Arriva in radio la musica italiana nella
sua essenza più pura: il cantautorato. Nessuna incursione elettronica, nessun
richiamo al rap o alle nuove tendenze trap, né alcun distorsione indie. Solo la
canzone d’autore che si avvale del valore che le è più prossimo: la poesia e la
confidenzialità, in un confronto diretto tra chi scrive e compone e chi poi
ascolta, con tutte le rifiniture atte a rendere un brano lineare.
Gibo rappresenta perfettamente questo
genere musicale, dalle nuove generazioni considerato ormai vintage, ma che è
capace di adattarsi alle tematiche e ai tempi attuali, conformando la sua
fisionomia, seguendo le andature musicali che più le sono congrue.
Cantautore,
compositore, paroliere e chitarrista
italiano, il catanese Giuseppe Bonaventura, in arte Gibo, è un farmacista con la grande passione per la
musica, che ben presto è divenuta la sua professione.
Nato nel
1960, Gibo a 11 anni prende in mano la chitarra, cominciando così ad imbracciare anche i suoi
tanti sogni: vivere di musica ed emozionare il pubblico attraverso i suoi brani
che parlano di storie di vita, di sentimenti e di ricordi.
Sono
tante e diverse le pubblicazioni di Gibo, che vanta una carriera da vero professionista,
tra cui vale la pena di ricordare l’album “Baby”, il terzo dell’artista il
quale segna una sorta di svolta nella sua produzione; inizia infatti per Gibo
la collaborazione con la Panamusic e una nuova fase musicale. Gibo è ormai apprezzato
a livello regionale per i suoi brani trasmessi nelle radio e nelle tv locali.
Concerti, tour, partecipazioni a programmi televisivi, la carriera di Gibo è in
continua ascesa anche grazie all’uscita di brani di forte intensità emotiva,
dove si riconosce uno stile originale, a stretto contatto con un’ironia posata
ed elegante.
Il nuovo singolo si intitola “Se la mente non c’e” canzone e racconta la storia di un misterioso tuttologo, conosciuto da Gibo gia’ ai tempi del liceo. Come accade spesso nella musica, soprattutto nel cantautorato, un fatto diventa lo spunto per scrivere una canzone. In “Se la mente non c’e” Gibo intesse un testo marcatamente ironico, che verte proprio sul protagonista del brano il quale, diplomato in tuttologia, elargisce la sua personalità spocchiosa e saccente.
Sonia Bellin
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