martedì 26 maggio 2020

INTERVISTA A SPINAZ





E siamo oggi in compagnia di SPINAZ, al secolo Mauro Spinazzola, cantautore tarantino , trasferitosi prima a Padova e poi a Bologna, dove ha inizio per lui, tutta una serie di progetti musicali a partire da un nuovo singolo di cui Mauro è pronto a parlarci ….
 Benvenuto Mauro, cominciamo parlando  di questo tuo trasferimento a Bologna, quali stimoli e quali  nuove opportunità ti ha offerto questa storica città…?

Bologna è una città fantastica, si respira musica ovunque: nelle vie, nelle piazze, nei locali. Quando mi trovo a comporre, spesso mi succede di pensare ai tanti personaggi di spicco che hanno fatto la storia della musica e che sono legati a Bologna. Troppo facile ricordare Dalla, ma l’elenco è lunghissimo. Quindi sento quasi il dovere di aver rispetto per queste figure, di far di tutto per non deluderle. È quasi un senso di responsabilità direi.

Quando hai capito che la musica, doveva in qualche modo entrare a far parte della tua vita?
Ho capito che la musica avrebbe fatto parte della mia vita sin da bambino. Mi ricordo che mi divertivo a comporre dei testi su delle melodie che ascoltavo casualmente. E la cosa sorprendente era che molto spesso musica e parole si fondevano alla perfezione. Anche oggi mi capita spesso che quando ho un ritmo che mi piace il testo venga fuori di getto, quasi automaticamente.

Hai iniziato la gavetta nei locali, quali erano i pezzi che più rispondevano alla tua indole musicale…tali influenze sono poi cambiate nel corso del tempo…?

I miei gusti musicali sono sempre stati piuttosto versatili. Ho amato molto la musica italiana della seconda metà anni 90, ascoltavo parecchio i primi album di Grignani e Di Cataldo ad esempio. Ma contemporaneamente scoprivo anche gli U2! Negli ultimi anni invece mi sono legato all’indie e all’alternativo, con un occhio di riguardo per i Thegiornalisti e il loro ex leader Tommaso Paradiso

 Il tuo nuovo singolo FAI LA LAVATRICE CON ME  è tutt’ora in promozione su un grande circuito radiofonico…ci parli un po’ della nascita di questo brano e di come è scaturita l’idea di un titolo così particolare…?

Il brano è nato di getto, una mattina di inizio Aprile. In questi mesi siamo stati molto più a contatto con le persone che amiamo, abbiamo imparato a vivere la loro quotidianità. E ci siamo ritrovati ad essere complici anche nelle piccole cose come fare la lavatrice, stirare o stendere il bucato. Uno dei pochi aspetti positivi dell’emergenza sanitaria che viviamo è che forse molti di noi hanno smussato alcuni lati caratteriali, aumentando il senso di appartenenza nei rapporti.

 Il singolo farà parte di un album in programma…?
Prima della fine dell’estate uscirà un nuovo singolo, sempre un po’ particolare e fuori dagli schemi. L’obiettivo è pubblicare un ep entro fine anno

Il genere di FAI LA LAVATRICE CON ME è prettamente pop, quel pop leggero e radiofonico di risonanza estiva, giusto per la stagione imminente…qual è il tuo genere di riferimento…?

FAI LA LAVATRICE CON ME rispecchia a pieno il mio genere di riferimento. Ho sempre amato scrivere canzoni che facessero star bene e regalassero spensieratezza. Queste caratteristiche le ritroveremo anche nel prossimo singolo. Per me è una sorta di terapia per l’anima.

Prima di salutarci ti chiedo una tua  opinione su questa momento un po’ critico per la musica e per l’arte in generale….mai come ora forse ci rendiamo conto della loro importanza….

Il momento che viviamo è delicatissimo per gli artisti. Io credo che rinunciare ai grandi eventi estivi sarà una ferita difficile da curare. Penso ovviamente anche ai tanti operatori del settore che lavorando con passione hanno reso possibile quello che abbiamo vissuto sino a inizio anno. Per ripartire servirà unione e comunione di intenti, ma la musica riesce spesso a far miracoli. E io ci credo.
Sonia Bellin


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