INTERVISTA A MICHELE FUGAZZOTTO
Da qualche settimana in radio con il suo nuovo
singolo, lo abbiamo incontrato per scoprire qualcosa in più riguardo a “INCUBO”..diamo
il nostro benvenuto a Michele Fugazzotto….!
Allora..cominciamo
spiegando al pubblico che ci segue chi sei e da dove è iniziato tutto: la tua
passione per la musica, la scrittura…..e, ovviamente, la poesia che tanto ti
rappresenta….
Fin da sempre ho avuto con la musica un rapporto particolare; la musica per
me è ed è stata come un rifugio, un mondo fantastico, fatto di suoni, parole e
racconti… Un luogo immaginario in cui rifugiarmi per non pensare ad altro, uno
svago e una parentesi dalle angosce quotidiane, capace di fare esprimere tutta
la mia creatività.
Ho capito di avere questa attitudine quando ero
ancora dodicenne e da subito, ho iniziato a scrivere e comporre tanti
brani che, con l'aiuto di diversi arrangiatori, ho potuto definire e
concretizzare.
Tanti sono infatti i
concorsi a cui hai preso parte per quanto riguarda la poesia e tanti i premi e
i riconoscimenti….
In questi anni oltre ad avere pubblicato una raccolta
di poesie dal titolo "I SASSI DELL'ANIMA", ho partecipato a diversi
concorsi di poesia, vincendone diversi ed una delle mie poesie è stata
pubblicata anche da Mondadori sul "IL MIO PAPA" , raccolta di poesie
dedicate a Papa Francesco dal titolo "PREGA PER NOI".
La passione che comunque prevale in me è
sicuramente quella musicale, del resto ogni poesia che ho scritto non è altro
che un'altra canzone.
Di certo la poesia e la musica sono due
realtà molto vicine tra loro, talvolta così simili, da essere unite in un
legame indissolubile. Quanto la poesia può parlare di musica e quanto la musica
può essere poetica…?
Per me la Musica è essere è vita ed è una costante nel mondo e la si può
ascoltare in qualunque silenzio, parola e rumore.
Posso affermare quindi che le canzoni tutte in
generale, hanno già una loro esistenza prima di essere scoperte e messe in
luce.
Il cantautore, parlando del mio caso, è colui
che riesce a percepire dal suono di una frase… da un qualsiasi rumore, da un
frastuono o da un silenzio, quella musicalità che si riesce ad estrapolare e ad
interpretare creandone un'armonia sonora.
Diversi sono anche i
generi che sperimenti nella composizione dei tuoi testi, in particolare INCUBO
include il rock, genere dove ti riconosci molto…
Io non ho mai avuto un genere musicale preferito ad
un'altro e ritengo che per ogni genere, possa esserci un brano davvero
entusiasmante, comunque è vero nel brano "INCUBO" si nota quel Rock
che un pò mi rappresenta.
A proposito di INCUBO, hai dichiarato di
come il brano racconti un’esperienza realmente vissuta, quanto meno
nell’inconscio…
Il brano "INCUBO" parla semplicemente di un brutto sogno che ho
vissuto diversi anni fa e che devo dire mi è rimasto bene in mente, visto che
sul momento, come del resto tutti i sogni, mi è apparso reale e concreto. Penso
inoltre che i sogni possano esprimere le reali paure e le reali preoccupazioni
che l'individuo che sta sognando, possa provare in un periodo in cui fa brutti
sogni, quindi probabilmente in quel periodo in cui ho avuto quest'incubo, non
ero particolarmente sereno o tranquillo , infatti durante questo mio famoso
incubo , finisco nel rimanere in volo su un piccolo aereo da turismo, con il serbatoio del carburante completamente vuoto e
con l'angoscia di poter precipitare da un momento all'altro.
E’ strano,ma forse nemmeno così tanto, come questo mondo, quello
dell’inconscio, sembri appartenere sia alla poesia che alla musica, quasi come
se in questi spazi ciò che rimane celato, trovi il sui luogo ideale….
La poesia è musica, il suono delle parole non fa altro che suscitare in me
una musicalità che rimane sospesa tra la realtà e l'immaginazione,
trovando nell'inconscio il migliore punto d'incontro.
Parlando non solo di genere, ma anche di stili, quali
sono quelle realtà musicali e poetiche che più ti rappresentano e da cui trai
ispirazione per i tuoi brani…?
In generale ritengo che le mie canzoni e le mie poesie esprimano molto la
mia personalità musicale, in quanto non sono stati ispirati nè da altri poeti e
nè da altri cantautor… Certo…pure io ho ascoltato Battiato e Vasco Rossi ed ho letto
Verga e Pirandello, ma sono stato da sempre più concentrato sui miei brani, sulla
mia musica e su i miei testi; tuttora non faccio altro che riascoltarmi per
riuscire a correggere eventuali difetti o incongruenze.
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