Se la parola “PARADISO” nel pieno della calura estiva ci riporta direttamente in qualche spiaggia esotica del centro America, l’aggettivo fiscale ci ricorda l’artificiosità, nonché l’inganno e l’ipocrisia dietro questo che un paradiso proprio non è…
E anzi, come ci spiega bene Esma nel suo nuovo brano, il paradiso è la meta sognata e agognata, possibile solo grazie alla fuga in un luogo lontano...
Ma conosciamo meglio l’autore di questa canzone, la cui piega ironica richiama le invettive sociali di Rino Gaetano, dove il sarcasmo si insinua in un ritmo leggero e scanzonato, ma di chi osa indossare uno sguardo forbito e pronto a cogliere il minimo movimento di chi se ne sta con le mani in mano….
Un
saluto a tutti, allora “PARADISO FISCALE”, vuole essere una sorta di denuncia
contro una società corrotta e soprattutto contro chi la corrompe, contro chi la
inquina…
Un
inquinamento che non è soltanto l’esalazione di sostanze chimiche che ahimè, ci
troviamo a respirare… Quello che intendo è l’inquinamento delle nostre menti,
troppo restie a pensare autonomamente e troppo influenzato dall’agire di chi
vuole sopraffare il pensiero altrui, adattandolo a proprio piacimento…. La
politica italiana, come il sistema sociale, è un insieme di meccanismi tesi ad
estinguere l’anima buona di chi guarda le cose con trasparenza, volto più a
soffermarsi sul possesso e sull’avere piuttosto che sull’essere, in particolare
sull’essere spontanei… E la ricerca della spontaneità è un cammino lungo da
intraprendere…una sorta di viaggio dentro se stessi…
Un viaggio diventa spesso motivo di cambiamento e di crescita personale, nel 2013 tu ne hai intrapreso uno molto particolare…ti va di raccontarcelo?
Hai quindi perlustrato luoghi sperduti e metropoli dell’ Australia e dell’Asia, un ‘esperienza che di certo ti ha cambiato….
E’
un esperienza che mi ha dato fiducia, la forza di esprimermi. ho
trovato la natura, di cui mi sono innamorato. Nelle metropoli c’era un’umanità che
ti porta una luce stupenda, intravista negli occhi della gente e poi riflessa
dentro di me… Ho acquisito coraggio e ho assaporato i colori dei luoghi e i
suoni di chi mi parlava con il cuore aperto. Ho trovato anime dolci e buone,
altruiste di cui da tempo avvertivo la nostalgia….
Nel
mio viaggio mi sono addentrato nei templi buddisti e nel mondo induista, popolazioni
meno programmate al consumismo e tutto
ciò, ha influenzato parecchio la scrittura. Ho iniziato a cantare per lavoro perché
cantavo in strada ( facevo il cosiddetto busking); cantavo ininterrottamente
anche per ore, per cui ho dovuto preparare le corde vocali che si sono nel frattempo evolute e quindi è cambiato
il modo di cantare e di scrivere. Nel contempo ho continuato la mia ricerca spirituale…
ancora oggi leggo e studio le relazioni tra noi e lo spazio del cosmo… le
energie.
A proposito di ricerca spirituale e di arricchimento interiore, quanto la fede diventa un elemento imprescindibile per nutrire la nostra anima?
E’ certamente così, infatti ho studiato il Cristianesimo per diversi anni, e credo molto nelle parole di Gesù quando afferma: “Ama il prossimo tuo come te stesso”, e “Io sono il padre come il padre è in me”; nel Vangelo di Giovanni si avverte tale unità, tale appartenenza, e credo fermamente che questo dialogo, debba essere compreso come un valore valore nell’interiorità di ognuno di noi… come una scintilla divina; quello che ha fatto l’istituzione cattolica in sé sono esteriorizzazioni di qualcosa che è vuoto dentro, non vi è la piena e vera adesione alla fede , ma piuttosto un’ipocrisia.
Trovo molto esemplare invece l’insegnamento di Gesù, secondo il quale migliorando se stessi riusciamo a dare una visione migliore del mondo esteriore: se cambio le mie lenti vedo che tutto è in armonia: Fede è la fiducia che tutto ciò che accade è in nome di una strada evolutiva. Per fare un esempio, un ceffone può essere una mano che ti stava togliendo un insetto, un po’ come il famoso detto “Ciò che uccide ti fortifica”, visto però nell’ottica umanitaria … Approvo molto la visone di Gandhi, nel dire “Cambio fuori se cambio prima dentro”: il cambiamento deve essere prima e soprattutto interiore…
Nessun commento:
Posta un commento