sabato 12 ottobre 2024

“ANIMA BIANCA”: IL VIAGGIO INTROSPETTIVO DI MAELI

 




Una nuova promessa del pop si affaccia nel mondo della Pms studio, l’etichetta con cui la giovane Elisa Marino, in arte  Maeli, ha cominciato a collaborare proprio in questi mesi, portandola alla pubblicazione del singolo “Anima Bianca”, uscito proprio in queste settimane nella radio e nei maggiori digital stores.

Elisa Marino si avvicina al canto da bambina, grazie a sua madre che le trasmette una forte passione per la musica e la supporta, incentivandola a coltivare il suo talento. Ben presto Elisa entra a far parte di diversi gruppi musicali, con i quali compie le prime esperienze sul palco: dai piano bar a Bologna e provincia, fino all’incontro con il musicista Maurizio Venturi che risulta decisivo. Con Maurizio Venturi infatti, Elisa intraprende un percorso di crescita professionale che la porta a studiare canto con la cantante Mary Boschi e a creare un progetto musicale con i musicisti Valerio Venturi, Alberto Zapparoli e Francesco Bossoli.

Ma non è tutto, in quanto di recente,  inizia anche a collaborare con il Maestro Giancarlo Di Maria di Parametri Musicali che, coinvolgendo la fisarmonicista Manuela Turrini, dà vita al progetto "Maeli" e produce brani, cover ed inediti, che andranno a comporre il primo album, di prossima uscita. Nel 2021 partecipa con il nuovo progetto al Tour Music Fest, arrivando fino alle Live audition, mentre l’anno successivo, nel  2022, arriva alla fase finale del Festival Musicale Je So Pazzo e, giusto per non farsi mancare nulla, in questo fortunato  2024 si classifica prima al festival di musica itinerante femminile di Onda Rosa Indipendente.

Una carriera in continua ascesa dunque per Maeli, la quale ha creato un progetto tutto suo e dove il suo mondo diventa parte integrante della sua musica. Una musica che la proietta a tu per tu con le emozioni, in un viaggio introspettivo che inizia proprio da qui, dal brano con cui si presenta alle radio e nel web, dal titolo “Anima bianca”.

Il sentimento vissuto nella sua essenzialità, scavando nel profondo fino a raggiungere uno stato primordiale, dove la nostra anima si purifica mostrandoci chi realmente “siamo”, ovvero persone vive che amano la vita, vivendola fino in fondo ed esperendola nella sua integrità. E mentre la voce possente e l’intensità melodica di Elisa ci riporta a percezioni sensoriali che non conoscono barriere temporali, in un confine immaginifico, la nostra anima appare rapita in questo cammino incessante verso un inizio ancora da scoprire. La stessa immagine della copertina del singolo ritrae della figure simboliche per il brano: un bambino teso a guardare una figura diafana di fronte a sé, ossia l’anima che si rispecchia nei suoi occhi, proiettando una luce infinita, i cui colori vogliono simboleggiare una rinascita. L’innocenza ritrovata quando compiamo un viaggio dentro noi stessi e l’anima più pura, capace di risvegliarsi e rinascere dalla ceneri come la fenice, in questa coloritura che dipinge i lati più nascosti della figura umana.

La comprensione di sé a partire da uno sguardo profondo che dagli altri, si trasferisce dentro di noi, per poi rispecchiarsi, di nuovo verso chi ci guarda. Un viaggio alla scoperta del nostro essere e del valore che soggiace a quello che la vita rappresenta nella sua essenza, volto a migliorare il rapporto con noi stessi e  con chi ci circonda, per sopperire alla vacuità interiore che questi tempi tentano di pubblicizzare, in un totale disarmo del nostro Io.

“Anima Bianca” è la proiezione di noi, del nostro passato e futuro, del sentimento che nutriamo verso la vita, lontano dalla mondanità a cui il materialismo odierno tenta di assuefarci.

