lunedì 27 maggio 2024

“DON’T LOOK BACK IN HANGOVER” E’ IL NUOVO SINGOLO DEGLI YNSANYA

 



Energia, senso del ritmo e un sound ribelle… Sono questi gli ingredienti principali che contraddistinguono gli Ynsanya,  quattro ragazzi calabresi, Matteo Ferraro (voce e chitarra), Manuel De Rose (chitarra), Aurelio Pellicano (batteria) Mario Saccomanno (basso), e tanta voglia di suonare, di sperimentare portando il loro mondo nel panorama musicale italiano.

 

Un suono originale contraddistinto da un punk grezzo e acuto, il quale però si interseca con il rock, sfiorando in alcuni momenti addirittura l’hard rock. Un suono che sprigiona rabbia, indignazione ma soprattutto ribellione e desiderio di emergere. Gli Ynsanya del resto, sono una band dove l'obiettivo principale è fare arrivare la loro musica a più persone, e allora ecco un sound originale e inconfondibile, dove l’idea di proporre brani freschi e dal ritmo sostenuto, incontra il bisogno di comunicare un messaggio concreto. L’approccio musicale degli Ynsanya è spontaneo e dettato soltanto dalla volontà di esprimere se stessi: complicità, passione ed immedesimazione, senza rinunciare a delle sonorità moderne, al passo con i tempi e che facciano sussultare il pubblico sia alla radio che nei live.

Il progetto nasce da Matteo Ferraro (voce e chitarra) e dal suo sogno di coinvolgere un numero sempre maggiore di persone nel suo universo musicale, ecco allora nascere gli Ynsanya:  4 ragazzi  uniti dalla passione per la musica che, nell’estate del 2022 decidono di formare una band. Il loro percorso comincia con i live, dove muovono i primi passi e  iniziano a suonare partendo dai locali presenti sulla costa Tirrenica del cosentino.  Si esibiscono in poco tempo, in oltre cento concerti, partecipando inoltre  ad eventi di spicco come il “Festival Euromediterraneo” di Altomonte e al “settembre Rendese”. Pubblicano quindi il loro primissimo singolo, il  brano  “Amore criminale” autoprodotto e  vincono il festival Giovani Talenti  firmando, successivamente per la label PMS Studio. Con la nuova etichetta fondata dal produttore Raffaele Montanari i ragazzi hanno modo di divulgare ancora di più la loro musica, realizzando ben presto anche un nuovo singolo che incidono con la Pms e pubblicano nei maggiori digital stores.

Qualche settimana fa la band pubblicava ” Phunk”, un brano che parlava  di una tematica sociale molto sentita in questo periodo, ovvero di come la realtà, sia spesso confusa con la finzione a causa dei social network e di altri strumenti (come ad esempio photoshop), che impediscono una vera  veritiera condizione reale. Quando si ha a che fare con i social o con altri metodi attraverso i quali possiamo modificare la realtà “a nostro piacimento” infatti, diventa facile nascondersi e inventare un nuovo “io”, una sorta di alter ego di ciò che siamo, al quale affidiamo le migliori caratteristiche, senza poi tener conto della reale corrispondenza alla realtà, che viene quindi persa di vista, per lasciare spazio ad una nuova realtà definita comunemente virtuale, ma che, com’ è logico che sia, è solo un mondo camuffato, per nulla assimilabile al nostro modo di essere. Ciò che ne consegue è un’interpretazione distorta sia di noi stessi, che di ciò che ci circonda e dove risulta difficile, se non impossibile, distinguere poi la verità dalla finzione, ovvero ciò che è reale e ciò che non lo è. Quello che vediamo diventa l’apparenza delle cose, le quali, se osservate da vicino, sembrano vuote in quanto la loro apparenza è la sola natura con cui abbiamo imparato a conoscerle, senza esserci calati nella loro essenza. “Phunk” è un grido di protesta contro tale visione distorta e questo concetto è ben espresso dalle chitarre, appositamente distorte a più non posso nel pezzo per rappresentare uno sguardo mai diretto, ma sempre distante, perso e  confuso, uno sguardo mai profondo ma superficiale  come lo è la società che viviamo oggi.

Ed ora sulla stessa falsa riga di irriverenza e provocazione a suon di punk- rock, ecco il nuovo singolo della band “Don’t look back in hangover” pubblicato nei giorni scorsi in radio e nei digital stores, dove ovviamente il titolo è un gioco linguistico e sonoro che rimanda al celebre brano degli Oasis. Non  a caso le sonorità brit pop della band inglese hanno influenzato non poco gli Ynsanya, che per l’occasione, hanno deciso di sfoggiare colori offuscati nei suoni e negli arrangiamenti, mantenendo una fisionomia musicale per lo più ribelle e scapigliata, ma con una compostezza e linearità quasi in contrasto con lo stile dei fratelli Gallagher. Un ossimoro capace di stupire e nel contempo di far sentire a proprio agio l’ascoltatore, che non può esimersi dal lasciarsi sopraffare da suoni inediti, variopinti e per certi versi, anche chiaroscurali data l’indeterminatezza che rilasciano.

“Don’t look back in hangover” è la storia di una ragazza che, pur di stare con il ragazzo dei suoi sogni, è pronta a tutto, ritrovandosi a trascorrere una serata decisamente fuori dalle righe all’insegna del divertimento e dove , tuttavia, non è l’eccesso o la trasgressione in sé ad essere la protagonista del brano; al contrario, il poter “esserci” ed essere consapevoli di ciò che ci sta accadendo intorno comporta delle responsabilità anche personali in fatto di partecipazione ad un evento, ed è possibile trasgredire anche semplicemente lasciandoci guidare dal ritmo di un pezzo avvincente come questo e come ci insegnano gli Ynsanya…

 

 

 Sonia Bellin

 

 


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