lunedì 16 novembre 2020

NUOVA INTERVISTA A STEFANO MORDENTI

 



 

Dopo la carica ironica di “Passami il bicchiere e dopo la dolcezza di “A piedi nudi corri”, brano dedicato alla figlia Stella,  MOR è ritornato con un nuovissimo singolo intitolato LA MASCHERA e pubblicato il 27 settembre sui maggiori store di musica digitale e  che in poco tempo ha superato i 1.000  ascolti su Spotify !

 

 

“Il brano scritto 10 anni fa e pubblicato oggi in altra veste musicale (basta cercare su Google per trovare la vecchia traccia ancora presente su alcuni siti) , parla delle molteplici sfaccettature delle persone che dietro al volto, nascondono un mondo, uno stato d'animo, un modo di essere che spesso contrasta con ciò che appare agli occhi degli altri e nella realtà….” hai descritto così parlando del tuo nuovo brano e oggi più che mai, ci rendiamo conto di quanto tutto sia basato sull’apparenza, lasciandoci troppo spesso influenzare da ciò a prima vista appare “bello”, ma quanto la bellezza diventa tale solo se radicata nella profondità delle cose…?

Spesso si considera “bello” ciò che ci colpisce di primo impatto, esteriormente. La bellezza  invece richiede del  tempo, ha bisogno di essere ricercata, capita, compresa. Lo sbaglio dei giorni nostri è quello di non dedicare più tempo alla memoria, alla storia, che ci raccontano le bellezze del nostro passato e ci aiutano a  capire meglio il nostro presente. Dobbiamo riprenderci il nostro tempo per capirci meglio, per capire meglio gli altri ed essere più concreti , veri e sinceri.                             La superficialità con cui le persone trattano molti aspetti della vita, la voglia frenetica di apparire sempre e comunque in ogni luogo facendo qualsiasi cosa pur di ottenere  visibilità nascondono un disagio di fondo che è insito nella nostra società sempre più vuota culturalmente.

“Cerco sempre un motivo per stare in equilibrio, per non cadere a pezzi, voglio sentirmi ancora vivo…”Ci sono momenti  in cui davvero il mondo intero sembra crollarti addosso senza lasciarti alcuna via d’uscita, tuttavia sono proprio quei momenti di  vuoto totale, in cui possiamo avvertire la forza del nostro essere, senza maschera e senza paura….

Arriva un tempo per tutto. Quando ci guardiamo dentro se non abbiamo dei valori veri  che ci aiutano a restare in piedi, a trovare la forza, quando arrivano le prime difficoltà andiamo in crisi.  E le difficoltà arrivano prima o poi che si tratti di amore, di lavoro, di salute.                                  E’ come se andassimo in corto circuito perché ci piomba addosso un problema che non sappiamo risolvere e non sappiamo a chi chiedere aiuto. Ma come dice il proverbio, “aiutati che Dio t’aiuta”. Perciò un motivo “vero” per stare sempre in equilibrio va trovato, va ricercato e bisogna dedicargli del tempo, come alle cose belle appunto. Quindi per non cadere a pezzi, c’è bisogno di togliersi questa maschera dal volto per essere più veri e se abbiamo bisogno di qualcuno non bisogna vergognarsi a chiedere aiuto. Essere forti significa non sembrarlo e basta, ma ammettere le proprie debolezze e ripartire, senza paure.

“Cerco sempre una luce, del buio non ho paura, l'uscita è un posto sicuro restare dentro e vivere meglio…”queste parole sembrano parlare a chiunque, trasmettendo quella sensazione di conforto apportata dalla solitudine ..e proprio perché il buio ci attraversa cerchiamo dentro di noi una luce……quale è per Stefano Mordenti questa luce interiore? 

Con queste  parole ho voluto  evidenziare  il contrasto che c’è in ognuno di noi quando si cerca una luce, una via d’uscita, che in una situazione di difficoltà equivale a trovare  un “posto sicuro”.       A volte invece  è meglio restare dentro a una situazione che ci appare difficile per cercare di viverla e di vivere meglio.

 “Cerco sempre qualcosa, che non so dirti che cosa, non vorrei farti un dispetto, ma sono qui che ancora aspetto…” hai scritto 10 anni fa questo brano, tuttavia lo hai pubblicato in questo autunno 2020…Quanto vedi attuale questo brano con i tempi che corrono?

Quando ho riascoltato la canzone a distanza di tempo durante questa pandemia, risentendo alcune frasi, mi sono venuti i brividi perché pur parlando di maschere  che riguardano la personalità e l’essere delle persone, alcune di esse le vedo come profetiche:

“e mi nascondo dietro a una maschera che indosso in fretta prima di uscire”

 

la casa è piccola, ma sono al sicuro” 

Questa frase si commentano da sole...

cerco sempre un motivo per sentirmi ancora vivo” 

Penso alle enormi difficoltà sanitarie, sociali ed economiche derivate dalla pandemia.

...sono qui che ancora aspetto” 

Penso all’attesa per la fine della pandemia e per riabbracciare i nostri cari.

la strada è stretta, ma voglio passare, senza certezze, senza paure”

Penso che in questo momento la strada sia  stretta e in salita per tutti, ma dobbiamo andare avanti insieme, con prudenza, con forza e senza paure.

 Ritornando a 10 anni fa, che cosa ha ispirato la composizione del brano…?

Mi hanno ispirato le persone. Noi siamo esseri assolutamente unici anche se ci somigliamo.          In ognuno di noi si nascondono mondi completamente diversi e da esplorare e per questo motivo mi piace molto conoscere le persone per comprendere anche meglio me stesso.

 

Hai dichiarato che con questo singolo, prenderanno il via una serie di progetti e di collaborazioni interessanti…ti va di anticiparci qualcosa…?

In questo 2020 così particolare e difficile per tutti noi, ho vissuto dei momenti molto belli e unici in ambito musicale come quello di salire sul palco del Teatro dell’Ariston di Sanremo, registrare nuovi singoli,  ascoltare i miei brani sulle radio di tutta Italia, leggere  un fumetto a me dedicato, essere trasmesso in Tv...mai mi sarei aspettato tutto questo.    Altre importanti novità arriveranno a breve e sarà un altro sogno che piano piano si realizzerà...non voglio anticipare nulla a riguardo, ma approfitto ancora una volta per ringraziare chi mi ha accompagnato fino a qui e chi mi sta accompagnando verso un futuro che spero sia roseo per me e  per tutti gli addetti del settore musicale e non solo…

Grazie mille Sonia per l’intervista !

Un abbraccio a te, ai miei amici, a chi mi sostiene. 

 

Sonia Bellin




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