“Muhammed Ali l’ho scritta di getto nel settembre 2019, dopo essermi
appassionato alle sue gesta sportive, la visione di pace, lo straordinario
carisma e le sue battaglie per i diritti sociali.” racconta Stefano
Virgilli, autore della canzone Muhammed Ali, dal suo album “Punto. A capo.” pubblicato ad inizio
gennaio 2021. “Non sono un cantante, ma un autore….un cantautore. Amo scrivere
canzoni e amo divulgare significati profondi.” Sono queste le parole
con le quali si presenta Stefano Virgilli, nato nel (1978), sulle montagne di
Reggio Emilia e vero e proprio globe trotter. “Ho avuto il piacere di scoprire
il mondo, avendo vissuto in Asia, Medio Oriente e Africa, per la maggior parte
della mia vita da adulto. Pur portando dentro i valori della mia cara Italia,
vedo il mondo attraverso lenti multi-etniche e multi-culturali. Letteralmente
non vedo le persone attraverso il colore della loro pelle... Sono daltonico
alle razze. Proprio per questo il messaggio di pace e uguaglianza di Muhammed
Ali ha fatto breccia nella mia anima.” Il grande Muhammed Ali nasce
Cassius Marsellus Clay nel Gennaio 1942, a Louisville, in Kentucky. A 22 anni è
giá Campione del Mondo dei pesi massimi con il suo nome di battesimo, ma nel
1967, dopo essersi rifiutato di arruolarsi nell’esercito in un clamoroso gesto
d’opposizione alla guerra in Vietnam, perde il titolo e viene bandito dalla box
professionale. Ali non si scoraggia, anzi si imbarca in un lungo periodo
sabbatico dove esplora spiritualità e eguaglianza razziale. Una vera e propria
missione che lo porta in Africa, accolto come un eroe e un messaggero di pace.
Al rientro negli Stati Uniti si trova a stretto contatto ed intellettualmente
allineato con figure storiche come Malcolm X e Dr. Martin Luther King Jr.,
unendosi - a tutti gli effetti - ai padri del movimento per i diritti civili,
che oggi si manifesta anche attraverso Black Life Matters. Quando viene
finalmente riammesso nel circuito del pugilato vince nuovamente il titolo di
Campione del Mondo dei pesi massimi nell’incontro-scontro con il suo
arci-rivale Joe Frazer, in quello che è stato definito “L’incontro del secolo”.
“Ho
vissuto la storia di Muhammed Ali attraverso libri, i documentari, le
fotografie e i video.” dichiara Virgilli “E pur non essendo mai stato
appassionato di pugilato, ho guardato tutti i suoi incontri storici - con
l’analisi tecnica dei commentatori - per capire il talento che ha portato
Muhammed Ali ad essere universalmente riconosciuto come il più grande pugile di
tutti i tempi. Ma la sua virtù più grande" continua l’artista
"credo sia stata l’incredibile capacità comunicativa che lo portò a
diventare un ambasciatore di pace in un periodo storico colmo di tensioni. In
completo contrasto con Mike Tyson, Muhammed Ali aveva la faccia da ragazzo
buono e il suo sorriso ha incantato personalitá influenti a cui ha stretto la
mano, come il Dalai Lama, Nelson Mandela e Barack Obama.”
Il testo della canzone Muhammed Ali è un preciso spaccato della vita e della carriera del grande campione, con accurati riferimenti alla sua dialettica, come l’indimenticabile fluttuare come una farfalla e pungere come un’ape. La scelta della strumentazione esalta il periodo storico con grande abilità riportando alla mente le sonoritá di fine anni ‘60. Muhammed Ali si ritira dal pugilato nel 1979 e pochi anni più tardi annuncia di essere affetto dal morbo di Parkinson. Si spegne il 3 Giungo 2016 all’età di 74 anni. La canzone “Muhammed Ali” di Stefano Virgilli è disponibile su tutte le piattaforme di streaming nell’album “Punto. A capo.”, brano numero 7. “Muhammed Ali” su Youtube: http://vrg.li/ma-y “Muhammed Ali” su Spotify : http://vrg.li/ma-s
Sonia Bellin
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