Un disco tutto nuovo per la giovanissima Aurora Barbone che, dopo la pubblicazione del suo disco d’esordio, intitolato “Casa” e rilasciato il 18 ottobre dello scorso anno, eccola ritornare nel panorama discografico con 777, un lavoro a cui Aurora tiene moltissimo, in quanto all’interno di esso ci sono tutte le vicissitudini e tutto il vissuto degli ultimi mesi, e, nonostante gli ostacoli e le difficoltà, eccola di nuovo in auge più carica che mai e piena di energia positiva.
Soltanto 16 anni eppure già al secondo lavoro con una serie di canzoni che, in ordine cronologico rispetto a come sono state inserite all’interno dell’album, raccontano il percorso travagliato di Aurora, a partire dal titolo stesso, ovvero il numero sette ripetuto tre volte, che per lei riveste un significato molto particolare e profondo, legandosi direttamente al primo album.
Traccia dopo traccia, “777” è un viaggio a perdifiato nelle incursioni mentali di Aurora, nel suo mondo intriso di aspirazioni e sogni spesso spezzati a metà, ma mai del tutto dispersi, sempre lì, appollaiati sul suo cuore impavido e offuscato dalla paura.
Una paura fervida ma anche superabile, una paura quasi inconscia, come racconta la quinta traccia del disco intitolata proprio “Paura”. Una canzone scritta di getto e tutta d’un fiato in una notte di febbraio, in un periodo estremamente difficile per Aurora dove l'insicurezza regnava sovrana in questo mondo che ai suoi occhi, appariva fatuo; la paura costante di fallire, di non essere all'altezza delle situazioni, di non farcela ma, soprattutto la paura di aver sprecato sedici anni di vita, per non riuscire ad arrivare dove avrebbe voluto arrivare nonostante gli sforzi e l'impegno. La paura del futuro che pesa sulla vita di tutti, specie di chi, come Aurora, vive i sentimenti in modo molto emotivo, riversandoli poi in musica.
Tuttavia, tutto è bene quel che finisce bene e, nonostante tutto, ancora una volta, Aurora è riuscita a liberarsi di questa paura e ne è prova la traccia che chiude il disco, ovvero il brano intitolato “For the plot”, il quale racconta in maniera diretta, la necessità di avere speranza, di avere un pensiero fisso nelle difficoltà una sorta di leggerezza e spensieratezza apportata, nel caso di Aurora, dall’estate e dal suo calore che qui viene ben espresso anche da xaid (Giorgio Dodaro), che ha prontamente dato un tocco in più a questo splendido capolavoro.
Sonia Bellin
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