Anticipato da giudizi
più che meritevoli, esce in questi giorni in radio il nuovo singolo di Maurizio
Luciano, cantautore napoletano che pubblica nel 2016, il suo primo album,
lanciando in concomitanza molti singoli piazzatisi nelle classifiche radio dei
brani indipendenti più trasmessi.
In queste settimane è
invece in promozione radiofonica il nuovo inedito dal titolo CONTINUANDO IL
VIAGGIO, un brano con un suono che amplifica il paesaggio emozionale entro cui
si staglia la lirica di Maurizio: profonda, peculiare, suggestiva. Un delineare
sensazioni attraverso immagini a tratti nitide a tratti offuscate, in un’alternanza
di colori che sembra riprendere il passato artistico di Maurizio quando si
dedicava alla pittura. Ora l’espressività non è resa da un dipinto ma dalle
sonorità, dalla vocalità e dal modo in cui essa, trasmette un messaggio e un
contenuto all’ascoltatore; tuttavia, permangono le suggestioni e l’esigenza di
esternarle, di renderle universali e alla portata di tutti grazie proprio alla
pregnanza del linguaggio musicale e alla capacità, insita nel cantautore
partenopeo, di interpretare tale linguaggio, in una chiave simbolica di
notevole raffinatezza. Cambiano, quindi, le modalità con le quali Maurizio si
accinge a rappresentare un’emozione, interpretandola e rendendola poi
interpretabile nel senso in cui ognuno meglio avvicina il proprio
sentire, in una corrispondenza sensitiva davvero evocativa e in grado di
trasferire sentimenti da una parte all’altra del mondo. Sappiamo quanto una canzone
possa raccontare momenti e istanti di vita di chi canta, immortalando
esperienze magari anche dolorose, ma che con il tempo diventano un modo per
ricordarci chi siamo nel presente; quelle stesse vicissitudini narrate in una
canzone, acquisiscono un significato che va al di là del senso pratico di
quella specifica circostanza e divengono rappresentazione di uno stato
d’animo.
Dai pennelli che
dipingono una tela, ad una voce che di anime ne dipinge tante… potremmo
definire così il cantautorato di Maurizio Luciano che, per mezzo della metafora
del viaggio, interroga la vita e se stesso, riflettendo sulle possibilità che
questa ci regala ogni giorno, non dimenticando di disegnare le ombre, ovvero
gli ostacoli che, durante il nostro cammino possiamo incontrare; ma si sa, se
c’è un’ombra è perché dall’altra parte c’è qualcosa che emette luce: la
speranza è magari dietro di noi, a proteggere quei nostri passi talvolta
indecisi e la sua luce non ci abbandona mai…
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