Dopo la
pubblicazione in tutte le radio del singolo “presunti onesti”, ecco il primo
album della band, intitolato appunto “musicanti di brama”
Il progetto musicale
inizia nel 2018, quando la cantautrice romana Daniela Maurizi e il chitarrista
svizzero Michael Wernli, alias I due WerMau, autori dei brani, decidono
poi di ampliare la formazione con il batterista Alberto Proietti Gaffi,
diventando il trio “Musicanti di brama”. Nel 2022,
si unisce al gruppo il bassista e arrangiatore Antonio Abruzzese, mentre Nel
2024, entra il nuovo batterista Luca Giudice.
I brani, composti musicalmente da Wernli e
Maurizi, autrice dei testi, attraversano diversi linguaggi popolari del mondo e
della tradizione teatrale cantautorale italiana: dagli echi di Gaber, alla
chanson française, dal jazz allo swing, dal sirtaki alla tammurriata, dal pop
al rock progressive con tematiche che si soffermano in sull’uomo e sulla sua
natura, in un viaggio attraverso gli stereotipi e di come questi possano
ergersi a simbolo della nostra identità.
Questo viaggio nel linguaggio
simbolico e ironico, dove il sarcasmo diventa una chiave interpretativa capace
di svelare significati profondi inerenti la natura umana, comincia con il
singolo apripista dell’album, ovvero “Presunti onesti”. Il brano è un’ironica
rappresentazione dei modi di dire che impregnano il nostro linguaggio,
condizionando il pensiero e i destini degli individui, con tutte le conseguenze
sociali ed emotive che ne derivano. Lo stesso stile cadenzato che ricopre il
testo, lo si ritrova poi nella composizione musicale, dove le dissonanze creano
contrasti in gradi di proiettare immagini inedite, dando ritmo al linguaggio e
ritmando lo stesso intercedere del suono che appare scomposto, accostato alle
parole in maniera talvolta compulsiva, proprio per creare un’esaltazione stilistica che metta
in evidenza lo spessore espressionista tipico della band.
Una band la cui identità
si manifesta nei suoni come appunto nel linguaggio, dove il registro comico si affianca
ad accordi dissonanti, con uno stile unico, fatto di rimandi, di proiezioni e di congetture linguistiche, degne
di un vero spettacolo circense.
“Presunti onesti” è un brano che nasce dalla volontà di smascherare la falsità della società e di come la natura umana non possa minimizzarsi in modo univoca, data la sua complessità. Lo stesso approccio che la quotidianità ci porta a presentare, è in contrasto con il nostro essere: vario, sorprendente ed innovativo, rispetto ad un modello pragmatico e anonimo che conforma ogni persona ad uno stereotipo. La natura umana è inconciliabile con tali pragmatismi ed ecco che, le canzoni dei Musicanti- attraverso questo stile decisamente fuori dagli schemi- vogliono proprio smascherare questo ripiego della società verso i luoghi comuni, per mostrare il vero volto dell’essere umano, fatto di imprevisti, di contrasti e di chiaroscuri e mai uguale a se stesso.
In questo viaggio dei
musicanti di Brama, dove il nome del gruppo fa capire quanto la passione, la brama
appunto, sia lo spirito che pregna ogni lembo della loro opera, è un viaggio
dove i luoghi comuni diventano luoghi
reali… Come se i personaggi e le loro storie- le storie dei musicanti- prendessero
vita, divenendo dei frammenti di scene quotidiane, intervallate da momenti
musicali dove i suoni rincorrono le parole. Parole che detengono un significato
preciso, ma al contempo capace di assumere diversi significati, perché se è
vero che ogni termine ha una precisa
connotazione semantica, è anche vero che le canzoni viaggiano come le parole stesse,
e ognuno può poi interpretare tali significati in maniera personale.
I temi affrontati nell’album
sono tanti ma con un denominatore comune, ovvero quello di spiegare la natura
umana e la sua complessità. I diversi contenuti si sviluppano attraverso un
linguaggio musicale che dal cantautorato italiano, arriva allo swing, per poi
far breccia su generi che vanno al di là della canzone intesa come tale. Qui a
parlare non è solo il testo o la musica, perché il protagonista è anche il
teatro. Una “canzone- teatro” che fa leva su un linguaggio artistico
raffinato ed elegante, capace di elargire significati altrimenti indicibili.
Uno spettacolo scenografico, dove la scenografia è data dall’azione scenica stessa… dalla
presenza dei musicanti, che danno vita ed a questo spettacolo essenzialista ma
allo stesso variopinto di colori e dove le armonie dei suoni, incontrano questi
colori evidenziandone la luce.
Un gioco linguistico che
diventa poi un gioco musicale, dal momento che, Daniela scrive i testi e canta assieme al chitarrista
che è il compositore oltre che il marito di Daniela.
C’è un accostamento
culturale che impregna anche l’aspetto musicale dell’album e dove la tradizione
prettamente italiana – primo fra tutti Gaber- trova un valido riferimento della
band, incrociando poi quella francese e mitteleuropea.
Poliritmia, dissonanze, con
una melodia che diventa talvolta
stridente, per contrastare e quindi stupire; sarcasmo ed ironia con parole che
si rincorrono tra di loro, come il tempo stesso che irrompe. Un giocare con la
tradizione mettendola in crisi, come lo stesso modo di vivere preso di mira nei
testi e con uno spirito punk che trasuda nello stile e nell’approccio della
band.
Uno spettacolo
scenografico che affronta tante tematiche, che tocca diverse culture ma anche uno
spettacolo “popolare”, con un gusto per l’ironia la quale crea, trasforma e
solleva domande, lasciando in qualche modo intendere una risposta ma senza
tradurla in modo letterale e lasciando quel senso di sospensione, dove ognuno può intendere un significato,
inscrivendolo all’interno di queste parole…Parole che sono rivelatrici continue
e che non hanno un senso unico ma una pluralità di significati e significanti, in
un gioco espressionista che apporta interattività all’opera della band.
Uno show che sfiora
diverse tematiche grazie all’approccio stesso della cantante, che esige colori
contrastanti in una frapposizione di suoni e culture, davvero ricca di spunti
per riflettere, attraverso l’ironia, sul nostro tempo e sullo scorrere
inesorabile delle parole.
Sonia Bellin
Link digital store: https://pmsstudio.lnk.to/mdbpresuntionestiFA