Al secolo Giorgia Aquini, Jei En è una giovanissima artista
bolognese che si avvicina alla musica da piccolissima. Classe 1996 Giorgia
inizia a muovere i primi passi nella musica in tenera età, per poi entrare nel
coro dei salesiani, portato poi avanti Music
Academy di Bologna. Qui ha l’occasione di conoscere Serenella Occhipinti
(Sara6, ex cantante Taglia 42), con la quale inizia varie collaborazioni, che
permettono a Jei En di farsi conoscere al pubblico e alla critica. Diverse sono
anche le partecipazioni dell’artista a concorsi dove si fa notare per la
coinvolgente presenza scenica ed il particolare timbro soul. Una timbrica che
le permette di contraddistinguersi nel panorama musicale italiano, dove la sua
vocalità risulta pressoché unica, in quanto capace di riverberare diverse
inclinature vocali, sfoggiando chiaroscuri derivanti da vari stili musicali,
tra cui anche il jazz.
Jei En comincia poi ad esibirsi anche in diversi locali, come al Bravo Caffè di Bologna e a svariati
eventi, anche fuori regione. Di lì a poco, sempre tenendo alta la sua passione
per la musica e per il canto e dimostrando doti interpretative degne di nota, Jei
En inizia a collaborare con la Pms Studio, l’etichetta di Raffaelle Montanari,
produttore d’eccezione che le permette di valorizzare al massimo la sua
vocalità, attraverso brani dove la sua timbrica risulta sempre in primo piano,
facendo emergere significati profondi. “Niente
è stato inutile”- distribuito dalla Pms- esemplifica questo dato facendo scorgere
per mezzo degli arrangiamenti curati nei dettagli, una tessitura vocale che
tratteggia un quadro armonioso, atto a trasmettere tutta l’emotività presente.
Ed ecco che ancora una volta, con “Blu profondo”, pubblicato
diverse settimane fa in tutti i digital store ma ancora presente tra i brani
indipendenti più ascoltati nel web, emerge a partire dal titolo, il valore
empatico del brano, il quale fa breccia nell’emotività più intensa
dell’ascoltatore.
“Blu profondo “ è un pezzo che risveglia il carattere soul
della timbrica di Jei En e che, come si addice a brani di questo genere, fa
leva sul senso intimo dei sentimenti, individuandoli e cercando di razionalizzarli;
non sempre ciò è possibile, perché il cuore non conosce schemi a cui la mente
risponde… Il cuore di chi vive le emozioni di “Blu profondo “ sono paure recondite,
che scaturiscono dal subconscio per poi muoversi a stento tra le pareti della
coscienza.
L’incontenibilità di
una passione che arriva improvvisamente a travolgere la nostra vita e quella
paura…Paura di non essere all’altezza… di non avere la risposta a tutte le
domande… Di non avere le chiavi d’accesso per questo mondo sconosciuto e che
quindi ci incute timore…. Ma non è buio…è blu… “Blu profondo”. E allora come
non lasciare che questo colore inebri i nostri sensi, assecondando questo
desiderio di lasciarsi andare…?
Sonia Bellin
Link digital store:
https://pmsstudio.lnk.to/bluprofondo
Nessun commento:
Posta un commento