Dopo il
successo di qualche mese fa di PASSAMI IL BICCHIERE, trasmesso da oltre 150
emittenti e con oltre 500 passaggi radiofonici, da qualche giorno è in
rotazione il nuovo singolo di MOR, nome d’arte del cantautore…lo abbiamo
intervistato perché ci parlasse del nuovo singolo e non solo….
“A piedi nudi corri” ha un significato a
te molto caro dato che hai dedicato questa canzone a tua figlia….com’è nato
tutto…?
Prima di
scrivere una canzone non penso mai “adesso mi metto qui e la scrivo”.
L'ispirazione per raccontare in musica una persona, una situazione, un momento
della vita, un sentimento, arriva da sé, quando meno te lo aspetti e arriva all'improvviso come il grande amore
della tua vita.
Come diceva
Vasco “...non te l'aspettavi eh....invece eccola qua, come mi è venuta e chi lo
sa, le mie canzoni nascono da sole
vengono fuori già con le parole”.
La canzone “A
piedi nudi corri”, è nata grazie a Stella e le parole in questo caso, me le ha
suggerite lei. E' una canzone dal significato speciale perché parla di
un rapporto paterno che non si puo' spiegare solo con le parole, ma la
musica può aiutare a descrivere e a rappresentare un momento così intenso e
pieno di emozione come quello di diventare ed essere padre.
A piedi nudi corri è presente sia su
Spotify che su tutti i digital store….come percepisci tale utilizzo della
musica che potremmo definire appunto “digitale”…?
Oggi è
indispensabile essere presenti sulle maggiori piattaforme digitali per arrivare
al grande pubblico e raggiungerlo in tutte le parti del mondo. Essere presente
sul digitale vuol dire rompere le barriere spazio-temporali.
Negli ultimi
10 anni gli incassi della musica streaming in Italia sono cresciuti
vertiginosamente (dal 2,5% al 63%), mentre
quelli dovuti alla vendita del materiale fisico (CD/Vinile) hanno avuto un
forte calo (dal 84% al 26% ) rispetto a 10
anni prima. Il mezzo con cui l'utente ascolta le canzoni è cambiato e noi
musicisti dobbiamo prenderne atto cercando di sfruttare al meglio questa
opportunità, che ci piaccia o no.
Il tuo è un genere prettamente pop, ma che
miscela varia orizzonti e vari stili tra cui, qualche balzo nel rock… per “A
piedi nudi corri” hai scelto invece una melodia che si avvicina di più alla
ballata…quasi una ninna nanna…
A me piace
molto sperimentare e la passione di creare musica cercando nuove sonorità è
nata grazie all'ascolto, negli anni, di più generi musicali completamente
diversi tra di loro. Fosse per me, ogni canzone oltre che avere un'anima
diversa, avrebbe anche delle sonorità diverse, ma com'è giusto che ognuno segua
il proprio istinto cercando di avere meno vincoli possibili, è anche
giusto non confondere troppo
l'ascoltatore e mantenere una certa coerenza sul proprio stile musicale.
Nella musica
come nella vita, ci sono delle regole da seguire. Il mio genere è prettamente
pop-rock e anche in “A piedi nudi corri”
seguo questo filone, in un modo più leggero, più dolce, ma non per
questo meno intenso.
In PASSAMI IL BICCHIERE il linguaggio è
molto più diretto e per certi versi ironico, mentre qui sono accostate tra di
loro parole e immagini delicate…Come coniughi questi diversi tipi di
scrittura…?
E' vero,
nelle due canzoni si percepisce un modo diverso di scrivere.
Penso che
un'artista debba essere capace di utilizzare una scrittura semplice e diretta ,
condita con un pizzico d'ironia per descrivere situazioni più leggere e
spensierate, come quelle che si vivono
nella canzone “Passami il bicchiere” dedicata appunto alla spensieratezza,
all'amicizia, e altre volte invece penso
che sia necessario attraverso una
scrittura più prodonda, rappresentare con delle immagini un'emozione grande e
unica come quella vissuta in “A piedi nudi corri” per farla rivivere negli
occhi e nel cuore di chi ci ascolta.
Com'è vero
che le mie canzoni arrivano da sole, già con le parole, è vero anche che poi
queste parole vengono cambiate per cercare di sposarle al meglio con il brano.
Due modi
diversi di scrivere possono coesistere, l'importante è che arrivi il messaggio
all'ascoltatore.
Dopo aver preso parte alla finale
Regionale per la 33^ edizione di Sanremo Rock per la regione Toscana, ti sei
classificato alle finali nazionali di Sanremo Rock che si svolgeranno al Teatro
dell’Ariston dal 7 al 12 Settembre…uno dei risultati più ambiti dai cantautori
emergenti, si tratta infatti di una grande vetrina…
Ne approfitto
subito per ringraziare (non smetterò mai) anche qui, chi ha creduto e chi crede
in me, chi mi segue e chi mi seguirà, la mia band, la mia famiglia che mi ha
sempre sostenuto in ogni momento anche nei momenti più difficili.
Questo è un anno
particolare per tutti noi. Voglio ringraziare gli organizzatori di Sanremo
Rock, perché stanno facendo un grande lavoro per far svolgere la manifestazione
in piena sicurezza.
Salire sul
palco del Teatro dell'Ariston era uno dei miei più grandi sogni fin da quando
ero bambino. Ancora non mi sembra vero che questo sogno si sia realizzato. Sono
felicissimo.
E' un grande
traguardo per me essere in finale nazionale e per me sarà un grande onore trovarmi
lì sul palco, dove sono saliti i più
grandi artisti della musica italiana e mondiale.
Nonostante i mesi precedenti, anche questa
estate ormai inoltrata, ci ha regalato una stagione intensa di musica, anche se
ridotta in materia di live e concerti, come artista, cosa ne pensi a riguardo…?
La musica in
questi mesi non si è fermata e mai si fermerà, ma c'è tanta voglia di normalità
perché
non è
normale cantare dai balconi.
Non è normale
suonare con la propria band distanziata più che mai magari attraverso un
monitor.
Non è normale
suonare davanti ad un palco vuoto.
Non è normale
suonare senza ricevere il calore della gente.
Non è normale
che alla resa dei conti, ci si dimentichi sempre di chi in questi mesi ci ha
fatto compagnia (gratuitamente) intrattenendoci.
Non vedo
l'ora che questo virus se ne vada e ci lasci un po' in pace perché ci ha
proprio rotto le...corde.
Prima di salutarci, qualche anticipazione
sul prossimo singolo…promuoverai anche questo in radio…?
In realtà ho
due singoli da pubblicare nei prossimi mesi. Uno si intitola “Un altro viaggio”
frutto della collaborazione con l'artista e produttore musicale italo-olandese
Tenedle con cui stiamo lavorando anche al video, ma che a causa del lockdown
l'uscita del video in concomitanza con quella del brano è stata posticipata a data da definire.
L'altro
brano, quello che pubblicherò dopo Sanremo Rock si intitola “La maschera”,
canzone che scrissi 10 anni fa e che parla delle molteplici sfaccettature di
ognuno di noi.
Nel prossimo
singolo “la maschera” collaboreranno importanti musicisti e il brano sarà
promosso in radio perché ritengo che la
radio sia ancora un importantissimo mezzo di comunicazione e di promozione e
poi perché come cantava Eugenio Finardi: “amo la radio perché arriva dalla
gente, entra nelle case e ci parla direttamente”.
Sonia Bellin
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