Mentre ancora in radio risuona il suo ultimo singolo,
A PIEDI NUDI CORRI, abbiamo avuto modo di scorgere tra i vari social, la
presenza di Stefano Mordenti al Sanremo
Rock, il famoso contest annuale volto a promuovere gli artisti emergenti, con
un particolare occhio di riguardo per la scena indipendente. MOR, nome d’arte
dell’artista, dopo aver passato le varie fasi di selezione, è arrivato alle
finali del concorso, tenutosi pochi giorni fa nella città dei fiori, lo abbiamo
intervistato per farci raccontare direttamente da lui emozioni e sensazioni
vissute, in attesa di ascoltare il suo nuovissimo singolo- “
Ben ritrovato caro MOR…allora
innanzittutto spieghiamo soprattutto per chi non lo conosce, che cos’è il Sanremo
Rock e che cosa permette tale concorso agli artisti emergenti….
Sanremo Rock
è un festival musicale nazionale e internazionale storico, dove sono
passati negli anni artisti che hanno fatto la storia della musica, solo per
citarne alcuni: i Litfiba, Ligabue, i Tazenda, i Bluvertigo.
E' un festival che dà la possibilità ai cantautori e alle band emergenti di
esibirsi su palchi importanti ed è una vetrina per far conoscere la propria
musica ad esperti del settore (manager, produttori, editori, case
discografiche, radio ecc..).
Sanremo Rock offre la possibilità di
salire sul palco più importante d'Italia e uno dei più importanti del mondo che
è quello del Teatro dell'Ariston di Sanremo.
Penso che tutto questo sia sufficiente per dire: ok, ci provo!
Tra i tanti artisti che
hanno partecipato nelle diverse semifinali regionali, sei arrivato alle
finalissime nazionali, quali sono stati i brani che hai proposto alla giuria e
quali sono state, dal tuo punto di vista, le loro reazioni….?
Nella finale regionale (Toscana) ho portato 2 brani: "A Piedi nudi
corri" e "Passami il bicchiere".
Quest'ultimo brano, l'ho portato con me alla finale nazionale che si è svolta
sul palco del Teatro dell'Ariston di Sanremo. La sala era quella rossa, dove si
svolge il Festival della canzone italiana. Il compito della giuria non è stato
per niente facile dato che ha avuto poco tempo per esprimersi perché gli artisti
in gara erano tanti, ma i complimenti li ho ricevuti dopo, quando sono
sceso dal palco.
Le parole che hanno speso nei miei confronti da importanti esperti musicali,
sono state bellissime e mi hanno aperto nuove ed affascinanti strade da
percorrere in futuro.
In un periodo come
questo, così difficile per gli artisti dello spettacolo e così povero dal punto
di vista dei live e delle manifestazioni musicali…quali sono le sensazioni nel
poter partecipare ad un evento di tale portata…?
La manifestazione si è svolta nel
miglior modo possibile. Devo fare i complimenti a tutta la macchina
organizzativa perché non era facile gestire così tanti artisti (le band in gara
erano quasi 250) e tutto ciò che gravita intorno in completa sicurezza.
E' stato un bellissimo evento e sono stato felice di essere arrivato dove tanti
artisti vorrebbero arrivare: sul palco dell'Ariston.
Per me è stata una grande vittoria, un'emozione incredibile e unica. Un sogno
che si è realizzato.
Sul palco mi sono sentito a mio agio dopo il primo minuto di completo
smarrimento.
L'atmosfera è stata molto positiva. Sono arrivato solo, senza conoscere
minimamente nessuno, ma ho
conosciuto ragazzi in gara splendidi e poi i musicisti di Sanremo che mi hanno
accompagnato: persone umili e grandi professionisti. Voglio approfittare di
questo spazio per ringraziare: Ramon Rossi, Mauro Vero, Fulvio Gaslini e
Riccardo Sasso.
Il mio desiderio è quello di tornare a Sanremo per rivivere questa bellissima
esperienza con la speranza di poter vedere gli spalti finalmente pieni.
Sonia Bellin
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