 

Sonia Bellin

Label:

PMS Studio (www.pmsstudio.com)


Edizioni:

Parametri Musicali (www.parametrimusicali.com



Link Digital Stores:

 https://pmsstudio.lnk.to/maelianimabianca

 

domenica 6 ottobre 2024

NICOLA BONI, ELVIS NICK ED E.L.F.O. PRESENTANO DRIVE (INFERNO)

 


L’incertezza del futuro e una visone distorta della realtà, scommesse perse e promesse mancate…è questo l’inferno raccontato da Nicola Boni, Elvis Nick ed E. l.f.o., tre anime diverse, ma con un comune denominatore, ovvero quello di dissuadere l’ascoltatore dalla prefinizione di un genere- e quindi dalla stereotipizzazione di questo- per dare alla musica uno spazio ampio e illimitato, capace di comprendere e lanciarsi verso qualsiasi stile abbracciando suoni,  colori e immagini di varia provenienza. Ed ecco quindi il risultato realizzato dall’unione di questi tre artisti:  Drive(Inferno).

Un’anima irrequieta e sospinta da cromature oscure, come suggerisce quella vocalità profonda e abissale, che solo Nicola Boni riesce a sfoderare… Un movimento deciso in uno squarcio audace verso cavità inconoscibili alla scoperta di se stessi, verso insenature nascoste nei sotterranei della nostra coscienza. Il fragore delle corde vocali del cantautore sembra sussultare contro un vento invernale, gelido e tenebroso, scuotendo ogni lembo di terra, mentre questa trema, mettendo in evidenza le crepe di un’anima inquieta. Sonorità che scavano nell’ombra dei nostri pensieri, mettendo a nudo le incertezze per il futuro, e lasciando che le nostre paure escano allo scoperto… Ma in questo vuoto, in tutto questa oscurità dove si avvertono soltanto grida indistinguibili, c’è un suono che rimane lì, dentro di noi, a riscaldare quell’anima irrequieta in cerca del suo Io per scorgere quella luce in fondo al tunnel, sconfiggendo la paura e lasciandoci guidare dalla speranza. Speranza sospinta dal ritmo di ELFO, che prende spazio tra il caos di questo inferno per rimettere ordine ai nostri pensieri, troppo confusi dall’ipocrisia che la realtà ci scaraventa addosso. “Serve un’altra forza”  canta E.l.f.o. proprio all’interno del brano, ed ecco che quel miraggio diventa immagine ferma e precisa di un domani migliore, dove a lottare non siamo soli e dove, per ogni sfida, c’è un traguardo da raggiungere, presso cui ricominciare.  Le parole di Elfo trafiggono l’ascoltatore, sorprendendo ogni suo movimento…ogni passo che ora diventa fermo, deciso, convinto delle proprie capacità. Il suono si fa ora più lieve, ora più cadenzato, per poi sorvolare ogni dubbio…. Il colore si fa meno opaco e più nitido, per acquisire luminosità…Se tutto intorno brucia, arde anche il cuore, che non può smettere di cercare il senso del suo battere come il ritmo che sconvolge ogni piega sonora ad ogni parola emessa dal rapper.

Ma dal caos non c’è via d’uscita se non sconvolgendo un ordine che non è tale… Se quel senso di ribellione non fosse innato in questa ricerca di sé. L’anima irrequieta non può fare a meno del rock che persegue l’intero pezzo a partire dal titolo, “guidandola” verso questa consapevolezza… Elvis Nick con un’intensità vocale che fa da contro altare a quella di Nicola Boni- rispecchiandone i chiaroscuri ma trattenendo una maggiore neutralità- fonde la sua anima rock, con quella degli altri due protagonisti del pezzo, legando le due parti, come fossero una la prosecuzione dell’altra…come se la storia iniziata da Nicola Boni, evolvesse in modo naturale verso il risveglio promulgato da E.l.f.o. ma con l’obbligo di oltrepassare verso quel trait d’union rockeggiante. Proprio come nell’inferno dantesco è come se Elvis Nick rappresentasse Caronte con la barca tesa a scortare le anime al di là del fiume in un viaggio interiore tumultuoso, dove risulta impossibile non fare i conti con le incertezze, le paure e le nostre fragilità.

 

Sonia Bellin

 

Link digital store: 

https://pmsstudio.lnk.to/nicolabonidriveFA