo che basti mettere due cuffiette, chiudere gli occhi e lasciarsi andare.

Per quanto riguarda invece la lettura del brano, Banale è un inno all’amore. In tutte le sue forme.

L’amore è di tutti e per tutti.

Dobbiamo ritrovare quella voglia di voler bene, la stessa di quando eravamo bambini. Nella nostra ingenua purezza, era nascosta tutta quella voglia di affezionarci, relazionarci, condividere, c era un grande bisogno di amare e sentirsi amati.

In questo momento storico non credo che ci possa essere una lingua più universale di quella parlata dall’ amore.

 Per quanto riguarda il sound invece, “Banale” si caratterizza per un uso della chitarra che tu, personalmente, non avevi mai utilizzato nella tua discografia...


Per quanto riguarda il sound per la prima volta nella mia discografia non è presente alcuna chitarra.

In Guanti di lattice per esempio la chitarra acustica è la colonna portante, con l aggiunta di un solo finale.

Se andiamo a ritroso, in Un pianeta che non c è troviamo il sax del grande Kasra. Diciamo che in ogni canzone provo ad esaltare uno strumento.

Perché sono importanti tutti allo stesso modo e sta a noi dargli il giusto valore.

 Chiariamo poi che il brano, è nato al piano, mentre stavi strimpellando e data l’armonia che esso riporta, si inserisce in modo perfetto nel quadro atmosferico natalizio..

 Verissimo.

Il brano è nato al piano ed ha un richiamo natalizio.

Ho preferito lasciarla così com’ è nata, proprio per questo.

Sarò luna in quelle notti in cui il buio fa paura, sarò il sole che riscalderà i tuoi invemi e quando sarà dura sai sarà uguale per te non cambiare perché sei speciale, l avranno detto in tanti ma non è mai Banale..

Solo il piano poteva sposarsi al meglio con queste parole, o almeno credo.

Voglio ringraziare sia il maestro Leonardo Tamburrano per il suo arrangiamento al piano, che l'amico fraterno Rubino Francesco che ha curato produzione e mixaggio.

Prima del secondo ritornello un omaggio al mio mito Vasco Rossi, con un richiamo ad Albachiara.

 Prima di concludere, parliamo del video di “Banale”, realizzato dal video maker palaggianese Claudio Pugliese, con la presenza del cantante e della sua ragazza. I due camminando per le vie dei borghi antichi di alcuni dei comuni della Puglia.

 Nel video c’ è la mia compagna Sandra, con cui convivo da qualche anno. Per parlare di amore bisogna essere trasparenti. E credo che così facendo, abbia dato la giusta importanza al messaggio che volevo dare con Banale. Sono un puro, un vero, un incredibile e inguaribile romantico, parafrasando Vasco Rossi. E ho preferito mettermi completamente a nudo. Il tutto è stato realizzato dal mio Bro Claudio Pugliese, una persona splendida di cui ho tanta stima, come ho avuto modo di dire in altre occasioni. Anche questa volta, così come in guanti di lattice, ha rappresentato nel migliore dei modi il senso del brano. Ormai Claudio è una grandissima certezza, non più una scoperta. Con lui è nata sin da subito una grandissima intesa. Infatti ha realizzato anche il videoclip di Guanti di lattice, oltre al fatto che è 1 ideatore, nonché regista della nostra Web TV Tutto nasce per caso.

 


Sonia Bellin

 

 

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